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Lombardia

Le alture della Brianza lungo l'Adda

di Flavio Gilardoni
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Un giro tra i colli a nord di Milano: il resoconto di una giornata in un territorio che nasconde piccoli ma interessanti tesori

La diga dell'Adda. Qui nasce il Naviglio di Paderno
Le alture della Brianza lungo l'Adda
Non ricordiamo esattamente chi affermò che "nulla è come appare", ma nessuna affermazione mi pare più azzeccata girando in moto per la Brianza.
Rinomata principalmente per l'alta densità di attività industriali, nasconde invece un tesoro storico e naturale di notevole ricchezza. Siamo andati alla scoperta degli aspetti meno noti per proporvi un itinerario alla portata di tutti, segnalando gli scorci più affascinanti che ispirarono anche Leonardo da Vinci.
Un tratto dell'Adda fu riprodotto in uno dei suoi quadri più celebri: la Vergine delle Rocce e altre testimonianze dei progetti di Leonardo sono visibili ancora oggi lungo il percorso dell'Adda, come il Traghetto di Imbersago e i canali artificiali costruiti per superare il tratto del fiume non navigabile.
Ma sono tantissime altre le sorprese che s'incontreranno lungo il percorso di un territorio che a torto non è preso nella giusta considerazione per un'uscita domenicale con il nostro mezzo a due ruote preferito e senza perdere altro tempo cominciamo allora il nostro giro dall'uscita del casello dell'A4 di Capriate.
A pochissimi chilometri dall'autostrada, Crespi d'Adda merita una visita per vedere un sito tutelato dall'Unesco che mostra l'intelligenza nel progettare un borgo industriale costruito seguendo criteri più avanzati dell'urbanistica del nord Europa, commissionato dall'imprenditore tessile Cristoforo Crespi, lo stesso del Corriere della Sera, dimostrando come fosse importante il benessere dei collaboratori.
Girando per le vie del paese si percepisce immediatamente come Crespi fosse all'avanguardia rispetto ai tempi, utilizzando nelle sue imprese, tecniche che anticipavano le razionalità del momento, le stesse logiche d'avanguardia che ritroviamo nella centrale idroelettrica di Trezzo.
Trezzo oltre al castello Visconteo e alla centrale, offre un centro storico raccolto e ben conservato e una passeggiata sul sentiero lungo l'Adda, il fiume che sarà il filo conduttore dell'itinerario. Dopo aver visitato il centro storico risaliamo l'Adda in direzione nord attraverso due strade povere di spunti interessanti per ammirare due capolavori unici nel loro genere: il Ponte di Paderno e il Traghetto di Imbersago.
Motociclisti scendono dal traghetto di Imbersago
A Paderno d'Adda una breve sosta per vedere l'Adda a circa cento metri d'altezza in verticale sul corso d'acqua e per ammirare un capolavoro della carpenteria industriale diventa quasi obbligatoria.
Stiamo parlando del ponte di ferro costruito su due piani nella stessa epoca e con le stesse tecnologie della Tour Eiffel, ancora oggi utilizzato, dopo circa centoventi anni, per il transito da e per le due sponde del fiume dalle auto nella parte superiore del ponte, e dai treni nella parte inferiore.
Dopo la breve sosta per il ponte andiamo a Imbersago per vedere in concreto l'ingegno di Leonardo da Vinci applicato al traghetto, che attraversa il fiume sfruttando la sola forza dell'acqua senza usare nessun motore.
Da Imbersago il nostro giro cambia fisionomia abbandonando l'Adda che abbiamo seguito fino adesso, per iniziare il percorso sulle alture della Brianza.
Nel centro del paese dopo la piazza principale dove si affacciano palazzi storici, girando a destra in via Dante Alighieri, una strada in salita con un fondo in buone condizioni e qualche curva divertente conduce al Lago di Sartirana, gradevole lago di dimensioni ridotte dove si possono contemplare le ninfee al fresco dell'ombra degli alberi che circondano il lago.
Magari dopo un abbondante pasto alla trattoria Cassina, locale specializzato nei primi piatti cucinati seguendo le antiche ricette della cucina locale.
Il giro riprende alla volta di Montevecchia passando velocemente da Merate per l'assenza di spunti interessanti. Alla rotonda sulla statale che attraversa il paese si gira a destra in direzione Missaglia per raggiungere località Quattro Strade dopo un paio di chilometri su uno stradone ampio che si percorrono in tutta tranquillità con una guida fluida e rilassata sempre rispettando i criteri di sicurezza, dove troviamo il bivio che porta a Montevecchia.
Girando a destra in corrispondenza del semaforo, una strada in forte pendenza di un paio di chilometri con l'asfalto in buone condizioni ci porta a Montevecchia, antico borgo sulla sommità di una collina, che ispirò Mario Soldati definendola come: uno spalto altissimo che si erge fuori dalle nebbie.
La produzione locale di formaggi e vini fa di Montevecchia l'unica zona di produzione vinicola della Brianza, con la possibilità di assaggiarli nei numerosi locali pubblici disseminati sul territorio, alcuni dei quali nel centro del paese ai piedi del Santuario della Beata Vergine del Carmelo.
Particolarmente suggestivo al crepuscolo, dal sagrato, posto alla fine di una lunga scalinata, si possono ammirare la piazza principale e la valle sottostante che assumono un particolare fascino nella penombra dei lampioni a luce gialla, come pure i vicoli lastricati incastonati tra le case con le facciate in pietra.
Se doveste passare al crepuscolo sulla strada a fondo valle che porta a Monticello Brianza, avrete l'opportunità di vedere il Santuario illuminato, e posso garantire che è una visione davvero emozionante.
Ma torniamo al nostro giro che riprendiamo dopo aver passeggiato tra i vicoli di Montevecchia.
Tornati sulla strada di fondovalle, giungiamo a Monticello dopo circa sei chilometri su una strada larga con il fondo in buone condizioni e curve ben raccordate, guidando stando attenti di evitare d'incappare in qualche pattuglia e per non compromettere la sicurezza che rimane il nostro principale punto di riferimento.
Anatra e ninfee sul Lago di Segrino
Appena fuori dal paese di Monticello in direzione Lecco, la strada di Sirtori ci proietta in uno scenario completamente diverso da quello che abbiamo visto finora e s'intuisce già dalle prime curve di quello che vedremo nei prossimi chilometri, attraversando senza sosta paesi molto ben tenuti ma privi di spunti, così da poterci concentrare nella guida su una strada priva di traffico in mezzo alle verdi colline brianzole.
Una decina di chilometri abbondanti su strade dal fondo in buone condizioni e curve ben raccordate che, se affrontate alla velocità giusta, sembra di danzare a cavallo della moto in mezzo alla natura.
Superato l'abitato di Santa Maria Hoè la strada si fa più stretta ma divertente, immersa nei boschi con un susseguirsi di curve alternate a brevi rettilinei, per circa sette chilometri fino a Vergano, dove troviamo il bivio che conduce a Consonno, borgo abbandonato conosciuto come la Las Vegas della Brianza.
Costruito dal conte Bagno negli anni sessanta con l'idea di creare un polo di divertimenti, sin dalla nascita fu al centro di pesanti polemiche a causa del temuto stravolgimento che avrebbe arrecato al tranquillo paese isolato tra i boschi, ciò che accadde puntualmente.
Per realizzare lo stravagante progetto furono rase al suolo le vecchie case del borgo per dare spazio a una cittadella del divertimento in stili diversi dove spicca un minareto, che ben presto però si dimostrò un fallimento.
Cessata ogni attività dei negozi arabeggianti e ogni attrattiva legata all'albergo della cittadella, ora versa in stato di totale abbandono conferendo al borgo un inquietante fascino che attrae centinaia di curiosi spinti dalla curiosità di visitare questo strano luogo particolare.
Terminata la visita alla città fantasma, si ripercorre a ritroso la strada stretta e irregolare che impegna il motociclista a continue correzioni causate dalle numerose asperità del fondo, per tornare a Vergano e proseguire il nostro giro fino ad arrivare alla riserva naturale del Monte Barro sopra Galbiate, tre chilometri di curve divertenti dopo brevi rettilinei fatte su una strada in buone condizioni e in quasi totale assenza di traffico.
Dal centro di Galbiate si giunge alla sommità del Monte Barro seguendo le indicazioni, attraverso una strada stretta e impegnativa che costringe ad una guida prudente, ma lo sforzo è ampiamente ripagato dal vista del lago di Lecco che si gode dal sentiero poco distante dall'Eremo.
Attenzione: in alta stagione un tratto di strada di circa due chilometri è chiusa al traffico privato ed possibile raggiungere l'eremo solo a piedi.
Tornati a Galbiate il giro prosegue verso Lecco attraverso la strada panoramica sul versante orientale del monte per giungere sulle sponde del "lago di Garlate", in realtà si tratta del tratto dell'Adda in uscita dal lago di Como, per iniziare l'ultimo tratto dell'itinerario che ci porterà al lago di Segrino sopra Pusiano, passando nelle vicinanze di Lecco e Valmadrera.
Giunti sulla SS36 nei pressi del lago di Annone, da qui si prosegue in direzione di Como per giungere a Pusiano dove si trova il bivio per il lago di Segrino dopo circa una dozzina di chilometri che si percorre senza nessuna sosta.
Gli ultimi tre chilometri sono su una strada panoramica divertente e con curve regolari da percorrere in tutta tranquillità affacciata sul lago di Pusiano, che conducono al lago di Segrino, accogliente lago incastonato tra i monti all'inizio della Valsassina circondato da numerose aree di sosta ad accogliere i turisti dopo il breve ma interessante itinerario.
Un giro breve ma ricco di aspetti sorprendenti, adatto a chi vuole scoprire una zona interessante a pochi chilometri da Milano.
A questo punto non rimane altro che augurare buon viaggio e buon divertimento.
Caratteristica abitazione di Crespi d'Adda
Crespi d'Adda
Villaggio operaio del XIX secolo costruito dall'imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi, lo stesso del Corriere della Sera, seguendo le più avanzate tecniche dell'architettura residenziale adottate nel nord Europa. Nella lista Unesco dal 1995 rimane uno dei villaggi perai industriali meglio conservati al mondo

Trezzo d'Adda
Centrale Taccani:
costruita da Benigno Crespi per alimentare l'industria tessile di Crespi d'Adda, ogni prima domenica del mese guide volontarie della Pro Loco di Trezzo spiegano ai visitatori le tecniche d'avanguardia seguite dal progettista.

Castello Visconteo: di proprietà di Barnabò Visconti, il castello fu anche la prigione del conte a seguito delle numerose controversie con la famiglia.

Paderno d'Adda
Ponte in ferro:
costruito su due piani negli stessi anni e con le tecniche della Tour Eiffel, è ancora funzionante dopo centoventi anni per il transito tra le due sponde dell'Adda di autoveicoli e treni.
Imbersago Traghetto di Leonardo:
utilizzando gli studi di Leonardo da Vinci, il traghetto attraversa il fiume solo sfruttando la forza dell'acqua senza l'ausilio di nessun motore a scoppio.

Montevecchia
Santuario della Beata Vergine del Carmelo:
posto alla sommità di una collina che domina il paese e la valle sottostante, il Santuario è particolarmente suggestivo nelle ore del crepuscolo visibile anche dalla strada a fondovalle.

Consonno
Cittadella abbandonata:
conosciuta come la Las Vegas della Brianza, ora versa in stato di totale abbandono che e conferisce uno strano fascino inquietante da attrarre centinaia di curiosi visitatori.

Monte Barro
Riserva naturale:
assieme all'osservatorio ornitologico della Lipu per l'osservazione delle specie migratorie, la riserva è nata per la tutela della flora locale.
Sono numerose le offerte per soddisfare tutte le esigenze ma in particolare vorremo segnalare posti provati personalmente:

Trattoria Cassina:
locale rustico molto essenziale poco distante dal lago di Sartirana, la trattoria è specializzata nei primi piatti cucinati seguendo le ricette dei prodotti tipici tradizionali.
Buon rapporto qualità prezzo.
Piazza Silvio Pellico,
23807 Merate
039 9277035

Ristorante da Pasqualino:

locale rustico curato nei particolari, la cucina offre una vasta scelta di specialità locali, compreso vini e formaggi prodotti a Montevecchia.
Buon rapporto qualità prezzo per un ristorante.
Trattoria Da Pasqualino Ristorante Tipico
Via Belvedere, 39
23874 Montevecchia (LC )
Tel 039 9930560

Il Ritrovo:
bar nel piazza centrale di Montevecchia si possono gustare le specialità del luogo al tagliere.
Il Ritrovo Di Beretta Luca Bar
largo Maria Gaetana Agnesi 5
23874 Montevecchia (LC)
tel: 039 9930399

L'itinerario è fattibile in giornata, non abbiamo avuto la necessità di pernottare quindi non siamo in grado di segnalare alcuna struttura.
Nelle vicinanze di Lecco l'offerta di alberghi è molto più ampia rispetto ai paesi dell'interno.
La piazza principale di Montevecchia vista di sera dal Santuario Beata Vergine del Carmelo
Rapide lungo l'Adda che ispirarono Leonardo da Vinci per il quadro Vergine delle Rocce. Sullo sfondo s'intravvede il ponte in ferro di Paderno d'Adda
Campo coltivato nella campagna brianzola
Centro ippico Pratoballino a Cornate d'Adda
Il traghetto di Leonardo a Imbersago costruito seguendo i progetti di Leonardo da Vinci: attraversa il fiume Adda con la sola forza dell'acqua, senza motore
Una turbina utilizzata in passato nella centrale idroelettrica Teccani di Trezzo
Interno della centrale idroelettrica Teccani a Trezzo. Le decorazioni delle pareti riproducono il ponte in ferro di Paderno d'Adda
La via Principale di Montevecchia. Sullo Sfondo il Santuario della Beata Vergine del Monte Carmelo
Motociclisti scendono dal traghetto di Imbersago costruito seguendo il progetto di Leonardo da Vinci che prevede di sfruttare la forza dell’acqua per spingerlo senza l’ausilio di nessun motore
La strada principale che conduce a montevecchia
la diga dell'Adda dove nasce il NNaviglio di Paderno. Vista dal ponte in ferro
Il lago di Sartirana
Ninfee sul lago di Sartirana
Centro ippico di Pratoballino a Cornate d'Adda
Interno della centrale idroelettrica Teccani a Trezzo. Le decorazioni delle pareti riproducono il ponte in ferro di Paderno d'Adda
Il pozzo del castello visconteo di Trezzo. Si narra che il castellano attirasse le amanti per declamare loro poesie , e poi le gettasse nel pozzo per eliminare testimoni scomodi
Vigneti ai piedi della collina di Montevecchia, sullo sfondo il Santuario della Beata Vergine del Monte Carmelo
Centro Storico di Montevecchia
Anatra e ninfee sul Lago di Segrino
Strada pedonale e pista ciclabile che costeggia il Lago di Segrino
L'isola dei cipressi sul lago di Pusiano
Caratteristica abitazione di Crespi d'Adda
Crespi d'Adda
Fabbrica a Crespi d'Adda
Tratto di strada nei boschi, nelle vicinanze di Colle Brianza
ingresso dell'Osservatorio ornitologico sul Monte Barro
Lago di Garlate visto dal Monte Barro
Vista aerea del lago di Annone
Il Borgo abbandonato di Cosonno, cocnosciuto coma la Las Vegas della Brianza, abbandonato a metà degli anni settanata dopo un periodo di successo negli anni sessanta
Il Borgo abbandonato di Cosonno, cocnosciuto coma la Las Vegas della Brianza, abbandonato a metà degli anni settanata dopo un periodo di successo negli anni sessanta
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