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SBK: la nuova squadra corse Aprilia

il 12/02/2001 in Sbk

La casa di Noale toglie i veli alla nuova RSV mille che parteciperà al campionato delle derivate di serie con Troy Corser e Regis Laconi. I commenti del presidente Ivano Beggio

SBK: la nuova squadra corse Aprilia
Ivano Beggio (con il microfono) durante la presentazione del team Aprilia


di Marcello Pollini
, foto Fabrizio Porrozzi




Capannoni diroccati, costruzioni che sentono inesorabili gli anni di abbandono e di oblio. Sembra ancora una “città” fantasma questo agglomerato di mega edifici che una volta era un centro industriale importante di Porto Marghera. Ma la presenza di ruspe e di cantieri è un segnale inequivocabile che questi scheletri di cemento stanno tornando in vita.
Qui sta nascendo infatti un Polo Scientifico e Tecnologico dove avranno sede le aziende che si occuperanno del recupero storico di Venezia.

In uno di questi capannoni rimessi a nuovo si è svolta la presentazione ufficiale del team Aprilia Superbike stagione 2001, quasi a significare la dimensione storica della Casa di Noale: un’azienda giovane ma con una conoscenza tecnologica in grado di essere al vertice in campo motociclistico.

Padrone di casa naturalmente il presidente Ivano Beggio, abile nel non farsi travolgere dagli spasmi di un’attesa troppo lunga per il ritardo della star, Troy Corser, che sembra quest’anno rapportarsi alla puntualità come Dracula all’aglio. Una debolezza che a Noale guardano al momento con saggia pazienza, considerando quanta pressione piomberà presto sul fuoriclasse australiano, chiamato dichiaratamente a vincere.

Stordito dal fuso orario (proveniva dall’Australia), claudicante nella gamba sinistra per una dolorosa tallonite (scongiurata dopo altre radiografie ogni frattura), ricordo della caduta di Kyalami, Corser è andato all’attacco, dicendo di essere contento della moto evoluzione 2001 e di non temere nessuno.

Obbligatoriamente più cauto il compagno di squadra Regis Laconi, al suo primo anno in Superbike, che conta di essere competitivo da metà campionato e di “approfittare” del duro lavoro di collaudatore che graverà ancora sulle spalle di Alessandro Antonello, probabile wild card nelle gare italiane.

Un terzetto ben assortito, in grado di forzare lo storico “blocco” di Ducati e Honda, e che sarà guidato in pista dal direttore sportivo Fabrizio Guidotti e dal responsabile tecnico ing. Giuseppe Bernicchia.

Il vernissage veneziano è servito anche a togliere i veli sulla RSV mille, che si presenta quest’anno con una grafica un po’ più aggressiva ma troppo “condizionata” dal colore nero, come ha rilevato lo stesso Corser. Silenzio assoluto sul cuore della bicilindrica, ma è più di un’ipotesi quella che accredita al propulsore della RSV una potenza molto vicina ai 175 CV dichiarati dalla rivale Ducati 996 R.

Insomma, si prospetta quest’anno una sfida al cardiopalma tra le due grandi Case italiane, unite, si fa per dire, nell’obiettivo di strappare il titolo alla Honda. Un campionato appassionante che deve essere assolutamente preservato, come ha dichiarato senza mezzi termini il presidente della FIM Francesco Zerbi, ospite della manifestazione assieme a Paolo Flammini, presidente di SBK International.

Zerbi ha poi confermato che le due tipologie di moto resteranno ben distinte, anche visivamente, dato che i prototipi che gareggeranno nella GP One, avranno look e tecnologie tali che sarà difficile identificarli con le moto di produzione.

Intanto si aprono nuovi orizzonti per il motociclismo sportivo: il presidente Zerbi è appena rientrato dalla Corea del Sud dove procedono a pieno regime i lavori di costruzione di un nuovo circuito, dotato di infrastrutture all’avanguardia, che fra qualche anno ospiterà gare di auto e moto


di Marcello Pollini
, foto Fabrizio Porrozzi




Ivano Beggio è un giocatore, uno dei più bravi. Gli piace scommettere e di solito vince. Come ha fatto con l’Aprilia, portandola ad essere una delle Case motociclistiche più importanti del mondo. Quest’anno ha deciso di puntare sul… 3: tre come gli anni in Superbike, tre come il numero di Troy Corser, sperando che a fine stagione si trasformi in un bel 1 secco.

Il patron dell’Aprilia crede sempre di più nel progetto Superbike e vi ha investito tecnologie e forze umane per poter competere con continuità ad alto livello.

“Che crediamo nella SBK lo dimostra il fatto che abbiamo deciso di presentare la squadra separata da quelle impegnate nel motomondiale – tiene a sottolinearlo Beggio –. Progettare, costruire e vendere una moto che si è rivelata vincente e dai grandi contenuti tecnologici ha infatti dato credibilità all’Aprilia nel settore delle maxi-moto e questo valore francamente non ce lo aspettavamo in questi termini. La RSV mille si è dimostrata un’ottima moto e si vende”.

Beggio, che è stato nominato ufficialmente il 2 febbraio presidente della MSMA (l’associazione delle Case costruttrici), rimarca con decisione il fatto che Superbike e GP devono coesistere perché entrambe svolgono un ruolo importante nel motociclismo, anche quando ci sarà l’introduzione dei 4T nel motomondiale.

“Saranno due situazioni differenti: da un lato avremo la massima espressione della tecnologia, che poi potrà essere riportata sulla moto di serie; dall’altro, l’opportunità per i grandi appassionati e fruitori del quattro tempi di vedere le proprie moto impegnate in un campionato che ogni anno che passa diventa sempre più spettacolare”.

E dopo aver assaporato il sogno di una clamorosa vittoria, quest’anno Beggio vuole provare a vincere.
“Abbiamo una struttura altamente competitiva, due piloti di grande valore, non vedo altro obiettivo che questo”.

Il presidente dell’Aprilia tiene anche precisare le ragioni dello stop temporaneo in 500.
“La scelta di rimanere fermi per un anno è propedeutica all’investimento considerevole che bisognerà fare per avere una moto competitiva quattro tempi nel motomondiale, progetto tecnico a cui sta lavorando l’ing. Witteveen”.

Nel frattempo l’Aprilia ha un altro obiettivo ambizioso.
“ E’ nostro intendimento portare avanti il progetto di preparare un piccolo numero di moto competitive destinate ai piloti privati, seguendo quello che altre Case con maggiore storia di noi nella Superbike stanno già facendo da anni. Un progetto che vogliamo si realizzi in tempi brevi”.
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