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MotoGP, Brno: Pedrosa torna a vincere

di Matt Cape il 17/08/2014 in Motogp

Dani interrompe la scia positiva di Marquez, solo 4°. Sul podio Lorenzo e Rossi festeggiano. Scintille in casa Ducati, con Iannone che beffa Dovizioso

MotoGP, Brno: Pedrosa torna a vincere
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Partenza da paura per le Ducati, con Iannone e Dovizioso a fare il passo. Ma è Pedrosa che trova uno scatto meraviglioso e va a marcare le Rosse. Dietro risalgono le Yamaha di Lorenzo e Rossi, mentre affonda immediatamente Smith, risucchiato anche dal compagno di box, Pol Espargaro. E' Jorge, però, che scatena l'inferno e s'infila, incrocia le traiettorie e si beve le GP14, provando ad allungare. Non ci sta Pedrosa, che prova a non lasciare scappare il connazionale, guizzando proprio tra Iannone e Dovizioso. Dietro non molla la presa nemmeno Rossi, che deve vedersela con un Marquez partito in sordina, che lo marca stretto in sesta piazza.

Il passo delle moto di Borgo Panigale cala quasi subito, segnando un affanno atteso, che di fatto obbliga Marc a fare un traverso di 20 metri per infilare Rossi. Portandosi rapito nello scarico di Iannone, che prova a difendere la terza piazza con tutti i mezzi. Il 29 vende carissima la pelle, rispondendo agli attacchi di Marquez, fino al contatto diretto. Aggressivo, ma spettacolare, Andrea deve poi lasciar andare il 93, aprendo la porta anche a Rossi che si porta così in quarta piazza.
Con oltre +1"4 di vantaggio sui diretti inseguitori, al comando, Lorenzo deve piegarsi ad un Pedrosa in giornata di grazia. Dani non solo passa al comando, ma inizia subito anche una fuga indiavolata. Valentino prova invece ad agganciarsi agli scarichi di Marquez, firmando giri veloci con l'intenzione di farsi portare per mano nella rimonta verso il duo di testa. Intanto si ritira Hernandez, cade Pol Espargaro e si ritira Crutchlow dolorante ad una spalla (e ormai con la testa al 2015 in un altro box).

Metà gara e Pedrosa galoppa guadagnando decimi preziosi su Lorenzo, che deve guardarsi le spalle dall'arrivo di Marquez. Non molla nemmeno Rossi, che però sulle prime non sembra avere quel qualcosa in più per andare alla caccia del podio. Lottano invece per la quinta piazza i due Andrea, con Iannone che si difende da Dovizioso, mentre Bradl si avvicina alle Rosse, ma con poca convinzione.

Incredibilmente non è efficace la rimonta di Marquez, al punto che Rossi si avvicina pericolosamente alla Honda del 93. E' subito gara di staccate tra i due, che finisce fin troppo facilmente in favore del 46. Adesso Valentino sembra avere qualcosa in più e prova anche a ricucire il gap da Lorenzo. Mentre Pedrosa martella giri veloci al comando, portandosi a quasi +1"8 di vantaggio. Dietro crollano invece le gomme di Iannone, che cede il passo a Dovizioso, che però ha gli stessi problemi e può restare stabilmente davanti al 29. Si innesca così una divertente lotta tra le due Ducati.

Quella di Pedrosa è ormai una passerella, una cavalcata da leader solitario. Nel finale Dani gestisce, lasciando che Lorenzo si avvicini e sogni un sorpasso che di fatto non arriverà mai. Con Rossi più staccato, ma saldamente aggrappato al terzo posto. Marquez? Prende +10" abbondanti dalla vetta. Strano, segno di una giornata storta, di un problema tecnico che lo trasforma in un pilota "umano", ma non gli toglie il sorriso.
C'è la bandiera a scacchi, che sventola per Pedrosa che torna finalmente alla vittoria. Scortato dalle Yamaha di Lorenzo e Rossi, felici per un podio più facile del previsto. Quindi Marquez chiude 4°, dicendo: "Finalmente sono libero dal peso di doverle vincere tutte! Crisi? Oggi sì, ma vediamo per la prossima gara....". Infine, il derby in casa Ducati si chiude in favore di Iannone, 5°, che resiste agli assalti di Dovizioso, 6°.

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