Regole per Viaggiare

Viaggiare in moto in Spagna: guida completa

Redazione
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Mettersi in viaggio verso la Spagna in sella a una moto significa attraversare paesaggi molto diversi tra loro, dalle coste mediterranee ai passi dei Pirenei, ma anche entrare in un sistema normativo con regole precise e, in alcuni casi, diverse da quelle italiane. Per affrontare il tragitto in piena regola è indispensabile conoscere cosa prevede il Codice della Strada spagnolo, quali dotazioni bisogna avere a bordo, come comportarsi nei centri urbani soggetti a restrizioni ambientali e cosa cambia per chi trasporta passeggeri, soprattutto se si tratta di minori. In questa guida analizziamo le principali indicazioni pratiche per viaggiare in moto in Spagna in modo consapevole.

Immagine genrata con AI
Le autorità spagnole hanno introdotto negli ultimi anni una serie di obblighi specifici per i motociclisti, in particolare in merito all’equipaggiamento tecnico e alle modalità di trasporto dei passeggeri. In alcune zone urbane, inoltre, sono attive limitazioni ambientali che coinvolgono anche le moto, e il sistema sanzionatorio prevede interventi rapidi, con possibilità di pagamento immediato delle multe anche per i conducenti stranieri. Prima di partire, è quindi utile raccogliere tutte le informazioni necessarie, tenendo conto delle differenze rispetto al sistema italiano, e impostare il viaggio con ordine.

Documenti e requisiti: cosa portare con sé

Chi intende viaggiare in moto in Spagna con un mezzo proprio o noleggiato deve partire da un punto fermo: la regolarità dei documenti. La patente italiana è valida su tutto il territorio spagnolo, senza necessità di conversioni o permessi internazionali. Tuttavia, è importante che la categoria riportata sul documento corrisponda esattamente alla cilindrata o alla tipologia del veicolo utilizzato. In caso di controlli, le forze dell’ordine verificano anche la congruità tra conducente e mezzo, quindi è utile avere con sé una copia del contratto assicurativo e il libretto di circolazione. Nel caso in cui si opti per un veicolo preso in affitto, vale la pena chiarire subito cosa serve per noleggiare uno scooter in Spagna: in genere, le agenzie richiedono una patente in corso di validità da almeno due anni, una carta di credito intestata al conducente e, in alcuni casi, un’età minima di 21 o 23 anni. Alcuni modelli a cilindrata più alta sono concessi solo a chi ha almeno 25 anni e comprovata esperienza di guida. È consigliabile leggere in anticipo le condizioni contrattuali, poiché le clausole variano anche da una città all’altra. Chi viaggia con il proprio mezzo deve portare con sé la Carta Verde (o certificato internazionale di assicurazione), che, sebbene non più richiesta formalmente nei Paesi UE, può facilitare la gestione di incidenti o fermi amministrativi in caso di contestazioni. L’assicurazione deve essere valida e attiva su tutto il territorio europeo.

Limiti di velocità in Ungheria e principali sanzioni

Le regole di guida in Spagna prevedono limiti di velocità articolati secondo la tipologia di strada e le caratteristiche del mezzo. Per chi viaggia in moto, i valori da tenere presenti sono molto chiari: 120 km/h sulle autostrade, 90 km/h sulle strade extraurbane secondarie e 30 km/h nelle aree urbane. Nelle zone residenziali e nei tratti con forte presenza pedonale, la velocità può scendere fino a 20 km/h, in particolare laddove la carreggiata è condivisa tra diversi utenti della strada. Il sistema di controllo è diffuso e integrato da tecnologie mobili. In Spagna arrivano i controlli con agenti in borghese in moto, soprattutto lungo le statali e nei punti di accesso alle grandi città. Si tratta di pattuglie che operano senza segnalazioni preventive, con l’obiettivo di identificare comportamenti scorretti: sorpassi irregolari, uso scorretto della corsia, inosservanza delle distanze di sicurezza. Anche il superamento del limite di velocità di pochi chilometri può generare un verbale, poiché i margini di tolleranza sono inferiori a quelli italiani. È utile sapere che le sanzioni, in caso di infrazione, sono proporzionate ma immediate. Gli agenti possono chiedere il pagamento sul posto, anche a conducenti stranieri, tramite POS portatile. La presenza di tutor, autovelox fissi e radar nascosti rende importante mantenere un’andatura regolare e coerente con i limiti segnalati.

Equipaggiamento obbligatorio per motociclisti in Spagna: cosa serve davvero?

In Spagna, l’equipaggiamento obbligatorio per i motociclisti è stato rafforzato per aumentare la sicurezza su strada. Dal 1° gennaio 2022, è obbligatorio indossare guanti omologati durante la guida di motocicli, una misura che allinea la Spagna ad altri paesi europei come la Francia. Inoltre, è previsto l’obbligo di utilizzare caschi integrali o modulari, mentre i caschi aperti (jet) non sono più considerati conformi alle normative.​ Sebbene l’uso dell’airbag non sia ancora obbligatorio, le autorità spagnole ne raccomandano fortemente l'adozione, soprattutto per i motociclisti che percorrono lunghe distanze o utilizzano moto di grossa cilindrata. Per quanto riguarda la dotazione obbligatoria per circolare all’estero in moto, è consigliabile avere a bordo un kit di pronto soccorso conforme alla normativa DIN 13167, un giubbotto riflettente da indossare in caso di emergenza e luci anabbaglianti sempre accese, anche durante il giorno.

Zone a traffico limitato

Le principali città spagnole, come Barcellona e Madrid, hanno introdotto zone a basse emissioni (ZBE) per ridurre l’inquinamento atmosferico. Queste aree sono soggette a restrizioni di accesso per i veicoli più inquinanti, comprese alcune categorie di motocicli. A Barcellona, ad esempio, la ZBE è attiva nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 20:00, e l’accesso è consentito solo ai veicoli registrati e conformi agli standard ambientali. Per evitare sanzioni, è fondamentale verificare in anticipo le restrizioni specifiche delle città che si intendono visitare e, se necessario, registrare il proprio veicolo presso le autorità locali.

Autostrade e pedaggi

In Spagna, le autostrade possono essere a pagamento o gratuite, a seconda della gestione pubblica o privata. Le tariffe per le moto sono generalmente inferiori rispetto a quelle per le automobili, ma variano in base alla tratta percorsa. Ad esempio, il costo medio per 100 km in moto si aggira intorno ai 10 euro. È possibile pagare i pedaggi in contanti o con carta di credito presso i caselli autostradali. In alcune regioni, come le Canarie e le Baleari, tutte le strade sono gratuite. Prima di intraprendere un viaggio, è consigliabile consultare le mappe dei pedaggi per pianificare al meglio il percorso e prevedere eventuali costi aggiuntivi.​

Limiti alcolemici in Spagna

La normativa spagnola stabilisce un limite massimo di tasso alcolemico nel sangue di 0,5 g/l per i conducenti esperti e di 0,3 g/l per i neopatentati (con meno di due anni di esperienza). Le forze dell’ordine effettuano controlli regolari, soprattutto nei fine settimana e durante le festività, per garantire il rispetto delle norme. È quindi fondamentale evitare il consumo di alcolici prima di mettersi alla guida, per garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.​
Le sanzioni per chi supera questi limiti, come già accennato in precedenza, sono particolarmente severe.

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Numeri di Emergenza in Spagna

In caso di emergenza, è importante avere a disposizione i numeri di assistenza:

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