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Lombardia

Tremalzo: avventura sterrata

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Quasi 40 km di spettacolare fuoristrada a picco sul Lago di Garda, lungo carrarecce militari, sequenze di gallerie scavate nella roccia e pascoli verdissimi

Tremalzo: avventura sterrata
Una delle gallerie in Val di Bondo

COME SEGNALATO DALLA POLIZIA LOCALE DEL COMUNE DI TREMOSINE SUL GARDA SULLE STRADE MONTANE, SENTIERI E AGRO-SILVO PASTORALI DEL TERRITORIO COMUNALE, E NELLO SPECIFICO IL PASSAGGIO PASSO NOTA - PASSO TREMALZO, È IN VIGORE UN'ORDINANZA SINDACALE DI DIVIETO DI TRANSITO PER MOTOVEICOLI, MOTOCICLI E CICLOMOTORI, DATATA GENNAIO 2015. NON SONO PREVISTI PERMESSI IN DEROGA AL TRANSITO.

AGIORNAMENTO IMPORTANTE: L'ITINEARIO PUBBLICATO NON È PIÙ PERCORRIBILE NEI TRATTI INDICATI FUORISTRADA Testi e foto di Massimo Adami
Una delle gallerie in Val di Bondo
Il Lago di Garda è circondato da montagne prossime ai 2000 metri su entrambe le sponde. Il Monte Baldo, con le sue creste seghettate, incombe per circa 70 km sul versante veronese, mentre le Alpi di Ledro sovrastano articolate quasi tutto il versante bresciano, regalando la sorpresa, circa a metà quota, di un altopiano - quello di Tremosine - punteggiato di villaggi tranquilli e soleggiati.

Il Passo del Tremalzo si apre, a quota 1665 metri, sulla cresta sud-ovest del monte omonimo, che, con i suoi 1974 metri, è tra le cime più panoramiche di queste montagne. Il passo può essere guadagnato per tre vie: una asfaltata che sale dal Lago d'Ampola nella Valle di Ledro, e due sterrate che si arrampicano dall'altopiano di Tremosine. Noi saliremo e scenderemo percorrendo questi ultimi due tracciati sterrati e inserendo anche una digressione, sempre sterrata, in quota.



Si tratta di un'autentica perla, un ardito e spettacolare tracciato militare che, al di sopra di ogni immaginazione, si arrampica sui fianchi rocciosi della montagna seguendone gli anfratti più congeniali. Il percorso è davvero incredibile: il tratto che sale dalla Val di San Michele inizia in un bosco rigoglioso per guadagnare i meravigliosi pascoli in quota, mentre il tratto che si arrampica per la Val di Bondo penetra letteralmente nella montagna con strette gallerie nella roccia.
Il giro proposto richiede almeno una mezza giornata, ma vi consigliamo di dedicarvi più tempo, per godere appieno dell'ambiente, dei panorami e della buona cucina.
Il nostro itinerario parte da Campione del Garda, sulla sponda bresciana del lago, raggiungibile sia da Desenzano, che da Riva del Garda percorrendo la gardesana occidentale. Lo svincolo per il villaggio di Campione si trova peraltro all'interno di una lunga galleria, per cui occorre fare molta attenzione a non superarlo. Una volta entrati in paese si prende una stradetta asfaltata in salita seguendo le indicazioni per Vesio. Questa, dapprima costeggia il lago ad una quota più alta della sottostante gardesana occidentale, per poi infilarsi in una forra rocciosa strettissima, con una serie di tornanti elicoidali che da soli meriterebbero il viaggio.


Questo tratto, talvolta scavato nella roccia viva e talvolta a sbalzo su strapiombi che lasciano meravigliati, fu inaugurato nel 1913 e venne definito da un corrispondente della Frankfurter Zeitung «la strada più bella del mondo». Percorrendola, in pochi minuti si passa dalla vivacità della riviera Gardesana alla tranquillità dell’altopiano, dalle cui terrazze a picco sul lago la natura mostra all’uomo tutto il suo splendore.


All'uscita della forra si raggiunge prima il villaggio di Pieve, sede del comune sparso di Tremosine, poi quello di Priezzo, a mezza costa, e infine si guadagna Vesio.
Qui inizia la nostra avventura. Si entra nel centro del paese dove, sulla destra, si stacca una strada strettissima ma asfaltata, con l'indicazione Passo Nota. La strada entra nella recondita Val di Bondo e la percorre per tutta la sua lunghezza, costeggiando un invitante ruscello immerso nel bosco. Quindi inizia a salire in quota con stretti tornanti sempre asfaltati, fino a quando non diviene sterrata poco prima di raggiungere il Passo Nota. Raggiunto quest'ultimo passo, abbiamo due opportunità: sulla sinistra sale deciso lo sterrato per il Tremalzo, che per il momento trascureremo, mentre sulla destra inizia in piano un altro sterrato che attraversa i prati. Quest'ultimo sterrato ci consentirà di raggiungere la Baita Segala, scavalcando in sequenza il Passo di Bestana e la Bocca dei Fortini. Sono otto chilometri, tra andata e ritorno, di entusiasmo puro, con saliscendi nel bosco assolutamente imperdibili. La Baita Segala è un edificio in muratura, in parte sempre aperto e incustodito, con tutto il necessario per un bivacco: stufa, legna e viveri.


Ritornati per il medesimo percorso al Passo Nota possiamo ora cimentarci con il tratto più spettacolare della strada del Tremalzo. A questo punto è impossibile sbagliare strada perché non ci sono bivi di alcun genere. Il tracciato, con fondo talvolta abbondantemente ghiaioso, e con tornanti fitti e sostenuti da possenti muraglioni, scala dapprima il Monte Nota, sfiora poi il Passo Pra della Rosa e il Passo del Gatton, taglia quindi il versante nord del Corno della Marogna e, infine, passando per la Bocca di Val Marza, guadagna il Passo Tremalzo, dove sorge l'accogliente Rifugio Garda.
Questo tratto è percorribile anche con grosse bicilindriche da enduro, pur senza pneumatici tassellati, ma occorre prestare molta attenzione, sia a causa del fondo ghiaioso, sia per il grande salto sottostante. Anche nelle numerose gallerie che si attraversano, scavate nella roccia viva e completamente buie, è necessario procedere con prudenza, poiché si possono trovare al loro interno anche grosse pietre.
Il Passo del Tremalzo, nelle calde giornate estive è affollato da decine di mountain bike e da flotte di turisti in auto.

Se amate la quiete, conviene non fermarsi per il pranzo ma scendere subito per l'altro tratto sterrato, dove, un paio di chilometri più sotto vi accoglierà la tranquilla Malga Ciapa, presso la quale potrete assaggiare una vera prelibatezza: i tortelli al formaggio di Tremosine.
Dal Passo quindi imbocchiamo lo sterrato che inizia proprio di fronte al Rifugio Garda e che scende con lunghi tornanti verso i pascoli sottostanti. Superata la Malga Ciapa, la strada continua a perdere quota in un paesaggio, decisamente meno severo di quello percorso in salita: ai prati si alternano tratti nel bosco, incontrando qua e là qualche casera.

Ad un certo punto, dopo un lungo tratto in quota si giunge ad una bella cascata che invita alla sosta.
La strada, sempre sterrata, attraversa ora un ambiente più roccioso e vertiginoso. Con stetti tornanti scende ulteriormente di quota e si immerge definitivamente nel bosco fino nei pressi della chiesetta di San Michele, dove il ruscello dà vita ad un suggestivo laghetto. Noi costeggiamo il lago e, sempre su sterrato, percorriamo tutta la Val di San Michele fino al suo sbocco nell'Altopiano di Tremosine, dove termina.
Il tratto appena percorso in discesa è meno impegnativo del precedente. Alcuni tornanti sono addirittura pavimentati con un selciato di pietra. Però occorre prestare attenzione dopo piogge recenti a causa della loro scivolosità.


Per tornare a Campione del Garda, ci attende ora solo asfalto. Proprio di fronte a noi imbocchiamo la strada per Sermerio, la quale ci conduce a Pregasio e quindi a Pieve, dove ripercorriamo la forra affrontata in salita fino a Campione, punto d'arrivo della nostra straordinaria avventura.
Gardone Riviera
Qui merita assolutamente una visita il celebre Vittoriale degli Italiani, la stravagante villa che fu di Gabriele D'Annunzio. Il complesso comprende, oltre alla dimora del poeta, che conserva ancora tutto l'arredamento originale, anche il parco ricco di edifici curiosi, un teatro, una nave, il museo della guerra e la biblioteca. Per informazioni dettagliate, orari di apertura e prezzi di ingresso vi rimandiamo al sito www.vittoriale.it

Pieve di Tremosine
A circa 400 metri dal paese, in direzione Arias, si trova la Terrazza del Brivido, che, letteralmente sospesa a 350 metri di altezza, vi regalerà la più vertiginosa vista sul Lago di Garda e sul dirimpettaio Monte Baldo che possiate immaginare. Sconsigliabile a chi soffre di vertigini.

La Forra del torrente Brasa, che percorrerete per raggiungere l'altopiano di Tremosine, richiede una visita notturna che non scorderete più. Dal giugno 2003 è stato infatti installato uno scenografico e sofisticato impianto di illuminazione con speciali fari a pavimento. Avrete l'impressione di essere in una grotta carrozzabile, fantastica, quasi surreale. Imperdibile!
 
Rifugio Garda (0464/598105) sorge nei pressi del passo al termine della carrozzabile asfaltata che sale dal Lago d'Ampola in Val di Ledro e alla congiunzione dei due tracciati sterrati proposti. Aperto tutto l'anno, offre 20 posti letto e ristorante.
Rifugio Guella (0464-598100) sorge poco sotto il Passo del Tremalzo lungo la strada di accesso che sale dal Lago d'Ampola. Aperto tutto l'anno, offre 16 posti letto e servizio ristorante.
Malga Ciapa (0365-918628) sorge poco sotto il Passo del Tremalzo lungo il tratto sterrato descritto in discesa. Accogliente edificio in pietra dotato di sala da pranzo con camino all'interno e di panche e tavoli all'esterno. Aperto fino alla prima neve, vi regalerà il piacere di una sosta rilassante lontano dal caos del sovrastante passo. Qui potrete degustare, ad un prezzo onesto, i famosi tortelli alla formagella di Tremosine. Vivamente consigliata.

In pressoché tutte le tredici frazioni costituenti il comune sparso di Tremosine, vi sono strutture ricettive in grado di accogliere il motociclista: dagli alberghi a quattro stelle alle semplici locande, dai residences agli affittacamere, dai rifugi agli agriturismo.
Poiché, per percorrere l'itinerario proposto è necessario pernottare obbligatoriamente in una delle predette strutture ricettive per almeno una notte, vi rimandiamo al sito dell'Ufficio Turistico di Tremosine (www.infotremosine.it), abilitato al rilascio delle autorizzazioni di transito (gratuite), dove potrete trovare l'elenco dettagliato dell'ospitalità.
L'altopiano di Tremosine è famoso per un prodotto gastronomico locale: la formagella. Si tratta di un formaggio morbido leggermente occhiato, dal sapore fragrante e dal profumo delicato delle essenze dei prati di montagna, prodotto con latte di vacca intero, appena raccolto.
Con questo formaggio vengono preparati anche i tortelli, davvero squisiti, che potrete degustare, tra l'altro a Malga Ciapa, lungo l'itinerario da percorrere in discesa.
Se volete portare a casa questi sapori, vi consigliamo di acquistarli presso la Cooperativa Caseificio Sociale Alpe del Garda S.c.a.r.l. (0365-953050) raggiungibile, svoltando a destra per qualche centinaio di metri, al termine dello sterrato che percorrerete in discesa. Ulteriori informazioni su www.alpedelgarda.com
Aprilia
Manelli Luciano & C. S.n.c. - Via Marconi, 56 - Desenzano (BS) - tel. 030-9120702
Tuttomoto S.r.l. - Via Reverberi, 7/11 - Brescia - tel. 030-305251
Moto Mio di Miori Nicola - Località S. Nazzaro, 50/B - Riva del Garda (TN) - tel. 0464-551054 Motorsport Gennaro - Via Campagnole, 10 - Rovereto (TN) - tel. 0464-436109

BMW
Elaberg Moto Shop - Via Brennero, 140 - Trento - tel. 0461-828218

Honda
Velomoto Bs S.r.l. - Via Inganni, 6 - Brescia - tel. 030-3770120
Schivardi & C. S.n.c. - Via Solferino, 65 - Brescia - tel. 030-41113
Sembenini Gino & Figli S.r.l. - Via S. Francesco, 35 - Riva del Garda (TN) - tel. 0464-552128

Kawasaki
Fraccaro Moto - Via XXV Aprile, 54/B - Brescia - tel. 030-961668
Motocenter di Mosna Sergio - Via De Gasperi, 65 - Trento - tel. 0461-930328

KTM
Ktm Farioli S.r.l. - Via Celadina, 199 - Bergamo - tel. 035-294249

Suzuki
Euromoto di Gorini Luigi & C. S.a.s. - Via Trento, 159 - Brescia - tel. 030-392198
Niko Moto - Via Brennero, 127 - Trento - tel. 0461-420150

Triumph
Numero Tre Brescia - Viale Venezia, 95 - Brescia - tel. 030-3367230
Niko Moto - Via Brennero, 127 - Trento - tel. 0461-420150

Yamaha
Cramerotti Cornelio & C. S.n.c. - Via Saibanti, 3 - Rovereto (TN) - tel. 0464 -431311
Motor Center Gatti di Gatti Mario & C. S.a.s. - Piazzale Cremona, 6 - Brescia - tel. 030-292089

Apollonio Giancarlo e Claudio S.n.c. - Piazza Cavour, 22 - Salò (BS) - tel. 0365- 520696
Big Bike - Viale Motta, 155 - Desenzano (BS) - tel. 030-9990883
Damiani Andrea - Piazza Vittorio Veneto, 6 - Gargnano (BS) - tel. 0365-71204
Bielleroventi - Via Segantini, 4 - Riva del Garda (TN) - tel. 0464-550770
Davanti all'Ufficio Turistico di Pieve, dove si ritirano i permessi di transito
La Baita Segala, meta della digressione dal Passo Nota
Nelle gallerie che si incontrano salendo dalla Val di Bondo
Ancora nelle gallerie, nel tratto forse più spettacolare del tracciato
Il tracciato corre ardito in quota sfiorando le creste
La strada si arrampica in sequenze di tornanti formidabili
Un tratto in quota nei pressi del Corno della Marogna
In alcuni tratti il salto è davvero vertiginoso
I tornanti lungo il tratto in salita sono molto serrati
Poche protezioni sullo strapiombo
Uno dei rari tratti protetti da staccionate in legno
La Malga Ciapa
Una pausa ristoratrice
I primi tornanti del tratto in discesa
La piana erbosa dove sorge Malga Ciapa
Lungo la discesa in Val di San Michele
Il serpentone sterrato attraverso pendii in fiore
La cascata che si incontra lungo la discesa
Una pozza d'acqua lungo il percorso
Scendendo verso la chiesetta di San Michele
Alcuni tornanti sono pavimentati con lastre di pietra
Nella bassa Val di San Michele la pista si allarga e invita a derapare
La discesa termina allo sbocco della Valle di San Michele
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