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MotoGP Argentina: Marquez in pole, Rossi e Lorenzo alle costole

di Matt Cape il 02/04/2016 in Motogp

Marc rifila 3 decimi larghi a Valentino, ma si sdraia all'ultimo tentativo. Lorenzo cade in FP4, ma centra la prima fila, davanti a Pedrosa e alle Ducati di Dovizioso e Iannone

MotoGP Argentina: Marquez in pole, Rossi e Lorenzo alle costole
Parco chiuso: Marquez, Rossi e Lorenzo. Tutti e tre lì, davanti, in prima fila nella seconda qualifica dell'anno. Professionisti. Sorridono, spiegano che qualche difficoltà c'è, per tutti, e che qualcosa va sistemato per la gara. Ma intanto eccoli "quei tre lì", di nuovo gomito a gomito. Tensione agonistica alle stelle, i canini dei cannibali che si ri-affilano. Dopo i pasticci 2015, ora conta solo l'aspetto puro del "racing": correre per vincere. Ognuno con le sue motivazioni, con una voglia matta di stare davanti; a tutti i costi...

Così il tempo di 1:39.411 consegna la pole a Marquez, consapevole che si poteva fare anche meglio, ma scivolato ancora, proprio all'inizio dell'ultimo giro buono. Pista insidiosa, meteo  incerto e gomme a cui bisogna ancora abituarsi. Variabili che a turno fregano un po' tutti. Marc, però, qui sembra davvero extra-motivato per dominare, per fare una garona in fuga, con in testa ancora i fantasmi del contatto della passata stagione. Quel "touch" con Rossi, che il 93 non hai mai digerito e forse ne ha condizionato testa e carriera... Quel Valentino, che con altrettanta determinazione - insieme a qualche rischio e qualche brivido - si piazza alle costole dello spagnolo, a +0.375. Un Dottore in grande forma, con la scintilla negli occhi, pronto alla lotta e... a cui potrebbe arrivare un regalino inatteso. Già, perché il 46 - che qui si trova molto bene con la mescola dura - potrebbe pescare un jolly: Michelin infatti potrebbe ritirare le gomme morbide, dopo il pauroso incidente, per il distacco del batterista, di Redding!

Il pensiero delle gomme gira così anche nella testa di Lorenzo, vittima anche lui di un'innocua scivolata nelle ultime libere. Terzo, Jorge ha comunque accumulato un gap di +0.533, che solo per 67 millesimi è stato sufficiente per relegare Pedrosa in seconda fila. Detto che Dani ha accumulato un distacco di 6 decimi dal compagno di box, è poi riuscito ugualmente a difendersi dalla pattuglia Ducati. Dovizioso e Iannone che hanno messo in pista un mix di velocità e stabilità molto convincente, che li candida di diritto come outsiders per una domenica da leoni! Infine terza linea colorata dalla Suzuki di Vinales, che si accompagna con la Ducati di Barbera e la Honda di Crutchlow. Mentre il fratelli Espargaro, Pol e Aleix, chiudono insieme a Smith, piazzati nei 12.

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