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I viaggi dei lettori

Siamo andati da Barcellona a Ravenna

il 02/08/2001 in I viaggi dei lettori

L’avventura di Pietro e Angela in nave fino alla capitale catalana, e poi ritorno a casa passando per i Pirenei e la Francia in sella allo scooterone Tmax. L’album di viaggio.

Siamo andati da Barcellona a Ravenna
In cima al Col dell'Iseran


di Pietro Massimo Donzello




Salve popolo di Motonline, sono appena tornato dal mio viaggio in moto e sono molto ansioso di raccontarvelo.
Sono partito da Ravenna (città dove risiedo) venerdì 29 giugno insieme alla mia compagna Angela e il nostro fido Tmax. A dire il vero dovevamo essere 2 coppie di "motard", ma i nostri colleghi di viaggio per un imprevisto dell'ultimo minuto rimanderanno il viaggio di un giorno per poi incontrarci più avanti.

Dicevo, partenza da Ravenna in direzione Genova per imbarco su nave Grimaldi con destinazione Barcellona. Arrivo a Barcellona sabato pomeriggio ore 16.30 con 35 gradi di calore, pomeriggio e domenica a disposizione per visitare la città - ne vale davvero la pena - naturalmente coi mezzi pubblici dato che, come in tutte le metropoli europee, il traffico è bestiale.

Partenza lunedì 1° luglio con destinazione Carcassonne in Francia passando da Andorra. Il traffico di lunedì mattina a Barcellona è pazzesco, ma io e Angela non ci facciamo tanto caso perché quello di Atene (fatto negli anni precedenti per ben 4 volte) è veramente da inferno. Un po' di autostrada fino a Manresa per toglierci dalla periferia, poi statale n° 1411 passando da Berga, tunnel del Cadì (a pagamento Lire 12.000 senza alternativa) poi statale 260 fino a La Seu d'Urgell, caffè e proseguimento per statale 145 direzione Andorra la Vella.
Fino a quel momento io e il Mingausss (Alberto e Donatella nostri compagni di viaggio) ci teniamo in contatto coi cellulari, dato che loro sono partiti sabato pomeriggio direzione Francia/Provenza con incontro a Les Baux.
Arrivo ad Andorra la Vella con 30 gradi: un caldo pazzesco, traffico e una marea di negozi da visitare; non mi sono fermato altrimenti per colpa di Angela saremmo stati ancora lì a fare spese, comunque ho notato molti negozi per motard con prezzi moooolto interessanti.




Passaggio veloce e proseguimento per il Pas de la Casa, molto bello, spettacolare e non impegnativo, e siamo già in Francia. Classiche foto di rito e proseguimento per statale n° 20 direzione Ax les Termes, paese molto carino adatto a chi vuole fare le cure termali. Un caldo pazzesco e decidiamo di fare pausa pranzo.
Ci vestiamo più leggeri perché il caldo è veramente insopportabile, vorrei mettermi in bermuda e T-shirt, ma la sicurezza viene prima di tutto (una banale scivolata e la vacanza con un abbigliamento non adatto andrebbe a farsi friggere).
Statale n° D613 in direzione Quillian, D118 per Limoux e infine arrivo a Carcassonne, bellissima città medievale da visitare perché ne vale proprio la pena. La calura sopportata per circa km 370 c'invoglia a cercare un albergo con piscina, ed in effetti 1/2 ora di bagno ti fa dimenticare il caldo sopportato.
Nel frattempo il Mingausss è già in Francia, in Provenza e decidiamo di incontrarci nel paese dei gitani e cioè St. Marie de la Mer. A Carcassonne vi consigliamo il Montomorency Hotel proprio a 100 mt. dall'entrata della città medievale con costo di lit. 180.000 a coppia con colazione.

Ripartiamo martedì in direzione Provenza alla volta di St. Marie de la Mer però via autostrada fino Montpellier e strada statale. Ritrovo con gli amici di viaggio persi dall'Italia e ci instradiamo verso Les Baux alla ricerca del solito albergo con piscina, non mi ricordo il nome ma era veramente fantastico e caro circa Lit. 250.000 a coppia, prima colazione con meravigliosi croissant freschissimi. Cena nel paesino di St. Remy De Provence (lo stesso dove passa le vacanze Carolina di Monaco), carino con delle stradine veramente tutte curve.

Mercoledì mattina si riparte in direzione di Barcellonette, statale D977 verso Nyons, poi Serres e pranzo a Gap. Sosta veloce per una insalata Nizzarda e proseguimento per Corges, discesa costeggiando la diga di un lago (di cui non ricordo il nome), molto bella da fare con calma e arrivo in tempo a Barcellonette per evitare il classico temporale estivo. Abbiamo alloggiato nell’Hotel Azteca, carino in stile messicano dato che tutta la città ricorda il Messico per via di persone che sono emigrate in Messico e poi ritornate nel paese di origine, costo anche lì di circa lit. 180.000 a coppia con colazione ma senza piscina perché con la pioggia in arrivo non era proprio il caso di cercarla.

Alla mattina di buon ora, dopo che il Mingausss e la Donatella hanno acquistato Francesco, un orsacchiotto-mascotte da applicare sul manubrio della loro moto, partenza verso Guillestre, e qui inizia la parte più bella del viaggio.




Subito svalichiamo attraverso il Col de Vars, veramente stupendo anche perché era la prima volta che vedevo le alpi francesi; caffettino e alla ricerca di un paio di guanti per Angela che se li era dimenticati, e via verso la statale D902 per il Col d'Izoard a quota 2360 mt. Ragazzi, uno spettacolo, il Tmax va su che è un piacere e la strada è fantastica dal punto di vista panoramico e “asfaltistico”. Ogni tanto butto l'occhio dietro e vedo il Mingausss un po' in difficoltà nei tornanti effettuati in prima marcia anche perché la GS 1150 carica con tre bauli e borsa da serbatoio non è proprio un fuscello.
A Briançon sosta per benzina e poi in direzione N91 verso un colle giusto per non perdere il vizio e cioè il Col du l'Autarel, poi verso il mitico Col du Galibier e per finire la giornata il Col de L'Iseran e sosta per la notte a Val d'Isere, che non è il massimo.
Siamo rimasti veramente incantati da questi passi meravigliosi, che il Mingausss e la Donatella avevano già fatto, ma per noi era la prima volta, e anche perché io ho sempre percorso strade tipo Muraglione, il Giogo, Futa ecc, ecc. Ragazzi, da non perdere.
Era ancora quasi tutto chiuso ed abbiamo fatto un po' fatica a trovare un alloggio decente, poi la scelta è caduta sull’Hotel Santeleina, anche qui circa lit. 190.000 a coppia, stanze con terrazzino e colazione abbondante.

Venerdì mattina 6 di luglio partenza con calma in direzione D902 verso Megeve, solita giornata di caldo verso i 27 gradi senza passi particolari. A Megeve abbiamo sostato per la notte nell'Hotel La Fer à Cheval, un hotel in legno veramente carino e romantico naturalmente con piscina da favola, ragazzi ve lo consiglio anche perché il costo, per la tipologia dell'albergo, è contenuto nelle lire 300.000 a coppia con colazione da urlo (mi sono fatto pane caldo cotto nel forno a legna con speck affumicato, uova, succo di frutta ecc, ecc: questo alla mattina). Non ha il sito internet ma il tel. è 0450213039.

Sveglia alla mattina sotto il diluvio; non ci credo, ci tocca partire con la pioggia anche perché è sabato e dobbiamo tornare a casa. Con il Mingausss e Donatella ci lasciamo ad Aosta (loro ritorneranno domenica), passando prima dal Gran San Bernardo sotto la pioggia, al freddo e con nebbia senza averlo visto bene e con le mani congelate. Il Mingausss mi dirà dopo che lui con le manopole riscaldate non aveva problemi (BASTARDOOOO!). Tiratona da 160 km/h di tachimetro via autostrada complici anche le scie. Alle 19.45 il viaggio si conclude.

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- Totale 2.700 km circa compresi quelli da Ravenna a Genova
- Angela non ha rimpianto il suo CN 250 per via della eccezionale comodità del Tmax
- Consumo misto sui 18 km a litro
- Stabilità eccezionale sul bagnato ed a pieno carico (un po' leggero l'avantreno per via del peso e ammortizzatore non regolabile)
- Ventola sempre accesa con il caldo torrido a velocità minima
- Strade sempre asfaltate a regola d'arte se non in qualche caso eccezionale. Visitate il sito www.routesdegrandesalpes.com, ci sono notizie utili per fare la magnifica traversata che parte da Mentone (Francia) passando appunto dai colli appena descritti finendo a Thono le Bains per circa 700 km
- Un po' caro mangiare in Francia e soprattutto un cosa che mi ha fatto piacere è che tutti i motociclisti incontrati hanno risposto al saluto o dato loro il saluto per primi. Infatti appena arrivati in Italia, non ci ha cag....to nessuno. Vabbè, pazienza
- Ragazzi, in questo momento non mi viene in mente altro, nel caso vogliate avere delle informazioni più dettagliate, non esitate a scrivermi e cercherò (se mi ricordo tutto) di fornirvi tutte le info necessarie
- Per la cronaca ho viaggiato con un jet della Kiwi comodo mentre Angela con un integrale Nolan 100

A tutti quanti - come dice Nico Cereghini - luci accese sempre, casco allacciato e nel dubbio date gas.
Con affetto e un doppio lampeggio Pietro e Angela

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