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SBK duello Aprilia-BMW a Portimao

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 01/12/2011 in Sbk

Haslam e Melandri e Badovini i più veloci con gomme da tempo, ma Laverty e Biaggi sono irraggiungibili con gomme da gara. Fino al 15 gennaio stop ai test

SBK duello Aprilia-BMW a Portimao
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La sfida tra Aprilia e BMW alla fine dei tre giorni di test a Portimao si è conclusa con un pareggio quanto mai sofferto e combattuto. La Casa tedesca si è portata in vantaggio nei primi due ma la quattro cilindri italiana ha saputo rispondere per le rime in quello conclusivo. Con gomme dure da gara l'exploit di Laverty ha dell'incredibile considerando il poco tempo avuto a disposizione per prendere confidenza con il mezzo.
Con 1'42'700 Eugene ha ritoccato in via ufficiosa il record del tracciato detenuto da Max Biaggi (gara-1 2010 con 1'42'774), una prestazione strepitosa che conferma l'eccellente stato di forma della V4 di Noale. Max comunque non ha subito passivamente l'attacco dello scomodissimo compagno di squadra, e il suo miglior tempo è stato più lento di un solo decimo. Il romano ha risposto dunque per le rime nel modo a lui più congeniale. Dopo aver lavorato a lungo per mettere a punto il mezzo, ha staccato la prestazione assoluta, una conferma che garantisce la stessa determinazione di sempre nella ricerca del sesto titolo iridato.
Dobbiamo dargliene atto. Biaggi per l'infortunio patito in Germania è rimasto fermo per lungo tempo e nell'ultima prova della stagione, corsa proprio su questo tracciato, ha accusato il fiato lungo per la mancanza di allenamento. È risalito in sella dopo un altro stop e si è trovato a gestire un problema quanto mai difficile in squadra quale l'addio di Giovanni Sandi, uomo di fiducia con il quale il penta campione del mondo ha di fatto scritto gran parte della propria carriera.
Un brutto colpo (comunque parato con l'arrivo del bravo Enrico Folegnani) che sommato alla riduzione del personale in seno al Team gli ha tolto una buona fetta di serenità. Per inciso, la decisione di Sandi di migrare in CRT alla corte di Giampiero Sacchi a seguire Danilo Petrucci pare sia stata conseguente al rifiuto da parte della Casa veneta di fornire un mezzo ufficiale al figlio Federico. Di sicuro il 2012 per Laverty, Biaggi e l'Aprilia, parte comunque con il piede giusto.
La BMW ha fatto un salto in avanti di grande spessore. La S1000 RR non è ancora in grado di combattere ad armi pari contro la concorrenza in configurazione gara (1'43'1 il tempo con gomme dure ottenuto dal terzetto d'eccellenza della casa dell'elica) ma con le soft da qualifica è strepitosa. Merito ancora una volta di Leon Haslam che ha stampato un 1'42'2 che ha lasciato di stucco tutti anche alla luce di quanto segnato poi da Melandri e Badovini, rispettivamente 1'42'4 e 1'42'5, anche loro formidabili con gli pneumatici morbidi.
Insomma, che ci sia data la possibilità di dirlo: noi italiani siamo riusciti per ora a far cambiare in meglio la situazione. Lo si è visto durante questa stagione grazie all'eccellente lavoro del Team BMW Motorrad Italia, ed è confermato ora anche dalla squadra ufficiale in cui Andrea Dosoli e Silvano Galbusera hanno portato un modo nuovo e più razionale di gestire le cose. Per la quattro cilindri di Monaco sarà la volta buona?
È mancato in questo quadro di generale soddisfazione Michel Fabrizio, che non ha ancora acquisito il feeling necessario con la propria moto. "Uragano Mich" è stato davanti a Seeley in assetto gara, mentre con le qualifiche non ha brillato rimediando oltre un secondo da Haslam. Conosciamo Michel da tantissimi anni e siamo sicuri che con i suoi ex tecnici (gli stessi che lo asistevano nel Team Ducati Xerox) saprà venire a capo dell'ingarbugliata situazione.
Bravo anche Chaz Davies. Il fresco iridato della SS non ha affatto demeritato e pur non avendo mai montato gomme morbide ha chiuso i test con 1'43'2, ad una manciata di decimi dagli ufficiali. Ultima nota di cronaca per il team Suzuki Crescent. Leon Camier si è parzialmente rifatto. Il talento inglese, all'esordio con la GSX-R, ha preferito gestire le cose con misura senza prendere rischi eccessivi. La moto sfrutta particolari tecnici Yoshimura e dovrebbe essere molto competitiva; quando anche Hopkins sarà pronto, potremo avere un quadro più veritiero del potenziale della Suzuki, anche se è indubbio che per loro ci sarà davvero da rimboccarsi le maniche.
Un'ultima considerazione finale. Contando che la Honda ha girato a Doha e che la Kawasaki ha fatto i test ad Aragon e Valencia, fa rumore l'assenza della moto campione del mondo. Delle 1198, che partiranno nel 2012 con un handicap regolamentare di 6 chili (171 kg contro i 165 del 2011), in pista si è vista solo quella del neonato team Ducati Roma, che la scorsa settimana ha girato un paio di giorni a Vallelunga con Niccolò Canepa. Motori spenti per il Team Althea e per il mega gruppo Effenbert Liberty Racing… Considerando lo stop obbligato imposto da domani sino a tutto il 15 gennaio, ci saranno ben poche possibilità per loro di effettuare test prima della partenza delle casse per il primo round iridato in programma in Australia a fine Febbraio. Un bel rischio che non farà di certo dormire sonni tranquilli ai piloti del bicilindrico più famoso nel mondo.
I tempi del terzo ed ultimo giorno (tra parentesi il tempo staccato con gomma da qualifica):

1.Eugene Laverty (Aprilia) 1'42"7
2. Max Biaggi (Aprilia) 1'42"8
3. Ayrton Badovini (Bmw) 1'43"1 (1'42"5)
4. Leon Haslam (Bmw) 1'43"1 (1'42"2)
5. Marco Melandri (Bmw) 1'43"1 ('142"4)
6. Chaz Davies (Aprilia) 1'43"2
7. Leon Camier (Suzuki) 1'43"8
8. Michel Fabrizio (Bmw) 1'43"9 (1'43"3)
9. Alistare Seeley (Suzuki) 1'44"1 (1'43"5)
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