Quando si parla di caschi e visiere, la prima cosa che viene in mente è il sistema Pinlock, ossia l’unico metodo conosciuto ed efficace per evitare di far appannare la visiera del casco (fatta eccezione per le visiere mist retardant). Specialmente nei mesi invernali lo sbalzo termico tra interno ed esterno del casco, cui contribuisce la respirazione del motociclista, rendono la visiera tradizionale inutilizzabile.

UN NOME, UN’AZIENDA

Eppure Pinlock è il nome dell’azienda che produce il fortunato sistema, e che gli ha dato il nome (un po’come la chiave a brugola ha preso il nome dal fondatore delle omonime officine meccaniche; ndr). Fondata in Olanda nel 1995, si è rapidamente affermata come leader di questo settore di mercato, diventando fornitore delle lenti che portano il suo nome per la quasi totalità dei costruttori.

COME FUNZIONA

Il Pinlock è una lente speciale che si applica all’interno della visiera del casco. Va incastrata nei due perni ai lati della visiera stessa e crea l’effetto “camera d’aria” grazie alle bordature esterne in silicone, a contatto con la visiera. Grazie alla tecnologia idrofila della sua superficie, l’umidità viene neutralizzata dalla visiera Pinlock, in modo tale che la superficie della lente resti asciutta. A tutto beneficio del comfort del motociclista. E dei piloti della MotoGP, che ne fanno un uso sempre più massiccio in gara.

A seconda dei livelli di performance richiesti, esistono in commercio tre differenti tipologie di visiere Pinlock (la 30, la 70 e la 120) con livelli crescenti di capacità assorbenti.