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Tutto sull'olio motore: uso, manutenzione, ogni quanto va cambiato

Stefano Gaeta il 22/04/2022 in Manutenzione
Tutto sull'olio motore: uso, manutenzione, ogni quanto va cambiato
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La guida completa a uno dei componenti più importanti per il buon funzionamento del motore

Rimanere a piedi con la nostra moto per aver finito la benzina è di gran lunga meno grave che trovarci fermi a causa dell’esaurimento dell’olio motore. In quest'ultimo caso, infatti, avremo quasi sicuramente provocato dei danni anche importanti al motore.

L’olio motore è infatti una delle componenti della nostra moto alla quale prestare la massima attenzione effettuando controlli sistematici e rigorosi. Ha la funzione di preservare gli organi interni del motore con il suo potere lubrificante, di raffreddarlo e di eliminare i residui della combustione.

Nei moderni motori a quattro tempi l’olio motore lubrifica gli organi interni come l’albero motore, le bielle, i pistoni , il cambio o più in generale tutte le parti in movimento, con l’obiettivo principale di ridurre i cosiddetti “attriti nocivi”. Attriti che però rimangono, nonostante il film che il nostro olio interpone tra le componenti in movimento, e che inevitabilmente concorrono all’innalzamento della temperatura nelle zone di scorrimento o contatto. Ecco perché l’olio adempie anche alla funzione di dissipazione del calore nocivo. Non ultima ne meno importante è poi la funzione che l’olio ha di proteggere le parti metalliche da agenti chimici e fisici che potrebbero compromettere la durata del motore.

 

MEGLIO NON BADARE A SPESE

E’ quindi chiaro quanto la presenza dell’olio nel nostro motore si possa definire “vitale” per lo stesso. Tutte le indicazioni su come gestire e quale lubrificante utilizzare per la nostra moto possiamo trovarle nel libretto di uso e manutenzione dove vengono indicate, ad esempio, le caratteristiche di viscosità dell’olio che dovremo scegliere.

Vi consigliamo di attenervi scrupolosamente alle indicazioni della casa produttrice della moto che spesso segnala anche una marca specifica. Indicazione, in questo caso, frequentemente legata però anche ad accordi commerciali.

Di certo c’è che la qualità dell’olio riveste un’importanza fondamentale. Come spesso si dice “chi più spende meno spende”. Vale perciò la pena di affidarsi sempre ad oli di marche riconosciute anche a fronte di qualche euro di costo in più al chilo. Ad una qualità più alta corrispondono spesso anche maggiori proprietà adesive dell’olio che rimane così più efficacemente “incollato” alle parti meccaniche lasciandole ben lubrificate anche quando andremo a riaccendere il nostro motore dopo una sosta mediamente prolungata.

Accensione che si rivela essere sempre uno dei momento più critici per l’usura del propulsore insieme ai primissimi minuti di utilizzo. Ecco perché è buona norma pazientare un po' prima di chiedere le massime prestazioni al nostro motore e permettere all’olio di raggiungere la temperatura ottimale di utilizzo che generalmente si attesta tra i 90 e i 100 gradi.

 

COME PRENDERSI CURA DELL'OLIO MOTORE

Tanto per cominciare, dobbiamo preoccuparci che la quantità presente sia corretta. Controllare periodicamente il livello del lubrificante è una regola che va rispettata in maniera scrupolosa. Più elevato è il chilometraggio del nostro motore più alta deve diventare la frequenza del controllo dell’olio. Molti motori sono dotati di oblò trasparente per l’analisi del livello. E’ però consigliabile utilizzare l’astina per il controllo che da sempre il valore più preciso.

Il controllo va effettuato a motore freddo, meglio ancora se dopo un certo numero di ore dallo spegnimento. Questo perché, così facendo, permetteremo all’olio di lasciare tutti i condotti interni del motore per depositarsi nella coppa consentendoci di verificarne la reale quantità presente. Controllo che va effettuato con la moto dritta e non sul cavalletto, nemmeno quello centrale nel caso sia presente.

Nel caso fosse necessario effettuare un rabbocco si deve sempre ricorrere allo stesso olio utilizzato per riempire la coppa in precedenza. Occorre fare molta attenzione nella fase del rabbocco. E’ consigliabile rimanere sempre qualche millimetro sotto la tacca del massimo in quanto l’olio, ad alta temperatura, aumenterà di volume e lasciarne qualche grammo in meno eviterà spiacevoli e pericolose fuoriuscite.

Attenendosi poi sempre scrupolosamente alle indicazioni della casa costruttrice rispetto agli intervalli per la sostituzione del lubrificante, una volta raggiunto il chilometraggio che la prevede, dobbiamo utilizzare l’olio indicato dal libretto di uso e manutenzione e contestualmente provvedere anche alla sostituzione del filtro. A meno che di utilizzi particolarmente gravosi, non sarà necessario sostituire l’olio ad intervalli inferiori rispetto a quelli indicati dalla casa costruttrice della nostra moto.

Con pochi e regolari controlli al lubrificante della nostra moto ne prolungheremo la vita, ne manterremo le sue prestazioni sempre allo stesso livello e scongiureremo pericolosi e costosi danni.

 

Si ringrazia Eugenio Maggioni di MotoMaggioni Milano per la consulenza tecnica

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