A Le Mans la pioggia è un classico, ma è bello così. Perché la gara della MotoGP sul bagnato regala uno show di quelli da mettere in videoteca. Un garone di quelli senza esclusione di colpi, come quelli sferrati a ripetizione da Pedrosa su Dovizioso. Un duello Honda contro Ducati, che non si vedeva da tempo, figlio di un feeling noto tra la Rossa e la pista francese. Tanto che Andrea riesce a sfruttare alla grande il suo controllo di trazione, fin dalla partenza, portandosi a singhiozzo al comando della gara. Quanto basta per far sudare Dani, che più volte passa la Ducati 04 finendo poi largo e dovendo ricominciare da capo. Alla fine, però, la Honda ha la meglio e Pedrosa allunga deciso e determinato, centrando la seconda vittoria stagionale. Un bel colpo che gli vale anche il primo posto nel Mondiale, con 83 punti. Dovizioso si deve invece accontentare di un quarto posto, più che onesto, che comunque regala morale e sorrisi. Al team di Borgo Panigale, che festeggia anche il 5° posto di Hayden, l'ottavo di Pirro e l'undicesimo di Iannone. Con Andrea che è stoico nel restare sempre in pista, nonostante i problemi fisici per il recupero dall'operazione al braccio e al ginocchio.

E stringe i denti con successo anche Crutchlow, che fa una gara insolitamente strategica e saggiamente meno esuberante del solito dopo la caduta delle qualifiche. La mini-frattura al piatto tibiale non limita troppo l'inglese, che alla fine è la migliore Yamaha in pista. Un secondo posto meritato, che ripaga Cal per il suo grande coraggio.

Inizia invece con poca convinzione la gara di Marquez, che al via si trova risucchiato a centro gruppo. Non riuscendo sulle prime a trovare il feeling con la sua Honda, Marc inciampa anche in un dritto. Poco male. Il rookie spagnolo fa appello a tutto il suo talento e si mette a macinare giri veloci a raffica. Facile no? Una rimonta pazzesca che gli permette di ritrovare la coda dei primi, poco prima del finale di gara. Ovvero quando Marquez passa quindi con decisione le Ducati e si piazza al terzo posto. Basta questo per salvare un giornata difficile, restando secondo nel Mondiale con 77 punti.

E' invece grigia e nera, come le nuvole sopra il cielo di Le Mans, la prestazione delle Yamaha ufficiali. Lorenzo trova un 7° posto amaro, beffato anche da Bautista, 6°. Segno che la M1 Factory in queste condizioni mostra il fianco ad una serie di problemi di setting, troppo grandi per essere colmati dai piloti. Jorge è dunque bravo a limitare i danni, e a non cadere, portandosi a casa i punti necessari per tenere il terzo posto in campionato. Detto che con la M1 standard, Crutchlow gira il gas meno da ragioniere e alla fine infligge lezioni di guida anche al Campione in carica...

E' invece un KO netto quello di Rossi. Anche con l'attenuante di una Yamaha poco a posto, l'impressione è che Valentino non abbia ancora ritrovato il feeling giusto per guidare la M1 al limite. Visto anche l'anteriore che parte "sulla buchetta", proprio quando bisogna forzare per resistere all'attacco di Hayden. Un colpo duro, che il Dottore para in parte risalendo in sella e chiudendo 12°. Ma non ci siamo, e il Mugello è vicino. Il Numero 46 dice di non essere costretto a vincere "in casa" e di dover ancora lavorare per ritrovare velocità. Già, ma intanto gli altri scappano.