Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Sbk

Aragon: Sykes li fa verdi!

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 20/03/2012 in Sbk

La Kawasaki dell'inglese straccia il record con la gomma soft e, con Lascorz secondo a parimerito con Haslam, domina i due giorni di test in Spagna. Ok le BMW. L'Aprilia a 337 km/h…

Aragon: Sykes li fa verdi!
Chiudi
Aragon - Tre indizi fanno una prova! Non più illazioni o scoop del momento, il risultato sportivo raggiunto dalla Kawasaki nei due giorni di test conclusi al Motorland di Aragon, è di quelli pesanti che ti obbligano a rileggere completamente la stagione. Le ZX-10R durante l'inverno hanno macinato chilometri lontani da sguardi indiscreti, con un criterio dettato dall'indubbia preparazione di una squadra che si è fatta le ossa in tanti anni nel mondiale Supersport. Nelle prove svolte a Phillip Island prima del round d'esordio, il 4 cilindri aveva ruggito spaventando gli avversari: 1° indizio.
In gara le verdone hanno fatto vedere che Sykes non è quella mezza calzetta che molti credono e pur non avendo lottato per la vittoria è tornato dall'Australia con un eccellente bottino di punti ed un podio in gara 2, figlio di una prestazione di assoluto livello: 2° indizio.
Ad Aragon, dopo aver segnato ieri il miglior tempo, l'exploit a fine serata con la gomma soffice da qualifica: 1'57'2 che migliora in maniera consistente il giro veloce staccato da Marco Melandri la passata stagione: 3° indizio.
La Kawasaki non è più la scheggia impazzita di un campionato dominato da altri; la verdona fa sentire tutto il suo peso mettendo in soggezione la concorrenza, nessuno escluso. Sykes ora che riesce a guidare come sa, senza doversi preoccupare di una ciclistica spesso nervosa e disomogenea e di un motore potentissimo ma difficile da imbrigliare, torna ad aggredire le curve con staccate violentissime, sicuro della granitica solidità del nuovo telaio nipponico. Imola arriva nel momento clou, lì il pilota britannico si è sempre trovato a meraviglia (Superpole conquistata nel 2010) e potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per tutti. A conferma del brillante momento delle moto di Akashi, il secondo crono di Lascorz in 1'58'2, a parimerito con Haslam.
Le ZXR hanno strapazzato la concorrenza ma non si può dire che le rivali abbiano lasciato Aragon distrutte. L'Aprilia, con il motore evoluzione, ha staccato una punta di velocità massima da far impallidire (comodamente oltre i 330 km/h). Max Biaggi, che oltre ad essere un fuoriclasse è un maestro nel gestire le cose anche al di fuori delle gare, ha preferito portare avanti lo sviluppo della moto senza la ricerca forzata del tempo ad effetto. Il romano sa che sui tracciati veloci la sua RSV4 ha un asso nella manica potendo sfruttare questo jolly di grande importanza, ma sa anche che non è il solo che gioca a suo favore. Per aggredire i rettilinei bisogna uscire fortissimo dalle curve e questo, oltre ad una dote smisurata di talento, necessita anche di una elettronica evoluta su di una ciclistica perfetta. Il ricordo di Phillip Island è recente e non pensiamo sia difficile fare un pronostico.
Chi appare in difficoltà è invece Eugene Laverty. Il nord irlandese soffre di brutto con la mano fratturata in Australia, ciò nonostante ha girato molto anche se il suo tempo è lontano dai crono migliori. Imola è un tracciato che non concede respiro, e temiamo che non riusciremo a vedere il Laverty che conosciamo prima del GP d'Olanda ad Assen.
Concludiamo con la BMW. L'exploit Kawasaki non ha turbato più di tanto il team tedesco. Le modifiche alla ciclistica, in particolar modo il nuovo forcellone con i leveraggi modificati ed uno step in più di motore sembrano aver completamente soddisfatto entrambi i piloti che non hanno più lamentato il chattering in percorrenza di curva. La seconda prestazione assoluta è appannaggio di Leon Haslam come sempre un leone per grinta ed impegno, anche se a parimerito con Lascorz. Il figlio del mitico Ron non si è ancora ristabilito al 100% dalla terribile caduta in prova a Phillip Island, ma grazie alle modifiche sopra descritte ha risposto da par suo alla staffilata delle verdi concorrenti. Anche Marco Melandri, pur se leggermente indietro, non si è preoccupato più di tanto del cronometro, fiducioso che questo grosso passo in avanti verrà confermato anche a Imola. Il ravennate ha svolto un incredibile lavoro provando una quantità enorme di materiale ed ha lasciato la Spagna sereno e con qualche certezza in più.
Tati Mercado ha concluso questo primo impegno da pilota superbike chiudendo la corta classifica in sella alla Kawasaki del team Pedercini. Per l'argentino la strada è ancora lunga ma è giovanissimo e privo d'esperienza, avrà il tempo di rifarsi.
Dati cronometrici ufficiosi

1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 1'57"2;
2. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) 1'58"2;
2. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) 1'58"2;
4. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) 1'58"8;
5. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) 1'59"1;
6. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) 1'59"5;
7. Leandro Mercando (Kawasaki Team Pedercini) 2'00"9.
Aragon: Sykes li fa verdi!
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV