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I viaggi dei lettori

Siamo andati in Umbria

il 05/09/2002 in I viaggi dei lettori

Il racconto di viaggio di Andrea Ranalli che con Mario e Stefano, a bordo di un CB 500, un Bandit 400 e un TDM hanno viaggiato per 700 chilometri tra le più belle strade d’Italia

Siamo andati in Umbria
Cascia

Giorno 1, 21/6/2002
Finalmente si parte, dopo tanti preparativi è finalmente giunto il momento di accendere il motore e mettere le ruote sulla strada. Appuntamento con Mario e Stefano, gli amici di sempre, a Monterotondo Scalo. Io con il mio CB 500, Mario con il buon vecchio Bandit 400 e Stefano con un bellissimo TDM. Incredibilmente siamo tutti e tre puntuali alle 14 all’altezza dell’uscita della Salaria sul GRA.

Non certo l’ora migliore per partire in quella che sta diventando la settimana più calda dell’anno ma il lavoro non ci consentiva di fare diversamente. Giocoforza sfruttiamo quindi il weekend di San Pietro e Paolo per iniziare la nostra esplorazione dell’Umbria.
Ovviamente riusciamo a complicare anche le cose più facili quindi riusciamo a fare benzina solo una volta giunti a Rieti. Da qui prendiamo la strada del Terminillo, che dire bellissima, appena riasfaltata e con curve e panorama fantastici. Arriviamo alle piste e riscendiamo in direzione di Leonessa. Da questa parte l’asfalto peggiora sensibilmente ma il panorama rimane splendido.
Dopo aver superato Leonessa ci dirigiamo verso Cascia. Purtroppo il paese è stato sfigurato dai lavori che sono stati realizzati per favorire l’arrivo dei pullman dei pellegrini, perdendo molto del suo fascino. D’obbligo una visita al santuario di S. Rita, dove come purtroppo in molti luoghi simili il misticismo sta facendo sempre più posto al business.
Proseguiamo verso Norcia, una volta arrivati in paese si capisce subito cosa ha reso famosa questa città. Un ottimo odore di insaccati di tutti i tipi invade le strade stordendo lo sventurato turista affamato. Però l’ora ed il caldo ci fanno desistere dal panino per puntare invece una gelateria. Norcia comunque merita una visita anche per chi non è interessato ai piaceri della tavola. La piazza principale è molto bella e la chiesa di San Benedetto merita assolutamente una visita.


Intanto il tempo passa e il pomeriggio sta lentamente virando verso la sera, questo però non ci impedisce di arrivare nella piana di Castelluccio. Il sole inizia a calare dietro le montagne rendendo il magnifico spettacolo della vallata ancora più suggestivo. Ci fermiamo per scattare qualche foto e facciamo conoscenza con due ragazzi svizzeri, arrivati dal Canton Ticino con due XT600 e che si stavano divertendo a fare un po’ di fuoristrada. Il paesaggio è veramente affascinante e ricorda molto le Highlands scozzesi. Ma il sole sta iniziando a scendere un po’ troppo velocemente, finiamo di fare le foto, ci sgranchiamo le gambe e poi di nuovo in sella verso Todi per raggiungere il nostro agriturismo.
Imbocchiamo quindi la SS209 della Valnerina che con le sue belle curve rende difficile anche per un gruppo di “fermoni” come noi rimanere entro le velocità codice. Raggiungiamo così Borgo San Giorgio e l’agriturismo le Vaie alle 21, giusto in tempo per metterci a tavola e rilassarci con il terapeutico aiuto degli stringozzi, una pasta fatta a mano, e brace mista.

Ci svegliamo presto ma ci rendiamo conto da subito che il protagonista di questa seconda giornata sarà il caldo, umido e soffocante. La televisione ci avverte che Perugia è stata il giorno prima la città più calda d’Italia e mettendo la testa fuori dalla nostra stanza non ci riesce difficile crederlo.


IComunque dopo aver fatto colazione e ricaricato le moto riusciamo ad arrivare alle 9 a Spoleto. Abbastanza presto da visitare la città in maniera più o meno agevole. Ci fermiamo per vedere la Corea battere ai rigori la Spagna in un bar e poi decidiamo di proseguire verso Montefalco, una splendida cittadina medioevale che merita sicuramente una visita.
Lasciatoci Montefalco alle spalle facciamo rotta verso il piatto forte della nostra gita: Assisi. La città è eccezionale, ed anche solo la visita alla basilica di San Francesco varrebbe il viaggio. Qui al contrario di altri luoghi di culto molto frequentati dal turismo si riesce ancora ad avvertire la presenza della fede.


Purtroppo però il nostro weekend sta per finire, finiamo di visitare Assisi e ci dirigiamo verso Todi ed Orvieto attraverso la bellissima strada della Val Tiberina. Una serie di curve magnifiche che si stende lungo il percorso del Tevere. Una strada veramente da non perdere per gli appassionati motociclisti. Una breve visita al Duomo di Orvieto ed al bel centro fitto di stradine della città e poi andiamo a riprendere la Cassia a Bolsena e via verso Roma.
Torniamo così a casa con 700 Km in più sul contachilometri e con la certezza di aver fatto alcune delle strade più belle d’Italia.

Siamo andati in Umbria
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