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SBK: Sykes chiude al comando

il 28/11/2013 in Sbk

Nei test di Jerez il campione del mondo ha migliorato ancora il suo tempo, fermando il cronometro a 1'39.6. Sempre al lavoro Melandri per adattarsi all'Aprilia. Ottimismo nel team Ducati ed MV Agusta Reparto Corse

SBK: Sykes chiude al comando
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Tom Sykes ha lasciato la pista di Jerez con un bel sorriso. Nelle tre giornate di test sul tracciato andaluso il campione del mondo è stato sempre il più veloce. Seppure fosse impegnato nel portare avanti lo sviluppo della Kawasaki Ninja Tom Sykes in vista della stagione 2014, l'inglese si è preso la soddisfazione di girare sempre molto più forte degli altri piloti in pista. L'unico in grado di tenere il suo passo è stato il compagno Loris Baz che nella prossima stagione potrebbe diventare un avversario molto più temibile di quest'anno.
Il francese, montando una gomma da qualifica, ha fermato il cronometro a 1'39 .9, mentre Sykes è arrivato a girare in 1'39 .6. Il campione del mondo alla fine di questi test ha anche deciso che nella prossima stagione abbandonerà il suo 66 per sfoggiare il numero 1.
Il tracciato spagnolo ha visto all'opera insieme agli altri piloti della SBK anche Marco Melandri ed il collaudatore Alex Hofmann, impegnati nello sviluppo della RSV4.
I 237 giri percorsi da Marco nei tre giorni sono serviti ad aumentare il suo feeling con l'Aprilia, con prove sul setup e su differenti particolari tecnici prima dello stop invernale, che vieta i test dal 1 dicembre al 15 gennaio. Melandri ha lavorato molto, specialmente per cercare di adattare la RSV4 al suo stile di guida, senza cercare il miglior tempo ma puntando ad avere un buon passo e, soprattutto, rendere affiatato il pacchetto moto-pilota.
Con un best lap di 1'40.7 ed un ritmo costantemente prossimo all'1'41, sia Marco che il team si sono dichiarati soddisfatti degli ultimi test stagionali, come conferma Romano Albesiano, il nuovo responsabile di Aprilia Racing: "In questi tre giorni di prove è proseguito l'affiatamento di Marco con la RSV4 e con la squadra. Abbiamo testato diverse soluzioni di ciclistica, motore e strategie di controllo, individuando una linea di sviluppo abbastanza chiara. Il livello prestazionale in termini di passo gara è già molto soddisfacente, mentre dobbiamo lavorare sulla prestazione sul giro secco. Nella pausa invernale elaboreremo il materiale raccolto e prepareremo altre proposte per i piloti per la ripresa dei test di gennaio".

Lo stesso Melandri, nonostante il distacco dal campione del mondo Tom Sykes, ha commentato positivamente il test di Jerez: "Sono molto contento di questo test anche se non sono ancora soddisfatto al 100% di come guido la moto, dobbiamo lavorare specialmente nelle frenate prima dei tornantini. In questi tre giorni abbiamo capito cosa scartare per il futuro ed è cresciuta la mia intesa con la squadra, ora al completo. Siamo decisamente più veloci sul passo di gara di quanto possa lasciar intendere il tempo sul giro secco, ma sono certo che esplorando nuove strade a livello di assetto potremo migliorare ancora. A mente fredda farò il punto con i tecnici per sentire anche le loro opinioni e vedremo di preparare al meglio la stagione 2014".

Ha sorpreso tutti la prima uscita di Alex Lowes sulla Suzuki, l'inglese è stato più incisivo del vice campione del mondo Eugene Laverty e si è fatto notare anche David Salom che sulla Kawasaki EVO girando in  1'14.6 ha preso meno di due secondi dal campione del mondo. 

Positiva anche l'uscita dei due nuovi piloti Ducati, Davide Giugliano e Chaz Davies e anche l'esordio del neonato team MV Agusta Reparto Corse che prima si è dedicato alla messa a punto delle posizioni di guida dei piloti e alla prima mappatura base dei motori delle F4 1000 RR e della F3, per poi migliorare progressivamente nelle successive sessioni, tanto che alla fine Claudio Corti è stato molto soddisfatto del lavoro svolto. La Superbike varesina, anche se il motore è ancora in una fase preliminare di sviluppo e la ciclistica non è ancora quella definitiva, nelle mani di Corti ha girato in 1'42"9 sul finire delle prove.

"Non ho mai guidato una moto con un avantreno che mi desse simili sensazioni e anche il motore mi sembra davvero ottimo come base di partenza - ha dichiarato Claudio Corti - Non vedo l'ora di guidare la versione definitiva e completa della moto nei test di gennaio, ma penso proprio che potremo far bene sin dal primo anno".

Passando alle Honda il team Ten Kate deve lavorare ancora per rendere competitiva la CBR1000RR. "Dopo il test incoraggiante di Aragon, qui a Jerez abbiamo fatto molta fatica - ha commentato Jonathan Rea - E' difficile identificare una causa precisa ai nostri problemi, ma sento che il carattere del motore è un po' troppo aggressivo, e questo influisce non poco su una pista così guidata. Abbiamo qualche nuova strategia da implementare per il prossimo test di gennaio, che dovrebbe aiutarci. Ho compiuto più di 200 giri in tre giorni quindi ora posso godermi la pausa invernale. Spero che al rientro riusciremo a migliorare le performance della CBR su questo tracciato".

Gli fa eco il compagno Leon Haslam: "Se devo dirla tutta sono contento che il 2013 sia finito e non vedo l'ora di iniziare il prossimo anno nel migliore dei modi. Queste ultime tre giornate sono state dure, ma necessarie e, nonostante non siamo migliorati tanto quanto avremmo sperato, ora abbiamo un'idea più chiara sul da farsi. Sono fiducioso sul fatto che riusciremo a fare dei passi avanti, una volta che avremo a disposizione il nuovo materiale. Ora è tempo di rilassarsi per qualche settimana e concentrarsi sul recupero fisico, per poi tornare più forti che mai a gennaio".

Ha invece concluso i suoi primi test una caduta, in cui ha riportato la frattura della clavicola, Sam Lowes. Il campione del mondo della SS al suo esordio sulla Moto2 si è fatto subito operare e sarà di nuovo in moto all'inizio del 2014.

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