Abruzzo: Giro del Gran Sasso

Poco più di 200 km di montagne, belle curve, medioevo, panorami e il fantastico scenario di Campo Imperatore: li abbiamo visitati con Curve&Tornanti

Testo e foto Curve&Tornanti


Il Un bel lago, tante curve, boschi e pascoli verdissimi, belle montagne per panorama e nell'aria l'aroma di una pasta all'amatriciana: l'identikit è inequivocabile, siamo sulle rive del Lago di Campotosto, Abruzzo con profumo di Lazio, tra i Monti della Laga e il massiccio del Gran Sasso d'Italia.

Lasciato l'omonimo paese, con una bella dose di curve morbide vista lago, si copia la SS577, si supera il Bar Serena, tipico ritrovo dei motard, fino a lasciare le rive del lago e affacciarsi alla SS80, qualche km a Nord del Passo delle Capannelle. Siamo a 16 km in linea d'aria dalla cima del Corno Grande, 2912 m. di imperiosa montagna, che d'ora in poi a cielo terso sarà costante presenza nei panorami della giornata. Verso nord la SS80 si lascia percorrere marce lunghe e filo di gas, scorrevole e docile, mentre presto a destra o a sinistra si offrono deviazioni panoramiche o medievali: Cesacastina, sul versante Sud dei Monti della Laga, Senárica, Piano Vomano, con panorami sulle montagne, o l'atmosfera naturalistica e vacanziera di Prati di Tivo, sotto le cime di Monte Corvo, Corno Piccolo e Corno Grande.

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Dopo Montorio al Vomano, di nuovo sulla SS80, la guida si fa più sportiva per il disegno pimpante della SS491 in direzione di Isola del Gran Sasso. Poi si frena per imboccare la SP37 che si fa decisamente secondaria, ma permette di arrivare a Castelli, medioevo a go-go e grande tradizione nella lavorazione della ceramica, come testimonia il museo locale. La rotta è su Rigopiano che si conquista con una strada ancora più secondaria: il fondo rovinato la rende decisamente scomoda per le sportive assettate, è però solo una decina di km e permettere di rimanere splendidamente in quota.

Pascoli, montagne e faggi accompagnano a Vado di Sole, da dove si apre alla vista il fantastico prodigio naturale di Campo Imperatore, un tempo pascolo per 20-30 mila pecore, si stende fino alle cima del Corno Grande. La striscia d’asfalto allunga nelle prateria in un impressionante esplosione di sconfinate dimensioni: presto si fanno notare alcune baracche di legno, dove si arriva guidati dal profumo dei rosticini, spiedini di carni che si arrostiscono su bracieri all’aperto. Se invece si freme per inventare altre pieghe e per ammirare architetture, basta puntare su Rocca Calascio, più nido d’aquile che castello, vero scenografico acme paesaggistico di tutto il territorio. Un’altra meta è il mondo antico di S.Stefano di Sessanio, tutto raccolto intorno alla torre merlata con lo stemma della famiglia Medici di Firenze.


Altrimenti si rimane in quota per scorrere lungo i 27 km per 8 km di pascoli del suggestivo Campo Imperatore: in una parola sola è un paesaggio impressionante, anche per l’infinita cornice di cime che culminano nei quasi 3.000m del Corno Grande. Una deviazione conduce all’Albergo Imperatore, testimonianza di architettura decò, dove Mussolini fu prigioniero nel 1943, presto liberato dai tedeschi con un ardimentoso blitz tra alianti e paracadutisti.
Una strada tortuosa e da guidare accompagna a Fonte Cerreto, da dove si attaccano gli ultimi 20km della divertente strada che copiando i fianchi delle montagne obbliga a un balletto dx/sx fino a incrociare di nuovo la SS80 a Passo di Capannelle.

 

Una breve deviazione a L’Aquila dove non si perdono il castello del ‘500 col museo d’arte medievale, la chiesa di S.M.Collemaggio e la Fontana delle 99 Cannelle: la parte meglio conservata del centro storico si scopre tra l’università e le chiese di S.M. di Paganica e di S.Pietro di Coppito.
Altra breve deviazione per altri centri storici di pregio sono verso Bisenti e ) che promette una Sagra del Pecorino per ferragosto: in tutti gli altri giorni dell’anno architetture montane tra vicoli arroccati.
Amatrice è solo una ventina di km da Campotosto, come non sostare per un adeguato tributo alla pasta all’amatriciana prodigio di cucina mediterranea di terra.
Da Prati di Tivo, con la seggiovia si guadagnano panorami sul massiccio del Gran Sasso e ci si regalano belle passeggiate oltre i 2000m.
Una passeggiata tra le viuzze di Castel del Monte, alla ricerca di archi, porticati e piccole piazze con fontane e chiese: architravi lavorati e rari stemmi raccontano di una modesta ricchezza guadagnata con le transumanze su lunghi tratturi.


All’Albergo Imperatore si visita la camera che fu del Duce, tra tristi memorabili del ventennio: poi si riprende vigore salendo in mezz’ora si sale al Rifugio Duca degli Abruzzi sul crinale tra Monte Portella e Corno Grande.

Bar Ristorante Albergo Serena, SS577 km 12, via Rio Fucino, Lago Campotosto, Campotosto (AQ), tel 0862900213. Il meeting point dei motociclisti sul lago.

Ristorante Albergo Valle, via Roma 57, Campotosto (AQ), Tel. 0862900119. Rustico: cucina di tradizione e familiare.

Rifugio della Rocca, Rocca Calascio, Calascio (AQ),Tel. 0862/930423 0338/8059430 0360/237580. In un edificio del '400, restaurato e arredato nel rispetto dello stile antico.

Campeggio Castel del Monte, loc. Colle della Croce, Castel del Monte (AQ), Tel. 0862938905.

Ristorante Da Lisetta,contrada Colledoro, contrada Colledoro 1, Castelli (TE), Tel. 0861979100. Semplice cucina familiare del territorio.

Ristorante Il Mandrone, loc. S.Pietro, Isola del Gran Sasso d’Italia (TE), Tel. 0861976152. Ottima e verace cucina della regione.