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Livall PikaBoost 2, il kit elettrico pret-à-porter alla prova dei fatti
Il Livall PikaBoost 2 è un kit che promette di trasformare una bici tradizionale in una e-bike in pochi minuti. L'abbiamo provato nella versione con batteria da 220 Wh, e l'abbiamo montato su una mountain bike per scoprire il suo potenziale
L'idea di elettrificare la propria bicicletta non è nuova, ma ha spesso comportato una certa complessità nell’installazione; Livall, brand già noto per i suoi caschi smart, prova a cambiare le carte in tavola con il PikaBoost 2, non una e-bike, ma un kit "tutto-in-uno" che si aggancia al reggisella e, tramite un rullo, spinge direttamente sulla ruota posteriore. Si può utilizzare su bici senza sospensione posteriore e con cannotto reggisella in metallo (quello in carbonio non è compatibile). È una soluzione che promette una flessibilità senza precedenti: aiuto elettrico quando serve, bici tradizionale quando si vuole, senza modifiche permanenti. La promessa è forte e indirizzata a un pubblico preciso: pendolari che vogliono evitare l’auto e il traffico, ciclisti urbani in cerca di relax o avventurieri del weekend che necessitano di un aiuto sulle lunghe distanze. Ma come si traduce tutto questo nella realtà?
Livall Pikaboost 2
Unboxing e installazione: pronto in pochi minuti
Il Pikaboost 2 arriva a casa in una scatola non troppo grande e ben organizzata, con un libretto di istruzioni chiaro che permette di montarlo in poco tempo. Il motore prevede il posizionamento di un supporto sul cannotto reggisella, da stringere con quattro viti con testa Torx (il che rende più difficile il furto in caso lasciassimo la bici parcheggiata) per cui viene fornita l’apposita chiave; quest’ultima serve anche per serrare la vite che blocca il motore sul supporto. Quando il motore è ben allineato sopra la ruota posteriore della bicicletta, lo si può accendere, collegare all’app via Bluetooth e procedere con la calibrazione, che altro non è che un processo in cui il rullo gommato che trasmette il movimento viene spinto verso il basso per aderire al meglio al pneumatico.Si può poi montare il telecomando sul manubrio, operazione velocissima anche questa grazie a una sorta di elastico gommato; per quel che riguarda infine i magneti che permettono al sistema di rilevare la frenata (collegati al telecomando da montare al manubrio), richiedono un po’ di fantasia su alcune leve freno. Nel nostro caso, gli SRAM Guide T della Canyon Stoic 3 prevedono un movimento della leva freno rispetto al corpo che rende un po’ più difficile trovare un punto corretto in cui posizionare i magneti per far sì che si distanzino abbastanza da far rilevare al sistema che si sta frenando, per cui c’è voluto un po’ di lavoro per posizionarli al meglio.
Come è fatto: un cilindro compatto e denso di tecnologia
Il PikaBoost 2 si presenta come un singolo elemento cilindrico da circa 3 kg che integra motore, batteria ed elettronica. Il cuore del sistema è un motore da 250 W di potenza continua, con un picco di 500 W per i momenti di maggior sforzo; il contatto con la ruota è affidato a un rullo gommato con scolpitura a V, realizzato in materiali che garantiscono una durata tra 3.000 e 5.000 km. La batteria è un pacco estraibile da circa 1 kg (la versione da noi testata è la "Powerful Edition" da 220 Wh, altrimenti c’è quella con batteria da 158 Wh). Per la ricarica è possibile collegare il cavo direttamente al corpo del PikaBoost 2 o estrarre la batteria per caricarla a parte; quest’ultima funge anche da power bank per caricare i propri dispositivi, il tutto gestito da un BMS che protegge da sovratensioni e surriscaldamento, mantenendo l'80% della capacità anche dopo 1.000 cicli di ricarica. L'interfaccia principale è il piccolo telecomando da manubrio che permette di gestire le modalità di assistenza e altre funzioni del PikaBoost 2, coadiuvato dall’app dedicata; oltre ad usare il telecomando è infatti consigliato dalla stessa Livall di tenere lo smartphone sul manubrio per accedere alle differenti modalità di assistenza, ma soprattutto per utilizzare la schermata tipo “cruscotto digitale”. Il Pikaboost 2 può essere utilizzato in modalità Standby, ovvero senza alcuna assistenza, o in modalità Assist che fornisce un aiuto proporzionale alla pedalata; la spinta del rullo in Assist è inoltre ulteriormente “regolabile” in due sottolivelli di spinta, lo Standard e il Powerful. Per chi adora faticare c’è la modalità Workout che invece di aiutare, aggiunge resistenza alla pedalata, per allenarsi anche senza andare in salita, con il vantaggio in questo caso di immagazzinare energia nella batteria. Non è disponibile infine in Italia la modalità Cruise che fornisce assistenza anche senza pedalare, mantenendo la velocità raggiunta, perché non rispetta la normativa vigente in fatto di e-bike, che possono fornire assistenza al ciclista solo mentre sta pedalando. Sul fronte sicurezza è da sottolineare la presenza di numerose funzioni: Fall Detection, che spegne il motore se la bici si inclina oltre i 30°, Slip Detection, che interrompe l'assistenza in caso di slittamento della ruota e un sistema di E-Brake che stacca il motore quando si frena grazie al sensore da montare su una leva freno. Completa il quadro la luce posteriore a LED rossi che funge da luce di posizione, da indicatore di direzione nonché da stop grazie al suddetto sensore E-Brake.La prova: un buon compagno urbano, meno a suo agio off-road
Su asfalto, nei trasferimenti urbani, il PikaBoost 2 si dimostra un buon alleato: l’assistenza elettrica parte appena si superano i 5 km/h e, in modalità Assist, la spinta è percepibile anche se meno intensa rispetto a una e-bike tradizionale con motore centrale o con motore nel mozzo posteriore. Il Livall Pikaboost 2 alleggerisce lo sforzo permettendo di arrivare a destinazione con minor fatica, ma è una soluzione che richiede comunque maggiore impegno da parte di chi pedala. Le salite affrontabili sono quelle con pendenza non troppo elevata per continuare a ricevere un buon aiuto, ma se la pendenza aumenta è richiesto più sforzo con le proprie gambe. Anche per questo motivo non è particolarmente consigliato in fuoristrada dato che sono più frequenti salite magari brevi, ma spesso impegnative: è eventualmente utilizzabile se dobbiamo affrontare percorsi con un altimetria non eccessiva, nonché terreni compatti e asciutti dato che il rullo che trasferisce la spinta sul pneumatico ha chiaramente bisogno di un buon grip, cosa che il pneumatico troppo sporco non può garantire.Il peso aggiuntivo di circa 3 kg non è eccessivo, anche se posizionato in alto; può rendere meno pratico sollevare la bici, ma tutto sommato nella guida non si sente e non modifica più di tanto l’agilità e l’equilibro della bicicletta. L'autonomia, con la batteria da 220 Wh, dichiarata per un massimo di 70 km, è più realisticamente sui 50 km, comunque più che sufficienti per gli spostamenti urbani e, come per ogni tipologia di e-bike, sensibile a molti fattori, chiaramente minore se si affrontano più salite. Inoltre, quando smettiamo di pedalare, come in frenata o in discesa, Il Livall Pikaboost 2 è in grado di invertire il processo e, grazie al rullo, passa alla modalità rigenerativa, andando a immettere energia nella batteria. In sostanza il Livall PikaBoost 2 coniuga una grande facilità di montaggio senza modificare la bicicletta, un prezzo accessibile e prestazioni sufficienti per spostamenti cittadini senza troppe salite, ma è meno adatto per l’offroad. Si adatta a moltissime tipologie di biciclette, a patto di non avere la sospensione posteriore, ma comunque con un’ampia compatibilità con pneumatici di diametro compreso fra 14” e 29” e larghezza fino a 65 mm (2,6”, ovvero fra i più larghi pneumatici da mountain bike attualmente disponibili).
I modelli disponibili, tutti acquistabili direttamente sul sito Livall, sono la Essential Edition con batteria da 158 Wh a 389 euro e la Powerful Edition con batteria da 220 Wh a 419 euro. Per chi cerca maggiore versatilità e autonomia si possono acquistare il Powerful Edition Bundle con entrambe le batterie da 158 Wh e 220 Wh a 519 euro e per finire la Enduro Bundle con due batterie da 220 Wh a 558 euro.