E' un dominio senza sconti quello della BMW e di Chaz Davies ad Aragon. L'inglese è il primo pilota a vincere due gare in questo tiratissimo Mondiale 2013; e lo fa mettendo in pista coraggio e un pizzico di fortuna.
Nella prima manche Chaz vince grazie al doppio ritiro di Laverty e Sykes, entrambi fuori per problemi tecnici. Nel secondo round approfitta invece della caduta di Laverty al primo giro. Davies, però, non è solo l'uomo giusto al posto giusto, ma conferma di saper esaltare la prestazione di una BMW nettamente in crescita. Anche se lo stesso non vale per Melandri, che accusa grandi problemi di chattering per tutto il weekend e in gara fa quasi più dritti che sorpassi.
In gara 1 Marco sale sul terzo gradino del podio, ma poi si perde nella seconda manche, chiudendo con un quinto posto opaco e la spalla che fa un male boia. Un po' uno smacco vedendo quello che ha fatto il compagno di box.

Il saggio di giornata è invece Guintoli, che segna due secondi posti fatti di costanza e aggressività. Bilanciati nella misura giusta. Il francese piazza, con una tranquillità interiore da premio oscar, una zampata che gli consente di lascire Aragon con 85 punti davanti a Davies a 63, mentre Laverty resta fermo a 45, marcato da Melandri a 43. E con l'Aprilia che svetta nei costruttori con 90 punti, davanti a BMW a 79 e Kawasaki a 49.

Merita il premio "miglior spettacolo in pista" Giugliano, che guida senza risparmiarsi. In gara 1 si ritira a 2 curve dall'arrivo, mentre era in lotta per il terzo posto, causa benzina finita. Mentre in gara 2, Davide è intelligente a capire che il 4° posto va bene, perché Sykes davanti ne ha di più. Ecco, Tom è un po' l'incognita di giornata. Dopo lo zero della prima manche, nella seconda conquista un terzo posto che non lo soddisfa. Segno che il poleman di Aragon sul fronte di passo e affidabilità non è ancora a posto. Infine continua il buio tecnico in casa Honda e Ducati. Andando con ordine Rea è 4° in gara 1 solo perché davanti si ritirano tutti, e lo stesso vale per il 7° posto di Checa. Nel pomeriggio invece l'inglese ha un problema tecnico e Carlos firma l'ottavo posto, proprio davanti ad un Haslam che fatica quasi a restare in strada con la CBR1000RR. Badovini, alla sua prima gara con la Panigale, dopo l'infortunio di Phillip Island fatica a prendere il ritmo e non entusiasma. Guardando avanti, una cosa è certa: visti i valori in campo, ad Assen sarà ancora grande show in pista e ci aspettano un altro paio di gare davvero imprevedibili.

Supersport. Menzione d'onore per Luca Scassa che fa un garone tutto d'attacco e firma il terzo posto in volata su Antonelli. Sul gradino più alto del podio sale l'esperto Fabien Foret, davanti al giovane talento VD Mark, che approfitta del ritiro (per rottura) di Lowes all'ultimo giro. Per Luca intanto è una piccola rivincita, e per noi una festa rivederlo al top!