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Qiddiya, arriva il luna park della MotoGP

Redazione
dalla Redazione il 08/03/2024 in Circuiti
Qiddiya, arriva il luna park della MotoGP
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Sono partiti i lavori per costruire la nuova area motorsport a Qiddiya, in Arabia Saudita, dove tra luci led e dislivelli da montagne russe sorgerà la pista più lunga e ambiziosa del Mondiale

Anche i GP più “colorati”, Austin e Misano, impallidiranno di fronte al nuovo circuito di Qiddiya. Se non l’avete mai sentito, preparatevi a familiarizzare col nome, che come Losail (o Lusail) o Sepang potrebbe diventare un appuntamento fisso del Mondiale MotoGP.

Già, perché un po’ come gli Emirati Arabi prima di loro, anche l’Arabia Saudita sta lavorando molto sulla sua immagine all’estero, e ha scelto di farlo puntando molto sullo sport e in perfetto stile arabo, a suon di petrodollari. Dopo le discusse incursioni nel mondo del calcio, dopo l’organizzazione delle ultime edizioni della Dakar, ora tocca a Formula1 e MotoGP, con la pista di Jeddah destinata a lasciare spazio a un impianto fantascientifico e, sì, letteralmente fantasmagorico.

Qiddiya, arriva il luna park della MotoGP

Dislivelli e luci da luna park

Qiddiya, a 50 km dalla capitale Riyad, si prepara a ospitare la F1 dal 2028, ma c’è già l’intesa con Dorna per portare in Arabia Saudita anche la MotoGP. Sarà difficile distinguere la MotoGP da uno dei numerosi videogiochi a lei ispirati, visto che la pista si stenderà tra enormi palazzi, luminarie da luna park e dislivelli che faranno impallidire anche Portimao.

Il tracciato si deve allo specialista della F1 Hermann Tilke (cui si devono Sepang, Valencia, Aragon e molti altri) e sarà pensato in primis per le auto, ma con la possibilità di declinarlo anche in configurazione MotoGP. Tra le tante curve resta impressa la “Blade”, una staccata che si solleva di 70 metri rispetto al suolo (quanto un palazzo di 20 piani) e illuminata a led per renderla più suggestiva. Per capire l’ispirazione, potete andare a rivedervi “Ready Player One”.

Qiddiya, arriva il luna park della MotoGP

Il tempio del denaro

Non potranno mancare il paddock più grande di sempre (80 box) e la tribuna centrale più grande al mondo, mentre le tradizionali gradinate lasceranno spazio a terrazze panoramiche chiuse da vetrate e probabilmente condizionate. La struttura sarà completata da un mega-complesso dedicato allo svago, allo shopping e all’intrattenimento, con tanto di montagne russe e zone adibite a concerti.

C'è da chiedersi come sarà correre a Qiddiya (probabilmente in notturna per via del caldo, come in Qatar): sicuramente un'esperienza nuova sia per i piloti che per il pubblico. Se Monza era il tempio della velocità, Qiddiya si prepara a diventare quanto meno quello del denaro.

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