Cerchi a raggi o cerchi in lega: che cosa cambia e quali vanno meglio?

Elemento fondamentale della moto, le ruote hanno subito una grande evoluzione nel corso degli anni, passando da quelle a raggi all’utilizzo di leghe leggere. Tuttavia, in alcune applicazioni, i cerchi a raggi restano preferibili rispetto ai cerchi in lega, perché…

Dagli albori del mondo motociclistico fino agli Anni 70 il tipo di ruota più diffuso era senza dubbio quello a raggi, presente sull’intera produzione di moto da strada e fuoristrada. Poi, a cavallo tra gli Anni 70 e 80, la diffusione generalizzata delle leghe leggere – in particolare di alluminio – a scopi strutturali, unita al miglioramento dei processi produttivi, ha portato alla ribalta le ruote realizzate con questi materiali, anche se la ruota a raggi, a differenza che nelle auto, resta diffusissima in campo moto.

Raggi o lega? Differenze tecniche

I cerchi a raggi sono composti da un mozzo centrale collegato al canale esterno tramite numerosi raggi metallici, generalmente in acciaio, che realizzano una struttura flessibile ma resistente. Questa struttura mantiene una certa elasticità, visto che in ogni momento alcuni raggi lavorano in trazione, altri in compressione e altri ancora in flessione; il mozzo è più “appeso” che sostenuto. Tradizionalmente i cerchi di questo tipo montano pneumatici con camera d’aria, anche se ci sono moderne versioni tubeless con sistemi di tenuta speciali. I cerchi in lega sono tipicamente costruiti in un unico pezzo di lega di alluminio o magnesio, prodotto tramite pressofusione (più economica) o forgiatura (più costosa ma che consente di ottenere componenti più leggeri e resistenti). Rispetto ai cerchi a raggi sono tendenzialmente più leggeri - sia per la conformazione che per l'uso di leghe leggere al posto dell'acciaio - ma soprattutto molto rigidi, il che permette loro di poter sostenere sforzi maggiori senza deformarsi. Sono di norma progettati per pneumatici tubeless, con vantaggi in termini di facilità di manutenzione e sicurezza. In questa categoria possiamo far rientrare anche i cerchi in carbonio, realizzati con strati di tessuto e resine ma comunque “monolitici”; i cerchi "composti" come usa a volte MV Agusta hanno invece un comportamento intermedio tra lega e raggi.

Raggi o lega: quando e perché si usano

Cerchi a raggi: La loro flessibilità permette di sopportare meglio gli impatti e le sollecitazioni tipici del fuoristrada, senza danneggiarsi. Inoltre, se un raggio si rompe, si può sostituire singolarmente senza cambiare tutto il cerchio. Sono fondamentali per enduro, motocross e viaggi avventura. Questa caratteristica determina viceversa una minor precisione alle alte velocità su asfalto, e richiede una manutenzione regolare per il centraggio e il tensionamento dei raggi. Oltre che per le motivazioni tecniche in off-road, i cerchi a raggi spesso sono usati nei modelli dal design rétro, in quanto appunto richiamano stilisticamente le moto classiche e vintage, e sono diventati tipici dei modelli scrambler e “modern classic”. Cerchi in lega: Sono più adatti a moto da strada e sportive, dove la loro rigidità garantisce un’ottima risposta e stabilità alle alte velocità e in curva. Sono meno indicati per l’off-road, poiché un colpo violento può piegarli o romperli definitivamente, richiedendo di solito la sostituzione completa. Inoltre il minor peso rispetto ai cerchi raggi riduce l’inerzia delle masse non sospese, migliorando accelerazione, maneggevolezza e in generale il comportamento dinamico. In generale inoltre costano meno dei cerchi a raggi, il che li rende la scelta più frequente sui veicoli entry-level.

Raggi e lega: durata e manutenzione

Come accennato in precedenza, la manutenzione è una delle caratteristiche che maggiormente li differenzia. I cerchi in lega non richiedono manutenzione, sono meno soggetti a corrosione e più facili da pulire; tuttavia normalmente non sono riparabili, mentre quelli a raggi sì. Purtroppo effettuare interventi di manutenzione straordinaria su un cerchio in lega è raramente possibile e spesso molto costoso, e spesso se il problema è serio bisogna optare per la sostituzione integrale. Per il cerchio a raggi, tuttavia è fondamentale mantenere il corretto tensionamento di tutti i raggi; in caso contrario il cerchio potrebbe risultare storto, facendo lavorare male lo pneumatico e compromettendo la dinamica di guida, o comunque lavorare in modo disomogeneo. Va comunque detto che con un minimo di pratica, il controllo del tensionamento dei raggi è alla portata della maggioranza delle persone con una semplice chiave; mentre la sostituzione di un raggio richiede di solito una certa competenza.