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MotoGP Sepang: Dovizioso vince e non molla

Stefano Borzacchiello il 30/10/2017 in Motogp

In Malesia Franco Morbidelli è campione del Mondo della Moto2. La Ducati fa doppietta con Dovizioso e Lorenzo e tiene aperta la lotta per il titolo mondiale, riducendo a 21 punti il suo distacco da Marquez (quarto). Podio per Zarco con la migliore Yamaha in pista

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Un pilota italiano è di nuovo campione del mondo, è Franco Morbidelli che dopo aver dominato la stagione della Moto2 con 8 successi, ha festeggiato la vittoria del titolo a Sepang, sulla stessa pista su cui nel 2008 Marco Simoncelli si laureò campione della 250.

22 anni, pilota della VR46, già campione europeo della STK 600 nel 2013 dopo aver conquistato le luci della ribalta giovanissimo nel CIV il prossimo anno sarà in MotoGP a giocarsela anche con quel Valentino Rossi che l'ha visto crescere e seguire passo dopo passo e che è stato l'ultimo pilota italiano campione del mondo nel 2009.


SEPANG LA PISTA DI DOVIZIOSO
Sepang 2016
Dovizioso conquista la sua prima vittoria con la Ducati. Sulla stessa pista un anno dopo Andrea Dovizioso ha vinto ancora. In una stagione però è cambiato tutto e quella malese è la sesta vittoria stagionale per il forlivese e per la Ducati che qui festeggia una splendida doppietta con il secondo posto di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo che finalmente sembra aver ritrovato un passo vincente anche sulla Ducati.

Il bilancio dovrebbe essere positivo quindi e di fatto lo sarebbe se non fosse che, per come si erano messe le cose quest'anno Dovi e la Ducati sono in lotta per il Mondiale. Un risultato alla portata se non ci fosse… un tale Marc Marquez che dopo una prima parte di stagione in cui aveva perso terreno, ha recuperato e si è portato al comando della classifica e nonostante abbia vinto lo stesso numero di gare (sei) arriva a Valencia, ultima prova del Mondiale, con 21 punti di vantaggio sull’italiano. Con una consistente fetta di titolo in tasca lo spagnolo non è riuscito a chiudere la partita in Malesia. Dove complici le condizioni incerte di meteo e asfalto, non è riuscito non solo ad attaccare le Ducati ufficiali, ma nemmeno a sopravanzare la Yamaha del team Tech 3 di un ottimo Johann Zarco. Tutto rimandato a Valencia quindi? Vedremo. Perché se il vantaggio è consistente, tutto può ancora accadere. Se il titolo piloti è da assegnare, per ora la Honda festeggia la vittoria del campionato costruttori.

“È stato un weekend davvero perfetto, ha commentato Dovizioso: siamo stati veloci in tutti i turni, sia con l’asciutto che col bagnato, e oggi sotto la pioggia siamo riusciti a dominare. Qui a Sepang Jorge ed io avevamo un vantaggio di moto, perché la nostra Desmosedici era molto veloce, e siamo riusciti a gestire la gara al meglio anche se le condizioni dell’asfalto erano molto difficili perché c’era davvero poco grip. Sono molto contento per questa vittoria che mi tiene ancora in gioco per il campionato e, anche se so che a Valencia sarà molto difficile perché è una pista dove Marquez va molto forte, andremo in Spagna con ottimismo cercando di portare a casa il massimo risultato”.

CHI SALE E CHI SCENDE
Quest'anno, specie in queste ultime tre gare, i valori si sono (ri)mescolati. E se in Giappone le Ducati avevano mostrato un grande potenziale e la Honda aveva lottato con il solo Marquez, le Yamaha erano affondate; in Australia sette giorni dopo e con condizioni meteo opposte, le Ducati erano quasi sparite dai radar mentre le Yamaha erano di nuovo da podio dietro alla Honda.

In Malesia le M1 ufficiali di Valentino Rossi, settimo al traguardo e Maverick Vinales nono, sul bagnato hanno mostrato di nuovo il fianco, mentre le Ducati sono tornate a vincere. E chissà dove sarebbe arrivato Danilo Petrucci, se non fosse stato costretto a partire dai box, vista la grande velocità nella rimonta che lo ha portato fino al sesto posto. In questo scenario mutevole la Suzuki che aveva alzato la testa, torna nelle retrovie, mentre si avvicinano sempre più le KTM. Costante e in crescita ma priva del suo pilota punta l'Aprilia. Aleix Espargarò dovrebbe però rientrare nell'ultima gara.

Ora una pausa più lunga. Il tempo di passare per l’EICMA per firmare qualche autografo e poi via a Valencia per il gran finale dal 10 al 12 novembre sul Circuito Ricardo Tormo.

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