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Fight club

30/07/2012

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Ciclisticamente le due Aprilia sono identiche e raffinatissime: forcella da 43 mm con trattamento TiN sulle canne e mono regolabile anche nell’interasse per variare l’altezza del retrotreno. Il tutto marcato Öhlins

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In evidenza il mono con la doppia ghiera per la regolazione del precarico e il pomello per il freno in compressione.

Il mono offre anche la regolazione del freno in estensione (pomello nero) e il doppio dado per registrare l’interasse.

Una chiave a brugola è sufficiente per regolare il freno in estensione; in azzurro il registro del precarico che consente (come nel caso del mono) di variare lo Static Sag e il Sag Rider, parametri importanti nell’assetto di una moto.

Nell’immagine la regolazione del freno in compressione. Per verificare l’escursione della forcella e quindi il margine rispetto al «fondo corsa» è consigliabile fissare una fascetta sulla canna; nella guida questa verrà «fatta scendere» dal fodero.

L’ammortizzatore di sterzo è regolabile mediante un’apposita rotellina ed ha la funzione di smorzare le reazioni più violente dell’avantreno. In pista, come accade per le sospensioni, il freno idraulico andrà «frenato» maggiormente.

In staccata, la taratura della forcella e il bilanciamento globale giocano un ruolo fondamentale, soprattutto se l’impianto frenante si serve di una specialistica pompa radiale (foto) e di aggressive pinze racing come quelle montate dalle Aprilia.

La Tuono «spinge» la RSV; nello stretto, il manubrio largo aiuta. La carenata si rifà nel veloce grazie all’avantreno più caricato e all’aerodinamica più efficiente

Qualsiasi modifica ad un singolo componente della ciclistica si riflette su tutto il veicolo: alzando o abbassando il retrotreno, per esempio, (precaricando o variando la lunghezza del mono) si va a incidere sull’avancorsa, sull’interasse e sulla posizione del baricentro; la stessa cosa accade anche se si fa scorrere la forcella all’interno delle piastre o se si ritocca il precarico. Proprio l’avancorsa (che dipende dall’inclinazione del cannotto di sterzo e dall’avanzamento delle piastre della forcella) e l’interasse sono valori fondamentali nel comportamento dinamico di una moto: quanto sono maggiori tanto più elevata sarà la stabilità e minore la reattività in ingresso di curva e nei cambi di direzione.

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Testa a testa all'ultimo decimo tra le due bicilindriche venete per scoprire, tempi alla mano, le differenze tra un assetto standard e uno per la pista, tra una racing senza compromessi e una aggressiva naked

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