Carlos Checa 9 – Lo spagnolo è stato strategicamente perfetto ed ha raccolto il massimo ottenibile. Fatta sua la Superpole ha demolito gli avversari in gara-1 mentre nella successiva ha preferito amministrare senza rischi portando a casa altri punti pesanti: concreto.

Tom Sykes 8 – L'inglese è bravo nelle prove dove abitualmente frequenta i quartieri alti della classifica grazie alle gomme soft che nascondono le magagne della ciclistica. In condizioni normali non avrebbe mai vinto, ma è stato bravo a non commettere errori nel diluvio della seconda manche guidando forte da esperto marinaio: coraggioso.

Marco Melandri 8 – È diventato l'ultimo baluardo contro Checa e ci mette il cuore guidando senza risparmiarsi. Sotto l'acqua soffre le condizioni limite del tracciato ed a fine gara sbotta con la "Race direction".Sotto pressione per troppe cose ma un gran bel manico: sanguigno.

Sylvain Guintoli 8 – Il francese va a nozze con il bagnato, ma anche sull'asciutto non è proprio da scartare. Un'eccellente seconda guida con la quale il team Effenbert sta costruendo una stagione d'esordio convincente: volitivo.

Eugene Laverty 7 – I piloti Yamaha non hanno certo la serenità necessaria per affrontare le sfide più dure. L'irlandese sbaglia molto nella prima frazione e limita i danni nella successiva. Soffre le brutte condizioni ma pur lamentandosi fa meglio del compagno: confuso.

Noriyuki Haga 7 – Bentornato! Il nipponico si è ricordato di aver vinto 43 manche in carriera e si è messo a camminare come sa fare. Impossibilitato ad ottenere di più nella gara iniziale, cade nella seconda quando era ampiamente in testa a passo di carica. In quelle condizioni ci sta, ma dispiace…: anfibio.

Leon Haslam 7- Salva la BMW in patria grazie ad un buon piazzamento nella prima frazione mentre nella seconda cade ma riparte continuando a tirare come un forsennato. Non sappiamo se le incognite del futuro gli abbiano dato una scossa, ma ci è apparso rigenerato pur nei limiti del mezzo: ritrovato.

Jakub Smrz 6/7 – Il Ceco non perde il vizio e nelle prove assaggia l'asfalto per l'ennesima volta. Out per un guasto tecnico in gara-1, in quella successiva torna sul podio completando la festa della sua squadra. Continuerà?: sotto controllo.

Jonathan Rea 6 ½ - Rientra alle gare dopo una vita, e nella manche iniziale vivacchia senza entusiasmare. Sotto il diluvio ha un problema elettronico alla sua moto che lo fa scivolare a folle velocità. Risale in sella come se niente fosse e recupera come un dannato: temerario.

Mark Aitchison 6 + - L'australiano sta facendo miracoli con quello che ha a disposizione. Peccato per gara-2, la caduta ha fatto svanire un bel sogno, ma non è un pilota solo per fare numero. Qualcuno lo aiuterà?: talentuoso.

Leon Camier 5 – Dov'è finito l'uomo avvezzo alle tante battaglie della BSB? L'acqua dovrebbe essere il suo elemento eppure colleziona un altro week end da dimenticare: smarrito.

Troy Corser 5 – Il lento ma inevitabile declino di un grande campione. Ammirevole sotto certi aspetti, ma patetico per altri. Forse era il caso di mettersi da parte dopo l'ultimo infortunio, ma non molla: malinconico.

Makoto Tamada 4 – La domanda sembra banale, ma a che pro prendere un pilota bollito come questo? Tanto vale correre con il solo Rea, si limitano le spese e non si rischiano figuracce: inguardabile.

Fuori classifica Max Biaggi: una lode al pilota romano per come ha lottato nelle prove di ieri. La sfortuna si è materializzata con un detrito che gli ha procurato una profonda ferita. Ha voluto continuare e a forza di girare si è fratturato il piede dovendo abbandonare la gara. A 40 anni nessuno poteva obbligarlo, ma non si è risparmiato, dimostrando di avere la mentalità e la voglia di continuare ad alti livelli per almeno un'altra stagione.