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Isola di traffico: che cos'è e cosa è vietato fare

Fabio Fagnani il 16/12/2020 in Scuola Guida
Isola di traffico: che cos'è e cosa è vietato fare
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Spesso ci passiamo a fianco oppure, maldestramente, senza nemmeno accorgercene eppure è molto importante nella guida

Oltre alla carreggiata, la corsia, la banchina, il marciapiede e le strisce pedonali, la strada ha un altro elemento molto importantante ma spesso bistrattato sia dai conducenti sia da chi studia per l'esame della patente: l'isola di traffico. Detta così, probabilmente non vi dice molto, ma chissà quante volte, giorno dopo giorno, vi siete ritrovati a fianco, nelle vicinanze o sopra un isola di traffico senza nemmeno rendervene conto. 
 

COME RICONOSCERLA E A COSA SERVE?

Come abbiamo detto qui sopra, l'isola di traffico è un elemento della carreggiata e quindi della strada. È possibile riconoscerla grazie a una particolare grafica del manto stradale, infatti l'isola di traffico viene segnalata tramite una zebratura di colore bianco e delimitata da strisce bianche continue che fungono da raccordo.

L'isola di traffico è molto importante nella guida quotidiana perché permette e facilita l'incanalamento dei veicoli, comprese moto e scooter, verso varie direzioni, ognuno dei conducenti poi sceglierà la sua una volta passato sull'isola di traffico. Solitamente, il più delle volte, l'isola di traffico viene dipinta sul manto stradale, altre volte, più di rado, è in rilievo, leggermente rialzata. In questo caso, se rialzata, viene sempre preceduta da zebrature di colore bianco e su di essa è vietato sia marciare che sostare.

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