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Moto & Scooter

Honda NS 400 R: un sogno a due tempi

Redazione
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Prima delle superbike-replica, c'erano loro: derivate dai prototipi due tempi del Motomondiale, Suzuki RG 500 Gamma, Yamaha RD 500 e Honda NS 400 R rappresentavano una scelta obbligata per respirare a pieni polmoni l'aria dei GP
Honda nel 1985 presenta la sua NS 400 R, riproduzione della tre cilindri a V (anche nelle grafiche rosso-bianco-blu) che correva nella Classe 500 del Motomondiale e che con "Fast" Freddie Spencer aveva vinto il titolo nel 1983.
Nel 1986 arriva la Rothmans Replica, con grafiche che riproducono fedelmente i nuovi colori della moto da gara, come quella di questo servizio. Oggi, con la quasi totale scomparsa dei propulsori 2T, questa moto, anche se non era potente e "mostruosa" come la Yamaha e la Suzuki, rimane nell'immaginario collettivo come una delle creazioni più vicine ai bolidi da Grand Prix mai costruite
Oggi che l'epoca dei motori 2T sportivi è finita, le emozioni che regala questa Honda NS 400 R sono differenti da quelle di un tempo
Rispetto alle sportive moderne, la NS 400 R oggi offre una posizione in sella comoda e poco caricata sull'anteriore
Sembra impossibile che 30 anni fa si riuscisse con queste moto a strisciare pedane e puntale della carenatura sull'asfalto. E invece...
Cupolino, ampio e avvolgente, e carenatura con "paramani" aerodinamici, nello stile di quelli usati sulle gp del tempo
Il motore sfrutta uno schema analogo, anche se con un cilindro verticale e due orizzontali (all'inverso sulla NS 500 da corsa), e con questa moto debutta su una sportiva Honda il telaio in alluminio
Elemento caratteristico della Honda NS400R è lo scarico triplo, con le sue grosse espansioni celate alla vista e tre silenziatori
Due tempi, tre cilindri, ciclistica raffinata e un design ripreso dalla moto Campione del mondo classe 500 nel 1983 con Freddie Spencer:
La Honda NS 400 R ha una posizione in sella comoda
Ingranata la prima, il motore spinge con regolarità ma senza strappare il manubrio dalle mani, almeno fino a 7.000 giri: a questo punto, l'apertura delle valvole di scarico ATAC (Automatic Torque Amplification Chamber) a controllo elettronico, che hanno la prerogativa di parzializzare i gas in uscita dei soli cilindri inferiori, è netta e il V3 cambia decisamente registro...
La lancetta del contagiri compie un balzo in avanti fino a quota 11.000 giri, con una "botta" di potenza tanto secca quanto coinvolgente...

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