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Giovedì all'Estoril: protagonista la corsia…

di Marco Masetti il 28/04/2011 in Motogp

Nella conferenza stampa di rito si parla tanto di chirurgia e di recuperi fisici, meno di moto. Rossi e Stoner glissano sulle polemiche

Giovedì all'Estoril: protagonista la corsia…
I protagonisti della conferenza stampa in Portogallo
Estoril - Quasi tre quarti d'ora di interviste, ovvero il tempo di una gara di MotoGp per scoprire ben poco. Il rito delle interviste del giovedì è piacevole, ma forse andrebbe rivisto. Di sicuro c'è che gli occhi azzurri sono una caratteristica importante, visto che dei cinque protagonisti, solo uno non li ha, Pedrosa. Mentre gli altri, Rossi, Lorenzo, Stoner, Bautista hanno gli occhi chiari. Sarà un caso?
Voliamo basso e scopriamo che la chirurgia è sempre di moda: Pedrosa, reduce da una bella pulizia della clavicola, sta bene, ha qualche dolore e spera di farcela; Rossi ha sempre i doloretti alla spalla, mentre Bautista ci racconta come si viene ritenuti idonei alla partenza dalla direzione medica. "Non mi hanno fatto saltare e nemmeno correre i 100 metri, ma mi hanno fatto i movimenti che servono a guidare una moto. Riesco a farli senza dolore ma non so che resistenza avrò. In ogni caso riesco a guidare: qualche giorno fa ho guidato un supermotard e non vado male".
Dopo 41 giorni dal brutto incidente in prova in Qatar Alvaro è pronto a guidare la Suzuki, in bocca al lupo.
Parla di recuperi anche Capirossi: "Va meglio e mi sono impegnato moltissimo per recuperare". Ma Loris parla anche di meteo e di Ducati: "Egoisticamente dico che sarebbe meglio una gara bagnata perché abbiamo ancora qualche problema sull'asciutto. La Ducati fatica a curvare e il problema resta".
Fino a quando? Lo chiediamo a Valentino Rossi, stranamente impegnato tra passato (dieci podi e cinque vittorie su questa pista) e futuro (i test di lunedì). "Per la gara la moto sarà più o meno quella vista nelle due prime gare di stagione, forse ci sarà qualcosa di diverso a livello di elettronica. Lunedì proveremo invece qualcosa di più".
Gli obiettivi non cambiano: maggior guidabilità e fine della tendenza al sovrasterzo e maggior trattabilità del motore.
Più o meno l'opposto di quel che ha chiesto e ottenuto Jorge Lorenzo dalla Yamaha: "Non faremo rivoluzioni, ma la novità è un motore nuovo". Naturalmente più potente, per poter controllare meglio i rivali.
Si tenta anche di innescare una polemica tra Stoner e Rossi dopo i fatti di Jerez, ma i due, pur restando fermamente della propria idea, glissano abilmente.
Piuttosto domani verrà analizzata la posizione dei marshall dopo i fatti di Jerez. Verranno puniti per non aver aiutato Stoner a ripartire? La risposta è probabilmente in un ritaglio (che viene da un quotidiano "rosa") custodito nell'agenda di Franco Uncini, responsabile sicurezza e "inquisitore" per questo tipo di eventi. Si vede Stoner, spinto da sette commissari. Certo, gli stessi che avevano appena aiutato Rossi, ma il problema sono le moto che non ripartono. Rossi aveva tenuto la frizione tirata, Stoner no. Ma l'australiano annuncia che la Honda proverà anche la ripartenza dopo una caduta…
Insomma, una guerra nella quale in parecchi hanno problemi fisici (Rossi continua ad avere problemi a chiudere i gomiti), nella quale si pensa molto al futuro, soprattutto in casa Ducati. Ma nel quale il presente ha un nome, quello del favorito, Jorge Lorenzo.

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