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Abruzzo: la Statale Piceno Aprutina

testo e foto di Giovanni Lamonica il 14/07/2005 in Abruzzo

Un saliscendi di poco più di 160 km tra colline e paesini arroccati sulle rocce, dove le ginestre in fiore si mescolano ai verdi intensi una cavalcata che ci accompagnerà lungo la strada tra Chieti e Ascoli Piceno 

Abruzzo: la Statale Piceno Aprutina
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La ss81 taglia in due  il territorio abruzzese, per poi entrare nelle Marche e interrompersi nella splendida Ascoli Piceno, attraversando i territori di tre province, toccando due capoluoghi e diversi centri minori di rilevante importanza storico culturale, uno su tutti Penne. Se a tutto ciò aggiungiamo che guidiamo a brevissima distanza dai due giganti appenninici, la Maiella ed il Gran Sasso, con un occhio sul litorale adriatico, anch'esso a brevissima distanza, appare chiaro come questa interessantissima strada possa risultare spunto per un itinerario approfondito.


Tutto comincia da Guardiagrele, perchè da un posto così remoto e particolare  e non da un capoluogo più conosciuto  soltanto per motivi gastronomici. Guardiagrele è famosa per le 'sise di monaca', un tipico, soffice dolce ricoperto di crema che può essere valido spunto per una abbondante colazione. Tenere presente che le due pasticcerie, depositarie del segreto dolciario, entrambe nella centralissima  e pedonale via Roma, il lunedì rispettano turno di riposo. La cittadina ha origini remote ed  oscure di cui si hanno notizie fin dal 101 d.
C.

L'entrata può avvenire da Porta San Giovanni, dalla quale si gode uno stupendo panorama sulla vicina Maiella e sui colli e paesi fino al Gran Sasso. Molti degli edifici compreso la chiesa di S. Maria Maggiore, il più importante monumento cittadino sono costruiti con la pietra della Maiella. Dopo essersi concessi una passeggiata lungo via Roma che attraversa in tutta la sua lunghezza la città, lasceremo Guardiagrele seguendo le indicazioni per Chieti.
Il percorso è tipicamente collinare, con un saliscendi tortuoso che quasi mai sminuisce il panorama e che si fa subito interessante, guidando su un crinale tra due piccoli fiumi, il Dentolo e l'Anello dominati dall'incombente blocco della Maiella.Incrociata la ss263, al passo del Colle Spaccato, la vista si apre sul mare di Ortona e, in lontananza sul gigante dell'Appennino.  La guida è resa piacevole anche dallo scarso traffico, dovuto al fatto che praticamente tutti scelgono la più rapida variante che permette di divorare in pochi minuti la distanza con Chieti e Pescara.

Noi invece, continuando per colline e declivi, vediamo apparire Bucchianico, paesone allungato sulla sommità di un altura. Il suo centro storico può valere una breve deviazione.La valle del fiume Alento che si attraversa avendo di fronte grandi calanchi è il preludio all'ingresso nella città di Chieti. Cittadina collinare di circa 55.000 abitanti domina la piana del fiume Pescara che corre verso il vicinissimo mare, offre oltre ad una certa vivacità, alcuni monumenti di origine medioevale e un ricco museo di antichità. La città è piacevole anche se a volte un po' offuscata dalla maggiore notorietà della più grande e marina Pescara. Il tempo di scattare alcune foto e via verso Chieti Scalo, navigando e cercando la strada migliore. Ci sono due o tre possibilità, ma non preoccupatevi, è assai difficile perdersi: l'importante è scendere verso valle. Alla fine dovremo sempre attraversare la ferrovia per poi cercare le indicazioni per Cepagatti. Ed è proprio in questa direzione che proseguiremo nell'itinerario. Una volta entrati nel piccolo paese di appena 6000 anime, una volta arrivati nella piazza svolteremo a destra, di fianco al grosso torrione quadrato che la domina. Pochi km e superata Pianella la vista si aprirà maestosa spaziando liberamente ed in senso circolare, su un panorama che corre dal mare fino all'estremità meridionale del Gran Sasso, la Maiella, la Maielletta e innumerevoli cime minori, per poi picchiare verso la valle del fiume Tavo. Se la giornata è bella ed il cielo terso, come è capitato a me e Glauco, la vista è di quelle che lasciano il segno e la sosta praticamente obbligatoria. Penne è ormai alle porte. Ci arriveremo percorrendo numerose svolte: attenzione al traffico ed alla qualità dell'asfalto, che in questo tratto peggiorano.

 


L’antica Penne, il suo nome deriva da un antichissimo toponimo indicante altura rocciosa, merita sicuramente più di una frettolosa e distratta visita. Città di sicuro interesse per la qualità dei suoi edifici monumentali, la struttura urbanistica ed i valori ambientali, offre al visitatore la chiesa di San Domenico ed il palazzo Leopardi, entrambe nella centralissima piazza Luca da Penne, le chiese di S. Antonio da Padova, l’Annunziata e san Giovanni Evangelista, senza tralasciare porta San Francesco e la scenografica facciata del settecentesco palazzo Castiglione. Mi lasciano sempre perplesso le iniziative che dimostrano scarsa conoscenza degli effettivi problemi della comunità. Anche qui, l’amministrazione comunale ha vietato la circolazione nel centro storico.
Bene, finalmente, direte voi. Ma il divieto è solo per alcuni mezzi a motore e naturalmente a farne le spese chi sono? I motocicli: geniale! Le piazzette ed i vicoli sono invase da macchine, ma no, non fatevi ingannare, il vero problema della circolazione sono le dueruote!! Proseguiamo va!!Nel periodo in cui abbiamo effettuato l’itinerario i segni dell’inverno 2004-2005 erano ancora ben visibili soprattutto nel tratto fino a Cellino Attanasio: smottamenti e anche un’interruzione per il crollo di un tratto della strada. Noi, San Tommaso della viabilità, abbiamo provato ugualmente le possibilità di transito ma l’interruzione era totale, la frana aveva fatto crollare più a valle una cinquantina di metri di strada, lasciando spazio ad un specie di cratere voragine. Anche le alternative comunque, in una bella giornata di sole offrono begli scenari e possibilità di guidare rilassati ammirando il panorama che continua a mantenersi davvero entusiasmante .

La caratteristica saliente che balza subito all’occhio è che tutti i paesi, anche quelli più piccoli, sono edificati su di uno sperone in cresta che permette di gettare uno sguardo fino al mare per poi controllare anche la vicina montagna. A Cermignano ci concediamo una breve sosta per una birretta ed un po’ di pane fresco, sapientemente inzuppato con olio extra vergine di oliva che il simpatico gestore  del bar sul corso principale ci offre.La piazzetta in onore del caduti dell’ultima guerra si apre sul fronte orientale della montagna più alta degli Appennini, che sembra più vicina di quanto non sia in realtà.Anche qui alcuni tratti denotano l’inclemenza della passata stagione fredda ma il percorso rimane ugualmente bellissimo fino all’arrivo a Teramo. Giungendo dalla 81 l’impatto visivo è piacevole con la città vecchia nella quale sono presenti diverse chiese medioevali, circondata dalla parte più moderna e con la vista che può spaziare fino alle vicine montagne.Anticamente veniva chiamata Interamnia, cioè “tra i fiumi” essendo edificata alla confluenza tra il Tordino ed il Vezzola. Mancano poco più di 30km, ma tranquilli le cose non cambiano per bellezza di strade paesaggi e cose da vedere. Anzi manca all’appello probabilmente la struttura più importante ed imponente dell’itinerario: la fortezza di Civitella. Impossibile non notarla, la strada valica un profondo burrone e scende proprio sotto i suoi possenti bastioni. Difficile resistere al desiderio di deviare dal percorso (sono pochi km) per visitarla o concedersi una passeggiata nei vicoli della cittadina sviluppatasi abbarbicata allo sperone roccioso dominato da questo baluardo che per secoli è stato imprendibile.Il pomeriggio è ormai inoltrato ed anche noi ci concediamo una sosta: le luci sono stratosferiche e la piazza che si apre entrando dalla porta duecentesca offre un valido motivo di sosta.Siamo alla fine. Ascoli ci accoglie in maniera alquanto anonima, ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze, seguite le indicazioni centro, parcheggiate (molte vie pedonali e zone a traffico limitato) e partite decisi alla scoperta di questa piacevolissima cittadina, severa, nobile, dalla compatta tessitura medievale su resti romani, caratterizzata dal colore rosso del travertino di cui sono fatte case, palazzi, chiese, ponti e torri. Noi dal canto nostro, torniamo a casa, sempre per la ss81 fino a Teramo. Il divertimento non è ancora terminato.

 

 

     
Guardiagrele Dirigersi verso sinistra (Nord) su SS363, fino ad incrociare SS 81 0
SS 81 Rimanere su SS81 13,8
Chieti Tornare a Nord-Ovest su strada locale, dirigendosi verso Chieti Scalo 24,3
Chieti Scalo Tornare a Nord su strada locale e dirigersi verso SP84 30,0
SP 84 Rimanere su SP84, svoltare a sinistra, dirigersi verso sinistra su SS602 direzione Cepagattti 34,4
Cepagatti Tornare a Sud su strada locale, svoltare a dest su SS81 39,2
SS 81 Rimanere su SS 81 65
Cellino Attanasio Tornare a Sud-Est su strada locale, per svoltare dopo 400m a destra su sp 23 100,7
SS 81 Svoltare a destra 101,4
SS 81 Tornare a Ovest su strada locale, mantenere la strada principale 118,3
Teramo Tornare a Nord su strada locale, svoltare a sinistra su SS 81, in Viale Bovio 130,6
Civitella del Tronto Seguire indicazioni per il paese e dopo 400m, svoltare a sinistra su SP 8 148,7
Civitella del Tronto Dirigersi verso sinistra (Ovest) su SS 81 152,6
Ascoli Piceno Arrivo 168,4


La fortezza di Civitella del Tronto è una delle più imponenti opere di ingegneria  militare in Italia: si estende infatti, per più di 500m di lunghezza su una cresta rocciosa, coprendo una superficie complessiva di oltre 25.000mq.Prime notizie certe su una fortificazione a Civitella del Tronto si hanno nel 1225, quando gli ascolani espugnarono un castello, facente sicuramente parte dei sistemi difensivi del confine appenninico della Val Vibrata.Tutta la sua luminosa storia è legata alla posizione strategica che ha avuto per qualche secolo, in quanto piazzaforte di presidio dei confini settentrionali dei vari regni napoletani. Le notizie più recenti ci danno la costruzione della struttura dal 1564 al 1576, durante la dominazione spagnola, struttura poi modificata in epoche successive pur senza più intaccare quelle che erano le mura perimetrali. In precedenza, nell’acropoli della sottostante cittadina di Civitella del Tronto (preesistente al forte), c’era un’imponente cinta muraria, munita di 5 torrioni, distrutti dagli stessi abitanti del luogo nel 1495, in polemica con i dominatori di allora, gli aragonesi, e mai più ricostruiti. La fortezza ed il connesso borgo subirono più assedi, ma ciò che è maggiormente passato alla storia, è la sfortunata difesa sostenuta contro l’esercito sardo piemontese nel 1860-61, conclusasi con la resa il 20 marzo 1861, ultimissima roccaforte borbonica  a piegarsi alla nascente unità d’Italia. Per questo si arrivò alla decisione sciagurata di abbattere le mura del forte e quelle dello stesso paese di Civitella (queste ultime opera angioina del XIII secolo).Dal 1985, fortunatamente, la fortezza è tornata a vivere, aperta alle visite dei turisti, dopo 13 anni di restauro coordinati dalla sovrintendenza dell’Aquila.

Guardiagrele: ad agosto, “mostra mercato dell’artigianato abruzzese”, molto da vedere ma forse il paese in sé è più interessante della mostra.
Informazioni tel. 087180861

Cepagatti: a luglio, “serata medioevale”. “festa della birra”.
Ad agosto, “palio di San Rocco”, corteo storico, la manifestazione ha antiche di almeno 2 secoli, quando veniva organizzato per offrire al santop protettore San Rocco, “lu done”, ossia i taralli votivi per grazia ricevuta. Questi taralli, preparati sapientemente e rigorosamente cotti in forno a legna con un aricetta che rimane ancora segreta, vengono poi distribuiti al termine della processione, il 16 di agosto.
Informazioni, tel. 0859740329- 0859740342.
Per il palio rivolgersi all’amministrazione comunale, tel. 085974009

Penne: ad agosto, “giostra dei sei rioni festa medioevale”, la rievocazione storica è assai suggestiva e si può mangiare nei numerosi stand gastronomici dislocati per tutte le vie del centro storico. Musiche e balli fanno da cornice all’evento.
Informazioni tel. 3382430192

Cellino Attanasio: a luglio, “sagra dei cingoli cellinesi”, nell’antico convento dove soggiornò San Francesco d’Assisi era tradizione concludere il digiuno del 10 gennaio, consumando un formato di pasta somigliante al cordone che i frati indossavano per cintura, il cosiddetto “cingolo”, condito con sugo di papera. Naturalmente negli stand gastronomici ci saranno anche altre leccornie.
Informazioni, tel. 0861668926 (pro loco), oppure 3200830486

Campli: a luglio, “festa della pizza”, tranci di pizza a go-go e musica dal vivo in piazza. Ad agosto, “sagra della porchetta italica”, una sfida tra i porchettari d’Abruzzo e del Piceno, sicuramente una delle più famose nella zona.
Informazioni tel. 086156213

 

 

Guardiagrele
Villa Maiella albergo 3 stelle (pantagruelica la colazione: ricotta con miele e noci, taralli, spremute fresche tutto l’anno, salumi, prosciutto e pancetta) e buon ristorante, probabilmente uno dei migliori della regione, via 7 dolori 30, tel. 0871809319 o 0871809362
www.villamaiella.it e-mail info@villamaiella.it
Chieti, enoteca “sapori della terra”, via porta Pescara 25, tel. 0871348765

Pianella
Ristorante Poggio del sole specialità carni alla brace, .da Nardangelo 12, tel. 085972233

Penne,
Osteria del leone piazzetta XX settembre 3, tel. 0858213224 oppure 0858211965, all’interno del centro storico.

Cermignano
Azienda agrituristica, anche camere, Capodacqua, contrada Scanzature 17°, tel. 086166678, fax 0861413754, e-mail aziendacapodacqua@virgilio.it

Campli
Al bivio sulla ss81, forno a legna Mancini, tel. 086156858, se siete fortunati e se Fabrizio non è al lavoro, potrete convincerlo a preparare la focaccia bianca, un vero cavallo di battaglia, sempre cotta nel forno a legna. Portate affettati al seguito.
'locanda del Pompa' è una country house, anche ristorante, sempre nei pressi del bivio sulla ss81, tel. e fax 0861569011, www.lalocandadelpompa.it e-mail paolo.pompa@tin.it

Civitella del Tronto
Zunica un hotel a 4 stelle, caro ma in un bel palazzo del seicento adibito ad albergo fin dal 1880, in fantastica posizione, piazza Pepe 14, anche ristorante, tel. 086191319, fax 0861918150, www.hotelzunica.it e-mail tremonelle@zunica.it

Ascoli Piceno
2 trattorie dai prezzi contenuti, 'C’era una volta',  località Piagge, in collina, verso il colle San Marco, tel. 0736251780, “da Middio”, via delle Canterine 53, tel. 0736250867
Bed & breakfast “language and art”, via dei Sederini 16, in un bell’edificio medioevale per le vie del centro storico, tel. 0736255045 oppure 3475312280, www.bb-languageandart.com e-mail info@bb-languageandart.com

 

CARTOGRAFIA
Abruzzo- Molise, Grande Carta d’Italia TCI 1:200.000

INFORMAZIONI

Per accedere a tutte le informazioni on line sulla regione Abruzzo www.abruzzo.it   

Per le realtà locali invece:

Guardiagrele informazioni in municipio, tel. 087183445
Chieti www.comunechieti.com e-mail info@comunechieti.com
Penne per le informazioni rivolgersi in municipio, tel. 0858279574 www.abruzzocitta.it/comuni/penne e-mail info@comune.penne.pe.it
Teramo www.comune.teramo.it oppure www.teramo.net
Centro Promozione Turistica
tel. 0861.331295 - 331336 - 243402
Civitella del Tronto  www.civitellaonline.it   e-mail prolocodicivitelladeltronto@virgilio.it
Ascoli Piceno www.comune.ascoli-piceno.it
Centro accoglienza turisti, Piazza Arringo 7, tel.0736298204 o 0736298212, fax  0736298232. Assessorato al turismo, piazza del Popolo, palazzo dei Capitani, tel. 0736244975.

Per Informazioni turistiche, depliants, guide, cartine, “Ufficio regionale IAT” piazza del Popolo, tel.0736253045.

 

 

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