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L'Europa cambia le regole della distribuzione

il 07/02/2002 in Attualità

La nuova disciplina europea sul commercio di veicoli a motore getterà le basi per un forte calo dei prezzi. Le moto, però, sono toccate solo marginalmente: la loro organizzazione di vendita è infatti già ispirata a principi di libero mercato

La nuova disciplina europea sul commercio di veicoli a motore getterà le basi per un forte calo dei prezzi. Le moto, però, sono toccate solo marginalmente: la loro organizzazione di vendita è infatti già ispirata a principi di libero mercato

La nuova disciplina europea sul commercio di veicoli a motore getterà le basi per un forte calo dei prezzi. Le moto, però, sono toccate solo marginalmente: la loro organizzazione di vendita è infatti già ispirata a principi di libero mercato
di Riccardo Matesic
Sta facendo rumore la decisione della Commissione Europea di varare un nuovo regolamento che darà un forte impulso alla liberalizzazione del commercio automobilistico in Europa.
Le polemiche sono fortissime, con le case europee compatte contro il Commissario alla Concorrenza, Mario Monti, ispiratore del provvedimento che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1° ottobre.
A scanso di equivoci, il regolamento in questione non riguarda il mondo motociclistico, che gode di una normativa a sé stante in materia di commercio (condivisa con il settore delle banane!) assai più ispirata ai principi del libero mercato e della concorrenza che non quella dei cugini a quattro ruote.
Certo, anche nel settore motociclistico le case hanno il potere di favorire dei concessionari ?scelti?, dando loro in gestione esclusiva una zona più o meno ampia. Non mancano però dei meccanismi di controllo che prevedono frequenti verifiche, senza contare che la durata delle concessioni è limitata nel tempo.
In futuro comunque il mondo dell?auto dovrebbe fare un netto passo avanti in direzione della libera concorrenza, con un conseguente calo dei costi d?acquisto e di manutenzione. Alla base del nuovo regolamento c?è infatti la constatazione che alcune macchine in determinati paesi arrivano a costare addirittura il 44% di più che in altri. Sarebbe a questo punto interessante capire se anche nel mondo delle due ruote esistono simili differenze di prezzo da paese a paese?
Tanto per avere un?idea, se il nuovo regolamento vedrà la luce, ogni concessionario d?auto potrà operare in tutta Europa, le officine potranno comperare i ricambi direttamente dai produttori, senza intermediari, ed anche quelle non autorizzate avranno accesso alle informazioni tecniche ed alle attrezzature specifiche necessarie per la manutenzione. Addirittura a lungo termine potrebbe esserci l?opportunità di comperare al supermercato o addirittura su Internet la macchina.
Le polemiche come detto sono fortissime e fra i critici si è schierato addirittura il primo ministro tedesco, Gerhard Schroeder. Per una volta noi possiamo stare a guardare?

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