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I viaggi dei lettori

Cinque amici in Corsica

il 21/11/2002 in I viaggi dei lettori

Agosto 2002,  una vacanza lunga 15.000 curve: l’itinerario di 5 milanesi, ovvero due coppie e  "Il Motorino" 

Cinque amici in Corsica
Piccolo scorcio de Les Calanche

Di Giuliano S.

Quella che vogliamo raccontarvi è la vacanza in Corsica che abbiamo trascorso nel mese di agosto 2002.
Innanzitutto veniamo alle presentazioni. Siamo un gruppo di amici provenienti da Milano e hinterland: Giuliano e Carla su Honda CB 500, Roberto e Sara su Honda XRV 750 Africa Twin e Massimo su Yamaha TMAX 500 (soprannominato “il motorino”).


18/8/02: appuntamento al casello di Melegnano, quattro chiacchiere e via, partenza direzione Livorno dove abbiamo appuntamento con Massimo (il fortunello era già in vacanza da una settimana in quel delle Marche…). Imbarco in perfetto orario sul traghetto della Corsica Ferries e partenza altrettanto precisa alle 13.30 direzione Bastia. Quattro ore di piacevole navigazione trascorse sul ponte tra la brezza marina, il sole e scambiando pettegolezzi con gli altri motociclisti.
Eccoci finalmente in Corsica, porto di Bastia, dove sbarchiamo e ci dirigiamo subito verso il paese di Galeria sulla costa ovest dove abbiamo prenotato il primo albergo. Lungo la strada attraversiamo St. Florence e da qui puntando verso I’lle Rousse percorriamo la strada che lambisce il famoso Desert des Agriates;qui abbiamo il primo impatto con i famosi panorami irreali della Corsica: una immensa distesa di roccia, sicuramente arida ma con un fascino tutto particolare.


Una breve sosta per qualche fotografia e ripartiamo verso Galeria dove raggiungiamo il nostro albergo alle ore 20.45.
19/08/02: sveglia alle ore 08.30 e dopo una lauta e buona colazione a base di baguette e croissant, si parte in direzione sud alla volta della spiaggia delle Gratelle. Dopo un lungo viaggio (circa due ore per percorrere 35 Km !!!!!!!!!) arriviamo in un golfo piacevole, ventilato e con un mare splendido. Dopo il classico “bagnetto” ci rifocilliamo in un baretto vicino alla spiaggia, le solite quattro chiacchiere e ripartiamo verso la famosa spiaggia della Ficajola. Percorriamo una strada tortuosa, tremenda… ma incredibilmente panoramica. Attraversiamo Porto e ci troviamo nel bel mezzo della riserva naturale de Les Calanche: rocce rosse a strapiombo sul mare, la strada che attraversa dei piccoli canyon… fantastico!!! Il sole è ancora alto, decidiamo di scendere in spiaggia. Percorrendo la strada del ritorno la magia si avvera: il sole tramonta e il colpo d’occhio verso Les Calanche è ancora più surreale, non verresti mai via se non fosse che dopo il tramonto c’è
il buio…


Riavviamo le moto e partenza in direzione dell’albergo. Dopo una ottima cena al ristorante, tutti a nanna!!!
20/08/02: ci svegliamo con il solito buon umore rinfrancati dall’intenso profumo delle piante e degli arbusti che ci circondano. Decidiamo di dirigerci verso Calvi percorrendo la strada panoramica che costeggia il mare. Il panorama come al solito è stupendo (tranne per una discarica a cielo aperto) e ci fa pregustare quella che sarà la nostra prima tappa: la famosa spiaggia de La Ravellata. La raggiungiamo lasciando la strada principale, percorrendo circa quattro Km. di strada sterrata e qui ci si presenta un panorama quasi “tropicale”: spiaggia bianca con qualche alga e mare color smeraldo.
Dopo un bagno in una acqua gelida e un po’ di sole ci dirigiamo verso l’unico baretto per la pausa pranzo… non ci sentiamo molto in forma e qui incomincia la catastrofe!!! Sara è la prima ad essere colpita dalla cosiddetta “vendetta di Montezuma” (vomito e cacarella!!!). Decidiamo quindi di dirigerci verso Calvi alla ricerca di una farmacia. Qui anch’io (Giuliano) incomincio a sentirmi male e quindi vedendo la peggio partiamo in una folle corsa verso l’albergo. Sono stati i 38 Km più veloci di tutta la vacanza: la leggenda dice che io (che non sono un piegone) abbia strisciato le pedane sull’asfalto!!! Arrivati in albergo siamo stati male tutti e cinque passando la notte in bianco.
21/08/02: riposo branda forzato e digiuno completo.
22/08/02: non siamo ancora al 100% ma decidiamo di partire per uno dei giri programmati già prima della partenza: visita alla città di Corte, l’antica capitale della Corsica durante il breve periodo della sua indipendenza. Finalmente percorriamo una strada degna di questo nome, con qualche rettilineo, curve raccordate tra loro e soprattutto asfalto liscio e senza buche. In circa due ore arriviamo e subito si sente il profumo di storia: la statua dell’eroe nazionale Pascale Paoli, il museo della storia e della cultura corsa e la famosa Cittadella, ovvero la rocca fortificata della città antica. Posteggiamo le moto, visitiamo questi luoghi interessanti e facciamo quattro passi per il paese.
La visita ci lascia pienamente soddisfatti, ci ridà un po’ di buon umore dopo le disavventure corporee; infatti, all’ora di pranzo, ci accingiamo ad entrare in una delle caratteristiche crepèrie. Pensate che qualcuno di noi (il più temerario) ha il coraggio di mangiare una crèpe salata con sopra un uovo all’occhio di bue e farcita con pezzi di salamella di fegato!!!
Dopo questa pazzia risaltiamo sulle nostre moto e ci dirigiamo verso la valle della Restonica. La strada è stretta ma ben asfaltata e ti regala il solito panorama da cartolina: pareti rocciose con conformazioni incredibili, un torrente dall’acqua cristallina che forma delle polle di colore verde e infine migliaia di pini alti anche più di trenta metri. Al termine di questa strada lunga 14 Km. si raggiunge il punto di partenza per vari itinerari di trekking.


Si è fatto tardi e soprattutto non abbiamo più il fisico per le camminate in montagna che durano alcune ore, cosicché giriamo le moto e ritorniamo in albergo a Galeria.
23/08/02: sveglia presto, oggi ci attende la tappa più lunga di tutta la vacanza, il giro del “dito” ovvero la penisola a nord della Corsica (Cap Corse) che sembra voler indicare la Liguria. Ripercorriamo in senso inverso la strada che abbiamo fatto il primo giorno e quindi giungiamo a Bastia. Attraversiamo la città ed imbocchiamo la strada D 80 che percorre il periplo della penisola. Anche oggi la strada è in buone condizioni, si può guidare abbastanza rilassati ammirando il paesaggio senza il timore di cadere in una “voragine” nell’asfalto. Un consiglio è quello di percorrere la penisola in senso antiorario in modo da avere il sole sempre sulla destra e di poter godere del tramonto quando si percorre la costa ovest.
La costa a nord di Bastia è completamente diversa rispetto a quelle viste nei giorni scorsi: si vede che è più turistica, si incontrano diversi alberghi e qualche discoteca. Tiriamo dritto fino a Macinaggio dove ci fermiamo per una breve sosta sul molo del porto ad ammirare le stupende barche a vela attraccate.
Ripartiamo, la strada ora sale verso il paese di Rogliano e subito la nostra attenzione è attirata da un gran numero di generatori elettrici che sfruttano l’energia eolica. È quasi impressionante vedere in cima alla montagna una trentina di ventilatori che girano silenziosi e il pensiero vola verso i cari e vecchi mulini a vento. Dopo qualche chilometro lasciamo la strada principale e, percorrendo una suggestiva stradina immersa nella vegetazione, ritorniamo in riva al mare nella caratteristica località di Barcaggio: il mare come al solito è stupendo, il paesino caratteristico e tranquillo, beh ne approfittiamo per un breve spuntino. I chilometri da percorrere sono ancora tanti, bisogna riprendere la via.
La strada che ritorna verso Saint Florent percorre la costa dall’alto offrendo varie panoramiche su insenature, golfi e calette… ma ad un tratto in mezzo a questo panorama così “naturale” appare una vecchia miniera per la lavorazione dell’amianto. La strada la attraversa per tutta la sua larghezza, il panorama diventa surreale e numerosi cartelli invitano a non avvicinarsi agli edifici in quanto vi sono residui tossici.
L’ultima sosta della giornata la facciamo nel pittoresco paesino di Nonza, famoso per la sua spiaggia nera sulla quale sono state fatte delle scritte e dei disegni utilizzando

25/08/02: giornata di trasferimento. Carichiamo tutti i bagagli sulle moto, salutiamo la proprietaria dell’albergo e partiamo alla volta di Zonza dove abbiamo prenotato il secondo albergo.
Ripercorriamo la strada che ci porta verso Corte dopodiché svoltiamo sulla strada N200 che scende verso Aleria. Ora ci dirigiamo verso sud lungo la strada che percorre tutta la costa orientale della Corsica. Giunti a Ghisonaccia il cielo si fa sempre più nero: decidiamo di indossare i pantaloni antipioggia, montiamo le cuffie sulle borse e ….oddio diluvia!!!! Noi imperterriti proseguiamo, giunti a Solenzara lasciamo la strada principale ed iniziamo a salire verso Zonza percorrendo la strada del Colle della Bavella. Finalmente smette di piovere ed intirizziti ci fermiamo in uno spiazzo in mezzo alla pineta per strizzarci. Appena ripresi i sensi ripartiamo. Svalichiamo il Colle della Bavella in una atmosfera fantastica con le nuvole che toccano la strada, circa 10 metri di visibilità davanti alla moto e qualche elfo delle favole che corre nel bosco!!!!!
Siamo arrivati a Zonza, l’albergatore ci accoglie gentile e ci assegna le camere: fantastiche, sono dei mini appartamenti e una doccia calda è la cosa più salutare.


26/08/02: sveglia, colazione in un baretto di Zonza e partenza verso Porto Vecchio. La strada che scende verso il mare è molto piacevole, attraversa dei boschi rilassanti e soprattutto presenta un asfalto accettabile. Arriviamo nel paese, facciamo un breve giro turistico nel porto e riprendiamo il viaggio lungo la costa. La prossima tappa è la spiaggia della Palombaggia: il posto è bello, però il cielo si rannuvola e scurisce i colori caratteristici di questo mare. Decidiamo quindi di ripartire verso la spiaggia di S.Giulia confidando in un miglioramento del tempo. Facciamo appena in tempo a percorrere pochi Km. e puntualmente un acquazzone provvede a rinfrescarci le idee.
Fortunatamente i nostri indumenti antipioggia sono molto efficaci però la nostra visita a S.Giulia è rovinata. Si prosegue in direzione Bonifacio anche perché in lontananza si vede il sole. Arriviamo, posteggiamo le moto e ci affacciamo verso quello spettacolo naturale delle bianche scogliere che fanno da contrasto ad un mare color smeraldo. Bonifacio è molto bella, personalmente penso che valga la pena trascorrerci qualche giorno per poter ammirare con calma tutti i suoi angoli pittoreschi, i suoi vicoli, le numerose terrazze sul mare e… le numerose imbarcazioni di “classe” che affollano il suo porto, in particolar modo mi riferisco a splendidi yacht a vela costruiti interamente in legno.
Riprendiamo la strada N196 che ci porta a Sartene. Dopo un breve giro in paese alla ricerca di un bancomat, imbocchiamo la strada che ritorna verso le montagne e quindi ci riporta verso l’albergo a Zonza. Solita doccetta tonificante e via verso uno dei pochi ristoranti che abbia soddisfatto i nostri palati “italiani”.
27/08/02: la vacanza volge al termine, riponiamo tutti i bagagli nelle borse e carichiamo le moto. Scendiamo da Zonza ripercorrendo la strada del colle della Bavella che finalmente possiamo ammirare con il sole in tutta la sua bellezza.


Giunti sul mare a Solenzara imbocchiamo la strada principale che ci porta a Bastia dove ci aspetta il traghetto delle ore 13.00 che ci riporterà a Livorno. Il viaggio di ritorno lo trascorriamo in modo abbastanza malinconico ripensando alla piacevole vacanza appena trascorsa e leggendo il nuovo numero di Motociclismo di Settembre che Roberto ha prontamente acquistato nell’edicola della nave. Arrivati al porto di Livorno ci dobbiamo salutare: Massimo si dirige verso Milano, mentre Giuliano, Carla, Roberto e Sara si dirigono verso l’Umbria per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza.
In totale in Corsica abbiamo percorso 1544 Km. e considerando che mediamente in un Km. di strada ci sono 10 curve possiamo dire che la nostra vacanza è stata lunga 15.440 curve!!!
Ci rimane solo un dubbio: perché i prezzi in Francia sono così alti? Un record: un litro di acqua frizzante al ristorante € 5.50!!!

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