Un segno, un guizzo e forse un presagio. E' quel 1:40.620 che assegna la Superpole di Jerez a Laverty, sfilandola dalla bocca famelica di Sykes. Per quanto? 48 millesimi. Un nulla. O meglio, il respiro di Eugene sul collo di Tom. Un brivido per l'inglese di Kawasaki, costretto a fare da secondo all'irlandese dell'Aprilia. Proprio quando fare secondo, ancora, non è il caso. Fantasmi si diceva, che girano nel casco di un Sykes che però non perde la calma, anzi si fa forte di quel +37 in vetta al mondiale. Quando mancano pochissime ore alle due manche decisive. Quelle fondamentali per esorcizzare il centro mancato nel 2012. Un testa a testa da non perdere, in cui latita il terzo incomodo. Colui che ha perso terreno nel finale di stagione, trovando un 5° posto opaco in questa ultima Superpole 2013. Opaco perché, se è vero che Guintoli si trova a soli +0.338 dal compagno di marca, è anche vero che tra lui e Tom s'infilano garibaldini Giugliano, 3° a 2 decimi, e Melandri 4° a +0.310. Due disturbatori, due ragazzi molesti più che mai, che hanno tutta l'intenzione di dare fastidio in gara. A tutti e contro tutti. Niente da perdere e tanto da fare, per mettersi in mostra, per chiudere un'annata che si appresta a cambiare velocemente pagina. Tra novità di colori, regolamenti, moto e opportunità.

Intanto, la seconda linea è chiusa dall'Aprilia di Elias, scivolato nel finale (+0.727). Dietro ci sono Camier, più staccato a +1.2 con la Suzuki, davanti a Fores (Ducati Panigale, +1.6) e Aitchison (Kawasaki, +1.9). Fuori dai giochi in SP2, Davies, Parkes e Lanzi. Mentre in SP1 sono usciti subito Badovini, Sandi e Fabrizio.

Per la gara  piloti, i big, dicono che le condizioni tra mattina e pomeriggio cambiano parecchio, e bisogna fare attenzione. Quindi c'è da aspettarsi due gare molto tirate, imprevedibili e senza esclusione di colpi. Dove una fuga tra i pretendenti al titolo non sembra attesa o facile...

Infine, a margine della giornata di qualifica, è arrivata l'ufficialità del ritiro dal mondo delle corse per Carlos Checa, Campione del Mondo 2011 con la Ducati. L'annuncio è stato dato dallo stesso Carlos, alla presenza di giornalisti, colleghi, sponsor e amici, invitati all'interno della hospitality del Team Ducati Alstare. Un incontro emozionante, che ha permesso al pilota spagnolo di salutare e ringraziare un mondo al quale è appartenuto e al quale ha dato un importante contributo. Ma visto che il nome di Checa è sinonimo di corse e si identifica con il marchio Ducati, tanta passione e dedizione, non potevano finire semplicemente con un saluto. Quindi proprio Ducati ha ufficializzato per Carlos un ruolo di ambasciatore e testimonial, che permetterà al catalano di continuare a collaborare con Borgo Panigale come "ducatista D.O.C.".