Ciao! Mentre vi scriviamo ormai vediamo la Mongolia "dalla finestra".
Rispetto ad una settimana fa abbiamo fatto un bel progresso, soprattutto perché fino dalla preparazione del viaggio avevamo lasciato un "bug" nel progetto: sulla Transiberiana è difficile caricare le moto, se non si riesce a caricarle come bagaglio al seguito il costo e i tempi si moltiplicano (15 giorni almeno per il trasporto e circa 800 euro di costo, momento della partenza piuttosto "elastico").
Ma per questo avevamo il nostro agente a Mosca, che si è prodigato con molto impegno.
Il "bug" era il peso massimo caricabile, 165 kg: ero sicuro di essere molto al di sopra, ma avevo pregato Andrey di capire se c'era la possibilità di mettersi d'accordo. La risposta è stata sibillina: certo che ci si può mettere d'accordo, basta che la moto pesi meno di 165 kg.
Poi ci ha fatto sapere che il direttore del "luggage dept " è un appassionato motociclista. Per tutto il viaggio ha pensato a come sistemare la faccenda: smontando lo smontabile e togliendo anche la ruota posteriore, forse saremmo entrati nel peso, ma come avremmo caricato e scaricato la moto senza una ruota? Così, quando mi sono trovato davanti al direttore (un vero biker) ho tentato un coup de teatre: ho estratto due berretti portati dall'Italia, uno BMW Motorrad Corse e uno Ducati Corse, un piccolo regalo dall'Italia.
Ha gradito e mi ha accompagnato nel capannone, pregandomi di far pesare la moto. 232 kg rilevati: mi sono detto che avevo sprecato i cappellini.
Rapido esame delle possibilità: via la poca benzina rimasta, via gli attrezzi di bordo, via le bombolette, il parabrezza e un paio di cose smontabili, meno 20 kg. Via i supporti delle borse e il paracolpi: meno 10 kg. Anche levando la ruota posteriore c'erano sempre 20 kg di troppo. Invece, il direttore ci comunica che la moto sarà stata caricata in parte al mio seguito e in parte a quello di Anna: perché la cosa sia perfetta occorrerà pagare due biglietti per il carico e ci dovranno essere due colli, ossia la moto e il mio casco. Raramente ho visto risolvere un problema con maggiore eleganza.

Passiamo le due ore successive a compilare documenti, poi ci diamo alla pazza gioia per due giorni in attesa che parta il nostro treno: Mosca-Vladivostok, partenza dalla stazione Yaroslavskij alle 21.25 del 13 giugno; arrivo previsto a Irkutsk alle ore 1.15 (ora di Mosca) del 17 giugno.
Arriviamo alla stazione con troppo anticipo; vediamo sul tabellone che al nostro convoglio è stato assegnato il binario: il treno è bello, anche se la sistemazione in cuccette da 4 è piuttosto scomoda. Una delle cuccette è occupata dal più grosso olandese che io abbia mai visto: due metri per 150 kg (meno di 165: c'è il limite di peso anche per le moto!), la persona più ingombrante e più gentile del mondo.
Ad ogni fermata mi vado a sgranchire le gambe davanti al vagone, merci ma solo a Novossibirsk riesco a vedere la moto che viaggia con noi: non la vedo tutta, ma la targa è la sua!

Il resto del viaggio (5000 km in quasi 80 ore) è più tranquillo: dovrò solo essere svelto all'arrivo per esaurire le pratiche per il suo sbarco, facendo tutto in meno di 26 minuti.
Beh, se vi scrivo vuol dire che tutto è andato per il verso giusto, salvo il treno di Continental TKC 80 che ci dovevano raggiungere ad Irkutsk e che non sono arrivate per problemi doganali russi: arriveranno a Ulan Baatar, località che pero dovremo raggiungere con dei pneumatici da strada. Vediamo un po' come me la caverò.
Alla prossima settimana. Nel frattempo visitate www.cesviamo.org e scommettete su di noi.

Anna e Fabio.
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