Chi si aspettava Marquez, non è rimasto deluso. Chi alla vigilia aveva puntato su Bagnaia, sicuramente avrà fatto jackpot. Nessuno infatti, dopo un weekend deludente (culminato con l'uscita di pista di ieri), avrebbe scommesso sul successo del pilota piemontese. 

Poi, nell'arco di un giro, è cambiato tutto. Allo start di Jerez Bagnaia ha fatto vedere di essere un campione, di quelli con la C maiuscola: poche curve ed era terzo con un doppio sorpasso alla curva 6, poi sorpasso esterno su Martin e, due curve dopo, infila il leader Marc Marquez. Da allora, l'intero GP è stato un duello tra i tre soliti noti (Pecco, Martin e Marquez).

Al quarto giro Martin torna leader, ma Bagnaia è sempre in "casco rosso", gli morde il posteriore e mette pressione allo spagnolo, mentre Marquez scivola in quarta posizione dietro a Bezzecchi. La svolta della gara avviene all'11° giro, quando Martin scivola nella maledetta curva 6 (quella dove nella sprint di ieri sono caduti in motissimi) e lascia via libera a Bagnaia.

Ma per Pecco la rimanente parte del GP non è stata (purtroppo per lui) ordinaria amministrazione: Marquez è in gran forma e si vede, si libera di Bezzecchi e attacca Bagnaia. Adesso è il pluricampione del mondo ad attaccare Pecco: al 21° giro i due iniziano a duellare. Una battaglia fatta di sorpassi e controsorpassi, carenate e staccate al cardiopalma, nella quale Marquez non ha mai mollato, fino all'ultimo settore dell'ultimo giro. Ma con un Bagnaia così (autore di giri veloci su giri veloci), nemmeno il miglior Marquez può fare niente.

Alla fine il podio vede Pecco sul gradino più alto del podio, davanti a Marquez e Bezzecchi, autore di una gara pregevole di fronte al suo "principale" Valentino Rossi, presente nei box.

CLASSIFICA: I GIOCHI SI RIAPRONO

Adesso i giochi in chiave mondiale si riaprono, con Jorge Martin sempre leader con 92 punti seguito da Bagnaia a 75, Bastianini a 70, Acosta (autore di una gara piuttosto incolore) a 69, Maverick Vinales a 63, Marc Marquez a 60, Binder a 59, Espargaro a 39 e Bezzecchi a 36.