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SBK: le potenzialità delle EVO sono da scoprire

di Walter Tortoroglio il 21/05/2014 in Sbk

Se Sykes, Laverty, Rea o Giugliano fossero alla guida di una EVO "ufficiale", secondo voi, si prenderebbero lo stesso distacco dalle SBK "piene" che oggi si beccano Camier, Salom & co.? Secondo me no… e alla vigilia della gara di Donington vi spiego perché

A pochi giorni dal quinto round del Mondiale SBK che si correrà a Donington domenica 25 maggio riflettevo sulla nuova formula del regolamento delle derivate. Come tutti sappiamo da quest'anno, la Dorna ha inserito nel regolamento SBK la categoria EVO. Per ora lo schieramento è diviso tra le moto in versione SBK piena e quelle che seguono già il regolamento EVO che, dall'anno prossimo interesserà tutti i partecipanti.
Ovviamente le EVO non sono al livello delle Superbike "piene", in quanto non hanno la possibilità di intervenire su motore ed elettronica nello stesso modo delle Superbike in formula piena, ma stiamo davvero vedendo il reale potenziale delle EVO? Io credo di no e vi spiego perché.
SBK: le potenzialità delle EVO sono da scoprire
Nel round di Imola, la miglior EVO è stata la BMW guidata da Leon Camier, giunto al traguardo circa 40 secondi più tardi del vincitore Jonathan Rea; vogliamo davvero pensare che 2 secondi al giro, su un tracciato come Imola siano il risultato della mancata preparazione del motore? I distacchi di categoria, sono comunque, fino ad ora sempre stati superiori ai 30 secondi, fatta salva la prestazione di Salom a Phillip Island in Gara 2, dove, nei 14 giri della gara, ha accumulato soltanto 15 secondi, ma la gara è stata fermata in anticipo e non ci è dato sapere cosa sarebbe successo in caso di gara "completa".
Insomma: credo che le EVO possano ottenere tempi sul giro decisamente più vicini a quelli delle SBK di quanto sia possibile vedere oggi, anche perché, pur essendo, gli attuali piloti EVO degli ottimi manici, probabilmente, i top rider potrebbero spremere ancora di più le loro moto.
D'altronde, se non fosse così, sarebbe come dire che tutti i piloti sono equamente veloci e che le differenze sono date soltanto dal livello di preparazione delle moto; teoria che francamente non mi sento di sostenere.
Sarà invece molto interessante vedere chi, tra le case attualmente impegnate nel Mondiale, sarà la più competitiva in un campionato in versione "full EVO".

Sarà forse la Kawasaki che sta dimostrando di avere già un'ottima base? Sarà forse la Ducati che in STK è decisamente competitiva? Sarà la BMW che ha dominato gli ultimi campionati della classe cadetta? Sarà l'Aprilia che in SBK è sempre stata al top?…E se invece la sorpresa del 2015 fosse la Bimota? Non molti ne parlano, ma io una birretta la voglio scommettere sulla BB3 (a patto che ottenga l'omologazione) che, nelle prima gare di quest'anno ha stupito, non soltanto il sottoscritto, per i risultati che riesce ad ottenere nonostante i pochi km percorsi finora.
Forse il fatto che non sia inserita nelle classifiche finali la fa passare un po' inosservata, ma, specialmente con Ayrton Badovini, sta tenendo quasi sempre la ruota delle migliori EVO (a volte anche sopravanzandole).
Che succederà con un anno di esperienza alle spalle, un inverno in più di preparazione e, magari, un top rider in sella?
Lasciamo lavorare il team Alstare e la Bimota e vediamo che succederà!

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