Con la nuova 675SR-R, CFMOTO firma la sua interpretazione più matura della sportiva di media cilindrata: efficace in pista ma sfruttabile tranquillamente anche su strada.
Dalla matita di Modena alle curve reali
Per disegnare la sua prima sportiva ad alte prestazioni, CFMOTO ha scelto di partire da un’idea chiara: fondere l’esperienza meccanica maturata sul campo con l’eccellenza stilistica e progettuale europea. È così che il progetto 675SR-R è passato anche dal cuore della Motor Valley, affidandosi al reparto R&D italiano di Modena 40 per dare forma e sostanza a una moto che punta a distinguersi in un segmento oggi più competitivo che mai. Il design della 675SR-R è infatti uno degli elementi che più colpiscono fin dal primo sguardo: forme tese, aerodinamica studiata e un frontale tagliente. I fari LED sdoppiati rafforzano il carattere aggressivo, mentre la carenatura scolpita racconta già in sé la vocazione dinamica della moto, riducendo la resistenza all’avanzamento e migliorando la stabilità alle alte velocità. Il codino corto e rialzato, unito allo scarico basso che centralizza le masse, chiude una linea sportiva e compatta che promette più di quanto lascia intendere a motore spento.

Il cuore a tre cilindri: carattere e progressione
Dietro l’estetica ben riuscita si nasconde un cuore meccanico altrettanto interessante. Il tre cilindri da 674 cc, con distribuzione DOHC e raffreddamento a liquido, rappresenta una scelta tecnica che guarda al piacere di guida più che al solo dato numerico. E infatti non sono i 220 km/h di velocità massima o gli 89,8 CV a 11.000 giri a definire questa unità, quanto la sua erogazione piena e lineare: ben 68 Nm di coppia, disponibili già a 8.250 giri, con una risposta progressiva e corposa fin dai medi regimi. È proprio qui che il tre cilindri esprime tutta la sua personalità, con un sound caratteristico e una prontezza che la rende appagante tanto nella guida sportiva quanto nell’uso quotidiano.
Il cambio a sei rapporti, con quickshifter in salita di serie, e la frizione antisaltellamento completano il quadro, offrendo una gestione fluida e precisa anche in staccata, dove la 675SR-R non teme confronti.

Ciclistica da vera sportiva
Una sportiva che si rispetti non può poi prescindere da una ciclistica all’altezza. E qui la 675SR-R sorprende ancora una volta per le soluzioni adottate: telaio tubolare in acciaio, studiato per bilanciare rigidità e flessibilità, abbinato a un forcellone in alluminio curvo ispirato al mondo racing. Le sospensioni KYB, con forcella a steli rovesciati da 41 mm completamente regolabile e mono posteriore regolabile in precarico ed estensione, permettono di cucirsi addosso l’assetto ideale, sia per la guida stradale sia per la pista.
Il comparto frenante è firmato J. Juan, con pinze radiali a quattro pistoncini e dischi da 300 mm all’anteriore, mentre dietro lavora un disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. Il risultato è una frenata potente, modulabile e sempre ben bilanciata.
Le quote ciclistiche parlano chiaro: con 1.400 mm di interasse, 23,7° di inclinazione del cannotto e 93,2 mm di avancorsa, il comportamento dinamico è quello tipico di una sportiva affilata ma non nervosa, capace di offrire confidenza già dalle prime curve. Il peso a vuoto di 184 kg contribuisce a mantenere la moto agile e reattiva, senza mai risultare impegnativa.
Tecnologia che serve davvero
In un segmento dove a volte la tecnologia rischia di diventare fine a sé stessa, la 675SR-R adotta soluzioni concrete e ben calibrate. Il controllo di trazione, regolabile su due livelli o disattivabile, lascia libertà di personalizzazione secondo lo stile di guida. Il display TFT da 5” è completo, leggibile e connesso alla CFMOTO Ride App, che permette di gestire funzioni e aggiornamenti software OTA. Due prese USB, fanaleria full LED e un’ergonomia studiata per offrire il giusto compromesso tra sportività e comfort chiudono un pacchetto tecnologico ricco ma mai invadente.
Una sportiva per tutti i giorni
La grande forza della CFMOTO 675SR-R è quella di non essere una moto estrema riservata a pochi, ma piuttosto una sportiva accessibile e versatile. La posizione di guida, studiata per essere efficace ma non stancante, consente di godersi la moto anche nel quotidiano, mentre la sella a 810 mm da terra e il serbatoio ben sagomato permettono un ottimo controllo in ogni situazione.
In pista, la moto sa cambiare volto, regalando quella precisione e quella prontezza che chi ama guidare tra i cordoli cerca in una media sportiva, mentre su strada mantiene un equilibrio che la rende sfruttabile e divertente, perfetta per chi vuole una moto capace di accompagnarlo in ogni uscita, dal commuting ai weekend tra curve.