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MotoGP, Germania: Marquez pole mostruosa. Yamaha in difesa

di Matt Cape il 11/07/2015 in Motogp

Quarto centro in qualifica per Marc che rilancia le sue quote per la vittoria e la sfida mondiale. Pedrosa questa volta è in scia e Lorenzo suda per la terza piazza. Iannone porta-bandiera Ducati, Rossi 6° con ottimismo...

MotoGP, Germania: Marquez pole mostruosa. Yamaha in difesa
"Meglio non aspettare di vedere cosa succederà negli ultimi giri e partire subito forte", questo è il piano di Valentino Rossi, 6° sulla griglia del Sachsenring. Quel ritardo di +0.884 dalla prima casella, preoccupa solo parzialmente il leader della classifica mondiale. Perché il 46 ha le idee chiare: fare gara prima di tutto su Lorenzo, meglio se per andare insieme a caccia delle Honda. Il campione di Tavullia identifica quindi il lavoro sull'elettronica come fondamentale. La base per gestire la grande usura della spalla sinistra della gomma, molto stressata sul tracciato tedesco. Facendosi però forte di un passo che sembra aprire un'interessante scenario di lotta per la domenica. Un GP quindi importantissimo per gli equilibri iridati, che, come per ogni gara di questa stagione tirata al limite, non sembra ammettere l'opzione: "accontentarsi".
Detto che in vetta c'è un super-Marquez, che trita letteralmente il suo stesso record del 2014, sgrossato di ben -0.601, e riscrivendolo in 1:20.336. Una pole mostruosa che riporta in alto il morale del 93. Marc che dice di non guardare più alla classifica iridata, ma allo stesso tempo sente che il potenziale per tornare a vincere c'è, è lì, tornato sotto il suo polso destro. Telaio, motore, freni ed elettronica, in questo momento hanno ridato feeling-mix ottimo al campione in carica, che - in particolare su una pista amica della Honda - ha voglia di dominare. Controllando gli avversari fin dalla qualifica. Mettendo in riga Pedrosa, comunque molto efficace, 2° e staccato di +0.292. Ovvero facendo spalle larghe su Jorge, 3° a +0.585. Distacco importante pagato dal 99, digerito solo grazie alla consapevolezza di un passo di gara tutt'altro che rinunciatario. Sempre che le temperature in gara non facciano troppi scherzi... Per Marquez & Company, dunque, c'è la percezione dell'importanza del weekend, da cui ognuno dovrà sgomitare per trarne il maggior beneficio possibile. In particolare proprio Rossi e Lorenzo, impegnati e vicini come sono nella one-to-one iridata...

E' invece una prova di coraggio costante il quarto tempo di Iannone, con una Ducati che patisce un momento di stallo tecnico evidente. Meno di 7 decimi il gap dalla vetta, ma solo 86 millesimi meglio di Hernandez che lo segue con la "vecchia" Rossa. Un campanello palese di qualcosa che ancora non quadra sulla GP15. Come conferma l'undicesimo tempo a +1.167 di Dovizioso, che si ritrova suo malgrado tra Crutchlow e Vinales. Gap che segnano tutta la sofferenza dei ragazzi di Borgo Panigale in questo momento caldo della stagione.

Nonostante l'assenza di dati di riferimento, è quindi un bel guizzo il 7° tempo di Aleix Espargaro che con la Suzuki - nella splendida livrea celebrativa - tiene dietro il fratello Pol per 35 millesimi. Distacchi in effetti minimi tra loro anche per gli inseguitori capitanati da Smith (9°). Curioso invece l'incidente che ha visto protagonisti i Laverty in FP4, con Michael finito a terra con l'Aprilia ex-Melandri, dopo un contatto con Eugene.

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