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Prove della redazione

Kymco Downtown 125i , Malaguti Blog 125 4T, Sym Joyride 125 Evo, Yamaha X-Max 125

Leslie Scazzola il 18/06/2012 in Prove della redazione
Kymco Downtown 125i , Malaguti Blog 125 4T, Sym Joyride 125 Evo, Yamaha X-Max 125
Kymco Downtown 125i
125,0 cc / 11,0 kW (15 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 3999 c.i.m.
Malaguti Blog 125 4T
125,0 cc / 8,6 kW (11,8 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 2895 c.i.m.
Sym Joyride 125 Evo
124,6 cc / 11,6 kW (8,6 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 2940 c.i.m.
Yamaha X-Max 125
124,6 cc / 10,3 kW (14,1 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 4290 c.i.m.

Per sopravvivere al traffico le maxicilindrate non servono: meglio dei piccolie briosi scooter. Ecco a confronto un outsider e tre bestseller

Centro città, ora di punta: un serpentone di auto, parcheggi esauriti anche in seconda e terza fi la, ingorgo perenne. Alzi la mano chi non rabbrividisce solo all'idea di questo scenario. Tuttavia, quale situazione migliore per mettere alla prova quattro scooter nati proprio con l'ambizione di diventare dei fidi compagni nei tragitti urbani?

Quattro stili per la città

Per fare il nostro «esperimento», prima di tutto abbiamo individuato nell'affollato listino degli scooter, tre interessanti outsider: il Kymco Downtown, il Malaguti Blog e il Sym Joyride Evo. Li abbiamo quindi messi a confronto con un riferimento del settore: lo Yamaha X-Max. La cilindrata? 125 cc, quella che li rende appetibili sia ai sedicenni, sia agli automobilisti che vogliono abbandonare l'auto senza affrontare un nuovo esame di guida. Quattro scooter molto simili tra loro ad uno sguardo superficiale, ma contraddistinti da caratteristiche diverse che ne identificano la personalità. Scegliere è diffi cile, vediamo di fare un po' di chiarezza. Lo scooter della Yamaha è quello meglio rifi nito, con una cura nei particolari degna di moto di maggior cilindrata e con un vano sottosella enorme in grado di ospitare comodamente due caschi e altri oggetti. Il Kymco Downtown si distingue per gli accoppiamenti delle plastiche curati e per l'elevata attenzione nei dettagli: la strumentazione completa, quanto quella di una vettura di lusso, il sottosella ampio (anche qui ci stanno due caschi) e dai vani porta oggetti posti dietro lo scudo, protetti da una serratura. Il Malaguti e il Sym sono «un gradino sotto» in tutto. Il Blog colpisce subito per il design spigoloso e futuristico ma, ad una più attenta disanima, si rivela spartano in alcune soluzioni, come la strumentazione, i blocchetti elettrici datati e poco funzionali e il cavalletto laterale quasi impossibile da raggiungere stando seduti in sella. Il Joyride Evo dà la sensazione di essere un prodotto «lowcost » esaminandone la scelta dei materiali e la scarsa cura nell'assemblaggio. Inoltre i vani posti dietro lo scudo sono poco funzionali e privi di serratura mentre il tappo per il rifornimento, situato in prossimità dello sterzo, è scomodo da azionare con quell'insolita apertura a scatto. In quanto a capacità di carico il Blog e il Joyride Evo però non deludono. Offrono entrambi un capiente vano sottosella e la pedana piatta, utile per trasportare una borsa o uno zaino.

Kymco: il peso non è tutto

Nel «percorso a ostacoli» urbano, i quattro scooter si muovono con estrema disinvoltura anche negli spazi più ristretti, ma anche qui emergono sostanziali differenze. Il Downtown a causa delle dimensioni importanti e del peso più elevato, necessita di maggior attenzione nei passaggi fra le auto. Comodo e rassicurante, offre una sella ampia e confortevole nonostante lo scalino troppo ampio tra il piano seduta del guidatore e quello del passeggero. Il motore del Kymco è brillante in ripresa e in allungo per essere solo un 125 cc, ma non convince nei primi metri per via della taratura della trasmissione che costringe il motore a salire di giri prima di «attaccare». Un'ultima annotazione, riguarda l'impianto frenante, che per offrire spazi di frenata di rilievo richiede molta energia sulle leve.

Malaguti: agile e trendy

Il Blog ha dimensioni compatte e tra i quattro offre il miglior compromesso tra praticità e comfort. Peccato solo per il manubrio, alto e stretto, che costringe ad una postura poco corretta delle spalle. Il passeggero, sul futuristico commuter bolognese, come sui rivali, gode di un ottimo trattamento grazie all'abbondante porzione di sella dedicatagli, inoltre può contare su pratiche maniglie laterali a cui aggrapparsi. Il Malaguti Blog si gioca il primato del più maneggevole con il Joyride Evo, grazie al peso contenuto, ai cerchi da 13" e allo spunto del propulsore, sempre pronto nella risposta ad ogni apertura del gas.

Sym: «low cost» tutto pepe

Il Joyride Evo è una saetta e si muove molto agevolmente negli spazi più angusti: merito delle ruote piccole, ma anche del bilanciamento dei pesi che gli conferisce un'elevata maneggevolezza. Purtroppo questa va a scapito di un minor rigore direzionale, specie alle alte velocità sugli avvallamenti più marcati dell'asfalto. La posizione di guida però, nonostante una sella comoda e la rilassante sistemazione delle gambe, risente del manubrio decisamente troppo alto che, dopo tanti chilometri, finisce per affaticare. Il piccolo monocilindrico taiwanese, sebbene sia quello meno potente del lotto, si fa apprezzare nelle partenze, evidenziando un brillante scatto da fermo e buone doti di ripresa. Se rimanete «senza batteria» niente panico: sul Joyride Evo c'è ancora il comodo «kick-starter». Una nota di merito particolare va anche all'impianto frenante, decisamente il migliore del gruppo per potenza decelerante e modulabilità su entrambe le ruote.

Yamaha: top class in tutto

L'X-Max ha un design sportivo, ma una capacità di carico da maxiscooter. L'alta qualità costruttiva si percepisce a occhio e inevitabilmente questo si traduce nel prezzo più alto della categoria. Comodo e abitabile anche dai piloti più alti, l'X-Max non offre la maneggevolezza dei concorrenti nello stretto, ma ripaga con una grande stabilità, solo parzialmente inficiata da una taratura dell'ammortizzatore posteriore decisamente troppo morbida, tale da innescare qualche oscillazione di troppo sul veloce. Sullo Yamaha la sella è ampia, spaziosa e ben sagomata e rende il pilota parte integrante del mezzo; inoltre chi guida è ben protetto anche in prossimità della velocità massima dal piccolo parabrezza di serie. Complice il peso elevato - 170 i chili da noi rilevati - lo Yamaha offre uno spunto discreto nelle partenze da fermo, ma si rifà grazie all'allungo costante e privo di buchi d'erogazione. La frenata è efficace in ogni condizione, anche se il comando posteriore risulta poco modulabile e incline al bloccaggio.

Fanno bene alla salute

Al termine di questa comparativa le considerazioni da fare sono molteplici. Abbiamo constatato che non servono troppi cc per muoversi con disinvoltura in città, ma basta un 125 cc per guizzare nel traffico e fare brevi trasferimenti in coppia anche con un bagaglio. Inoltre questi propulsori sono poco assetati e con un pieno si fanno quasi trecento chilometri. Ma quel che più conta è che in sella ai nostri scooter abbiamo tenuto alla larga lo stress e qualche sicura emicrania da traffico. Ottimi motivi per lasciare l'auto in box. E se fa fa freddo? Niente paura, fra gli accessori dedicati c'è di tutto, basta collegarsi ai siti internet delle Case e consultare i cataloghi: dal parabrezza alto, alla copertina termica per le gambe. Infine una nota sul prezzo. Se pensate di tenere lo scooter per diverse stagioni e volete risparmiare puntate sulle proposte di Sym e Malaguti, mentre se vi piace cambiare ogni anno tenete presente che lo Yamaha X-Max sarà il più facile da rivendere perchè tiene di più il valore dell'usato nel tempo.

Dati Tecnici

 
Kymco Downtown 125i
Kymco
Downtown 125i
Malaguti Blog 125 4T
Malaguti
Blog 125 4T
Sym Joyride 125 Evo
Sym
Joyride 125 Evo
Yamaha X-Max 125
Yamaha
X-Max 125

Motore

1 cilindro orizz. 1 cilindro orizz. 1 cilindro orizz. 1 cilindro orizz.

Raffreddamento

liquido liquido liquido liquido

Alesaggio corsa

54,0x54,5 52,4x57,8 57,0x48,8 52,0x58,6

Cilindrata (cc)

125,0 125,0 124,6 124,66

Rapporto di compressione

11,2:1 10,3:1 11,0:1 11,2:1

Distribuzione

monoalbero, 4 valvole monoalbero, 4 valvole monoalbero, 4 valvole non disponibile

Alimentazione

iniezione iniezione carburatore iniezione

Lubrificazione

carter umido carter umido carter umido carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

12,5 9 7,6 12,5

Frizione

automatica centrifuga automatica centrifuga automatica centrifuga automatica centrifuga

Telaio

tubi doppia culla doppia culla doppia culla

Materiale

acciaio acciaio acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 37 mm forcella da 35 mm forcella da 33 mm forcella telescopica

Sospensione post/regolazioni

doppio ammortizzatore con precarico molla regolabile doppio ammortizzatore con precarico molla regolabile doppio ammortizzatore regolabile nel precarico. doppio ammortizzatore regolabile nel precarico

Escursione ruota ant/post

110 mm/100 mm 84 mm/74 mm non disponibile/83 mm 110 mm/95 mm

Pneumatico ant/post

120/80-14- 150/70-13 110/90-13- 130/70-13 110/90-13- 130/70-12 120/70-15- 140/70-14

Freno anteriore

disco da 260 mm doppio disco da 225 mm disco da 273 mm disco da 267 mm

Freno posteriore

disco da 240 mm disco da 220 mm disco da 200 mm disco da 240 mm

Lunghezza

2205 mm 2085 mm 2100 mm 2210 mm

Altezza sella

non disponibile 770 mm 760 mm 775 mm

Interasse

1553 mm 1485 mm 1440 mm 1525 mm

Peso a secco

167 kg 138 kg 156 kg 166 kg

Potenza max/giri

15,0 CV (11 kW)/9000 11,8 CV (8,6 kW)/8250 11,6 CV (8,6 kW)/8500 14,01 CV (10,36 kW)/8750

Coppia max/giri

1,28 kgm (12,6 Nm)/7000 1,13 kgm (11,1 Nm)/7000 1,0 kgm (9,9 Nm)/6000 1,15 kgm (11,33 Nm)/650

Prestazioni

Il commento del centro prove

I dati rilevati dal nostro centro prove confermano le impressioni raccolte su strada: il Malaguti Blog e il Sym Joyride Evo evidenziano nello scatto da fermi una superiorità rispetto ai rivali, merito anche delle ruote di diametro inferiore. Il Kymco Downtown e soprattutto lo Yamaha si rivelano un po’ meno pronti, ma se il primo è capace di riprendersi brillantemente fino a mostrare le migliori doti di allungo del gruppo, per l’X-Max il gap rimane significativo, in particolare nella fase di sorpasso da 50 a 90 km/h. In merito alla frenata, il Joyride Evo e il Downtown dettano legge, anche se per ottenere spazi d’arresto così contenuti le leve del Kymco vanno azionate con forza. Il Malaguti Blog si attesta su valori buoni, mentre lo scooter della Yamaha paga qualcosa ai rivali anche a causa del repentino bloccaggio della ruota posteriore.

Curva di accelerazione

Kymco Downtown 125i , Malaguti Blog 125 4T, Sym Joyride 125 Evo, Yamaha X-Max 125

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,5 m/s
Temperatura aria 27°C
Pressione atmosferica 999 mb
Temperatura asfalto 45°C

Rilevamenti

 
Kymco Downtown 125i
Kymco
Downtown 125i
Malaguti Blog 125 4T
Malaguti
Blog 125 4T
Sym Joyride 125 Evo
Sym
Joyride 125 Evo
Yamaha X-Max 125
Yamaha
X-Max 125

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 101,6 km/h (63,5 s) 95,4 km/h (65,7 s) 96,7 km/h (64,3 s) 97,0 km/h (66,3 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 23,8 s (87,5 km/h) 23,1 s (87,7 km/h) 22,7 s (89,9 km/h) 23,7 s (84,9 km/h)
0-1000 m 45,4 s (99,5 km/h) 46,6 s (95,1 km/h) 45,5 s (96,2 km/h) 47,7 s (93,7 km/h)
0-40 km/h 4,1 s (29,0 m) 4,0 s (24,5 m) 4,3 s (25,3 m)
0-80 km/h 16,3 s (247,4 m) 16,4 s (246,7 m) 15,4 s (227,3 m) 18,5 s (279,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 18,5 s (386,0 m) 22,8 s (483,2 m) 19,9 s (419,5 m) 34,3 s (891,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,4 s (50,5 m) 2,3 s (49,7 m) 2,6 s (55,6 m)
50-0 km/h 2,6 s (25,1 m) 2,7 s (26,4 m) 2,5 s (25,3 m) 3,0 s (28,6 m)

CONSUMO

Urbano 26,2 km/l 28,9 km/l 27,5 km/l 28,1 km/l
Extraurbano 27,8 km/l 30,3 km/l 29,2 km/l 29,6 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) n.r. n.r. n.r. n.r.

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 176,5 kg 156,0 kg 155,5 kg 170,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 42,0/58,0 41,5/58,5 40,0/60,0 42,5/57,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 42,0/58,0 40,0/60,0 39,5/60,5 41,0/59,5

Pagelle

 
Kymco Downtown 125i
Kymco
Downtown 125i
Malaguti Blog 125 4T
Malaguti
Blog 125 4T
Sym Joyride 125 Evo
Sym
Joyride 125 Evo
Yamaha X-Max 125
Yamaha
X-Max 125

In sella

Il Downtown e l’X-Max sono in assoluto i più comodi e accoglienti. Buona la posizione di guida del Blog, che però affatica le braccia dopo qualche ora in sella. Stesso discorso per il Joyride che ha una posizione molto raccolta.
3.5
2.5
3.0
4.0

Comfort

Lo scudo protegge bene le gambe e il busto sui quattro modelli, ma una nota di merito va al Kymco. Il Downtown si rivela anche il più confortevole, grazie alle sospensioni più a punto, su buche e pavé. Le vibrazioni sono quasi inesistenti su tutti.
4.0
3.0
3.0
4.0

Dotazioni

Lo Yamaha e il Kymco sono più curati, meglio rifiniti e con la strumentazione più completa. Più spartani nelle finiture, ma altrettanto dotati, il Malaguti e il Sym. Sui quattro modelli il cavalletto laterale è di serie.
4.0
2.5
2.5
4.0

Qualità percepita

Yamaha e Kymco sono di un’altra categoria, come si nota osservando le plastiche e gli assemblaggi di livello superiore. Il Malaguti e soprattutto il Sym, nell’ottica di un contenimento del prezzo finale, hanno finiture meno curate.
4.0
3.0
2.5
5.0

Capacità carico

Il sottosella è grande e spazioso su tutti, ma la conformazione e la capacità di quello dello scooter Yamaha sono inarrivabili dai rivali: sul «Jap» oltre a due caschi integrali ci stanno altri oggetti. Presenti su tutti i quattro scooter i vani nel retroscudo.
4.0
3.5
3.5
5.0

Motore

Il Sym e il Malaguti sono i più lesti nelle partenze e si dimostrano i più scattanti nelle zone trafficate e nei continui apri e chiudi. Ottimo l’allungo del Kymco che è l’unico a superare i 100 km/h, mentre il monocilindrico Yamaha è un po’ sottotono specie nei sorpassi.
4.0
3.5
3.5
3.0

Trasmissione

La frizione del Kymco «attacca» a un regime elevato penalizzandolo - complice anche il peso - nelle riprese. I comportamento di frizione e variatore di Yamaha, Malaguti e Sym sono esenti da critiche anche dopo un utilizzo urbano intenso.
3.0
3.5
3.5
3.5

Sospensioni

Ottima la risposta sulle sollecitazioni del Downtown che rimane stabile e preciso anche sulle sconnessioni più marcate. Sempre prevedibile il comportamento del Blog e del Joyride Evo, mentre gli ammortizzatori dell’X-Max, troppo «sfrenati», limitano la sua precisione alle massime velocità.
4.0
3.5
3.5
2.5

Freni

Il Sym e il Kymco consentono gli spazi d’arresto inferiori, ma sul Downtown le leve vanno tirate con decisione. Ottima su entrambi la modulabilità. Anche il Malaguti e lo Yamaha vantano un impianto all’altezza, ma l’X-Max soffre della scarsa gestibilità del disco posteriore.
3.5
3.5
3.5
3.0

Su strada

Facili e intuitivi, rappresentano tutti un’ottima alternativa all’auto nei centri trafficati. L’X Max è il miglior compromesso fra maneggevolezza e stabilità, seguito dal Malaguti e dal Sym. Il Kymco, per essere un 125 cc, ha dimensioni da maxiscooter mentre il peso ne penalizza la maneggevolezza.
3.0
3.5
3.5
4.0

Versatilità

Lo Yamaha e il Kymco grazie anche al capiente vano sottosella si possono usare anche per qualche viaggetto fuori porta, basta non avere fretta. Più votati al solo utilizzo urbano il Sym e il Malaguti.
3.5
3.0
3.0
4.0

Prezzo

Il Kymco e lo Yamaha sono proposti ad un prezzo superiore, giustificato solo in parte dalla qualità. Più economici in tutti i sensi il Malaguti e il Sym. La Yamaha offre un periodo di garanzia di tre anni, contro i due dei concorrenti.
3.0
3.5
3.5
3.0

Pregi e difetti

 
Kymco Downtown 125i
Kymco
Downtown 125i
Malaguti Blog 125 4T
Malaguti
Blog 125 4T
Sym Joyride 125 Evo
Sym
Joyride 125 Evo
Yamaha X-Max 125
Yamaha
X-Max 125

PREGI

Erogazione, Comfort Maneggevolezza, Design Maneggevolezza, Frenata Versatilità, Qualità costruttiva

DIFETTI

Agilità, Peso e ingombro Finiture, Posizione delle braccia Finiture, Taratura sospensioni Taratura sospensioni, Ripresa

Gallery

Kymco Downtown 125i , Malaguti Blog 125 4T, Sym Joyride 125 Evo, Yamaha X-Max 125
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Kymco

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Malaguti

Malaguti

Blog 125 4T

Sym

Sym

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