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Agosto d’epoca

il 07/08/2002 in Moto & Scooter

A Magione la pista a disposizione di dilettanti, collezionisti ed ex-piloti. Due giorni all’insegna della passione per le grandi moto del passato 

Agosto d’epoca
Roberto Gallina con la Yamaha 350

Lo dice il presidente Sesti: “Per la Federazione il settore Epoca è estremamente importante”. Certo che lo è, visto che riesce a unire semplici hobbisti e campioni del mondo, appassionati con una modesta 125 nazionale di serie che non di raro ha solo l’anno di nascita e moto rarissime dalla meccanica sopraffina.
A Magione (PG) sabato 3 e domenica 4 agosto era di scena una bellissima e nuova manifestazione promossa dalla FMI che è stata chiamata Agosto d’Epoca e che potrebbe essere la prima di una lunga e fortunata serie.




La formula è semplice: la pista è a disposizione dei tesserati con moto d’epoca per turni di prove libere, mentre chi è in possesso di moto iscritte al registro storico federale ha potuto correre una gara con la formula “gruppo 4”. Formula semplice: tutti i partecipanti di una classe sono partiti e ognuno ha girato con un tempo cronometrato. Nei sette giri successivi bisognava fare il tempo più vicino a quello “registrato”. E comunque, tutti in pista, assieme, a tirare marce e a far rivivere rombi d’epoca.


Tra i presenti, grandi del passato come Remo Venturi (di casa, il MC organizzatore era quello di Spoleto), Umberto Masetti, Gianni Perrone, Eugenio Lazzarini (in sella alla fida Piovaticci). Con loro altre 250 persone, a dimostrazione che la formula piace.
Con moto di vario tipo, tra tutte la Bianchi 500, ricostruita da Paolo Olivieri partendo da materiale originale avuto dal grande (e purtroppo scomparso recentemente) Lino Tonti. Il “gentleman rider” vicentino ha portato anche un’altra immacolata Bianchi, sempre bicilindrica, ma 350, praticamente quella usata da Venturi in gara.


Chiaramente la manifestazione era fatta per girare in pista, per divertirsi, per sfoggiare in azione i propri mezzi, ma volete mettere la gioia di farlo in compagnia di Gilera 4 e delle moto portate da Freddy Brower, l’organizzatore del mitico Assen Centennial che dall’Olanda ha fatto arrivare NSU Sportmax, varie Yamaha GP e soprattutto la spettacolare Yamaha 350 tre cilindri che vinse il mondiale con Katayama.
Esperienza promossa a pieni voti questa della FMI con l’obbligo di ripeterla e di allargare il calendario di queste manifestazioni. Tutti in pista, appassionatamente e poi a girare nel paddock a vedere, toccare, conoscere la rombante storia del motociclismo. Per saperne di più: www.federmoto.it.

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