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BMW R nineT: salto nel tempo

a cura di Lorenzo Cascioli il 16/10/2013 in Moto & Scooter

Ecco la nuova roadster BMW: è spinta dal boxer "ad aria" da 110 CV e arriverà presto dai concessionari. Il nuovo numero di Dueruote, già in edicola, le dedica la copertina e un ampio servizio

BMW R nineT: salto nel tempo
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L'avevano promessa un anno fa, poi la scorsa estate ci avevano dato "un indizio" in stile cafe racer. Ora per BMW è arrivato il momento di svelare la boxer "ad aria" voluta per festeggiare i 90 anni di moto. Si chiama R nineT. Riprende il biclindrico della R 1200 R. Innegabile la parentela tecnica e anche l'assonanza del nome con il prototipo Concept Ninety di cui accennavamo. Come, quando arriverà e quanto costerà la nineT ce lo diranno presto. Gli impazienti sappiano che nel nuovo numero di Dueruote, già in edicola, la nineT è protagonista della copertina. E di un ampio servizio in cui si racconta la storia delle varie roadster BMW, dalla R 80 ST del 1983 a oggi.

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Punto centrale della nineT è ovviamente il bicilindrico da 110 CV con il raffreddamento dei cilindri ad aria e le teste a olio. Sembrerebbe strano, mentre il resto della gamma boxer va verso il "liquid cooled"... Sono scelte. Non è che uno sia più bello e l'altro più brutto. Non è bianco o nero, giusto o sbagliato. Il motore ad acqua può raggiungere prestazioni maggiori, ma ha anche più complicazioni e richiede il radiatore. Che su una moto dal design essenziale come la nineT, difficilmente avrebbe trovato posto. Questo è già un buon motivo per rinunciare ai 125 CV del motore nuovo. E a chi pensa che 110 non siano abbastanza… beh, faccia un giro su una R 1200 R. Oltretutto sulla nineT la rapportatura finale è stata accorciata, in caccia di grintose accelerazioni semaforo-semaforo.
Ma il boxer è anche elemento fondamentale della ciclistica, con funzione portante: sorregge infatti i due semitelai anteriore e posteriore in tubi in acciaio. La novità è che nel posteriore ci sono due ulteriori strutture (il telaietto reggisella per il passeggero e il portatarga) che possono essere smontate. In definitiva, si può dire che l'ossatura della nineT è composta da quattro telai. Sono tutti imbullonati e si smontano in fretta, permettendo di rendere la nineT monoposto o addirittura a coda mozza! La forcella è quella della S 1000 RR con steli da 46 mm, con escursione di 120 mm. Un po' di numeri: 222 kg il peso con il pieno (17 litri il serbatoio), interasse 1.476 mm. Il cannotto di sterzo è molto in piedi: 24,5°. Le geometrie sono improntate a favorire l'agilità.

Questa boxer sintetizza quel concetto di roadster tanto caro a Monaco: una moto che strizza l'occhio al classico senza essere una vintage vera, che definirla cafe racer sarebbe troppo, ma che non si può nemmeno liquidare come una naked normale. La nineT è una moto di serie, ma soprattutto è la piattaforma ideale per creare una special. Con una sorta di concetto modulare: l'intensità delle modifiche possibili varia da semplici accessori originali, a componenti da montare successivamente. È predisposta al tuning sia con precise scelte tecniche "macro" (come la forcella in luogo del più complicato Telelever), sia in alcuni "micro" dettagli studiati per facilitare la vita ai preparatori che vorranno saltargli addosso, come la scatola del cardano predisposta per imbullonare una bullet o un portatarga laterale.

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