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I viaggi dei lettori

Sono andato in Val d’Aosta

il 14/11/2002 in I viaggi dei lettori

Il racconto di Massimo Rinaldi che in sella alla sua moto ha percorso 850 km sulle vette a cavallo tra l’Italia e la Francia

Sono andato in Val d’Aosta
Giorno 1, 03/08/2002 - Cairo Montenotte, Torino, Verres, Lignod

Partito da solo il 3 agosto al mattino, imbocco l'autostrada A6 per Torino. La giornata è nuvolosa, ma la cosa non mi stupisce visto il tempo sempre incerto, e si viaggia bene per il poco traffico. Premetto che sapevo come arrivare a Lignod, ma dove sarei andato il giorno dopo, beh, quello sarebbe stato un' incognita... Dopo aver fatto una breve sosta per il pranzo, mi immetto sulla A5 direzione Aosta: è la prima volta per me in Valle d' Aosta e correre in moto in mezzo a quelle montagne non è come essere sulle strade americane, ma vanno bene lo stesso.

.. Uscito a Verres, raggiungo Lignod dove pernotto in un piccolo albergo.

Giorno 2, 04/08/2002 – Lignod, Verres, Aosta, Colle del Piccolo S. Bernardo (2188 m.), Val d' Isere, Col de Iseran (2770 m.), Sant Michel de Maurienne, Col du Galibier (2645 m.), Briancon, Col d' Izoard (2360 m.), Guillestre, Vars, Col de Vars (2109 m..), Larche, Colle della Maddalena (1994 m.), Borgo San Dalmazzo, Mondovì, Cairo Montenotte
Il giorno seguente il sole è alto in cielo e mai avrei pensato cosa avrei trovato in Francia, ma... ormai ho già valicato il Colle del Piccolo S. Bernardo!! A Val d' Isere perdo più di un'ora a causa di un distributore chiuso : chi avrebbe mai pensato che per fare benzina ci volesse una carta di credito francese!! A cosa è servito, allora, fare una moneta unica? Vabbè.. valicato il 1° di una lunga serie di colli ( l' Iseran 2770 m. ), dove faccio amicizia con due ragazzi toscani, mi imbatto nel classico temporale estivo, ma in montagna era da mettere in conto : intenso ma per fortuna di breve durata. Continuando nel mio viaggio, raggiungo Sant Michel de Maurienne, naturalmente in "compagnia" di un altro temporale e, per fortuna, di altri motociclisti. Prossima tappa sarebbe stata Briancon, ma ... il Galibier è lì che aspetta : 34 km. di salita !! Nel frattempo, il cielo si rasserena e con lui anche il mio ottimismo: la tentazione di imboccare la 1’ strada per l’Italia è forte, ma la voglia ( o forse la pazzia..) di portare a termine il mio viaggio ad ogni costo lo è ancora di più… Così proseguo e, dopo tanti tornanti quasi in “solitaria”, arrivo finalmente a Briancon, dove avrei dovuto fare la pausa pranzo, ma ormai sono le 16 del pomeriggio, quindi… breve sosta giusto per osservare la cartina e ripartire alla volta di Guillestre. Devo dire che per la strada non ho trovato tanti cartelli stradali, ma, per fortuna, c’erano parecchi uffici turistici aperti e disponibili, e le strade poco trafficate. Imbocco la strada per Vars, e come per ogni colle che si rispetti, c’è sempre un bel temporale in regalo: così provo a rifugiarmi sotto una tettoia, ma la pioggia battente di traverso mi “costringe” a proseguire il viaggio, sotto un diluvio pazzesco, con lampi e tuoni. Per mia fortuna, appena oltrepassato il colle, trovo una vecchia casa disabitata con un fienile vuoto e così mi fermo al coperto sperando che la tempesta passi : giusto il tempo di mettere la moto dentro, e di asciugarmi un poco, che inizia a grandinare alla grande!!! Aspetto che smetta, anche perché vedo che si sta rasserenando e il confine per l’ Italia non è così distante: proseguire con quel tempo avrebbe comportato solo dei rischi … Finalmente il sole fa capolino dalle nuvole e questa volta non mi avrebbe più tradito fino al mio ritorno a casa ( per mia fortuna, visto che di acqua ne avevo preso abbastanza… ) : raggiungo un’ ennesimo colle, quello della Maddalena, ma è l’ultimo del viaggio, e quando arrivo a Bersezio da una mia amica, è quasi buio, circa le 20.30. Una breve sosta per mangiare qualcosa ( era dal mattino che non toccavo niente… ) e bere qualcosa di caldo, per poi ripartire nuovamente ma questa volta per arrivare finalmente a casa in tarda serata. E’ stata una bellissima esperienza, temporali e brutto tempo a parte, che avrei voluto condividere, ma… rivedendo il tragitto “a mente fredda” a casa, mi sono dato del matto : sulla cartina sembrava breve, ma con tutti quei colli !!! Comunque, non rimpiango quello che ho fatto, anzi, l’anno prossimo, esami permettendo, spero di fare un altro giro, ma dove, beh, quello non lo so…
Se posso dare un consiglio a tutti quei motociclisti che magari non vogliono intraprendere viaggi in “solitaria”, o perché non hanno amici con la passione per la moto o perché la fidanzata non vuole, posso solo dire questo: fregatevene di tutto e partite lo stesso, perché le esperienze sono fantastiche e rimpiangere dopo…
Colgo l’occasione per fare un saluto a tutti i motociclisti italiani e non solo, visto che all’estero tutti mi salutavano pur provenendo da tante nazioni diverse…

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Sono andato in Val d’Aosta
Giorno 1, 03/08/2002 - Cairo Montenotte, Torino, Verres, Lignod

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