Dubbi sul poleman di Indianapolis? Nessuno. La firma di Marc Marquez sul giro veloce, in 1:31.884, arriva puntualmente. La quinta della stagione, ma non da record, visto che il suo best del 2014 resta inalterato (1:31.619). Basta però per tenere tutti dietro, a partire dal compagno di squadra Dani Pedrosa (+0.171), unico davvero in grado di impensierire il 93 con l'altra efficacissima Honda. La terza forza, il connazionale e rivale Jorge Lorenzo trova il colpo di reni all'ultimo e si prende la prima fila, piazzando al meglio la sua Yamaha (+0.302). Ma basterà per tentare un assalto vincente in gara?

Seconda linea invece per Cal Crutchlow (+0.324, Honda) risvegliato dal moto-mercato, incredibilmente davanti alla Desmosedici di Danilo Petrucci (+0.359), quinto a sorpresa, e a cui proprio l'inglese vorrebbe rubare la sella nel 2016... Detto che la Rossa clienti dell'italiano fa anche meglio delle ufficiali, è marcata da Bradley Smith sulla M1 a soli 26 millesimi...

E' allora la GP15 di Andrea Iannone (Ducati, +0.584) che apre la terza fila davanti al leader del mondiale, Valentino Rossi (+0.627, Yamaha) e Maverick Viñales (Suzuki, +0.687). Ovvero solo 6 centesimi che regalano al Dottore l'ottava piazza, marcato serratissimo dal rookies. Non benissimo, quindi, perché in vista della gara il 46 dovrà studiare una vera magia per riacciuffare subito i primi e non perdere le loro code...

Dato invece l'insieme panoramico dei distacchi super ridotti, vedere Andrea Dovizioso al margine della top 10 non è una tragedia. Anche lo 04 se si consola con la velocità massima top di 345,8 km/h, il forlivese dovrà fare appello a tutto il credito con la fortuna per mettere in pista una rimonta che appare molto impegnativa.