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Incentivi e disinformazione: serve chiarezza

il 14/02/2002 in Attualità

Come spesso succede, sugli incentivi si è scritto di tutto, facendo della vera e propria disinformazione nei confronti degli utenti. E poi si parla ancora di 2 e 4 tempi, di Euro 1 ed Euro 2 senza cognizioni tecniche

Come spesso succede, sugli incentivi si è scritto di tutto, facendo della vera e propria disinformazione nei confronti degli utenti. E poi si parla ancora di 2 e 4 tempi, di Euro 1 ed Euro 2 senza cognizioni tecniche

Come spesso succede, sugli incentivi si è scritto di tutto, facendo della vera e propria disinformazione nei confronti degli utenti. E poi si parla ancora di 2 e 4 tempi, di Euro 1 ed Euro 2 senza cognizioni tecniche
di Riccardo Matesic
Come spesso succede quando si parla di ciclomotori, l?occasione della firma del protocollo d?intesa fra ANCMA e Ministero dell?Ambiente è stata utile per fare un po? di confusione sulla carta stampata e sui telegiornali.
Tanto per cominciare tutti quanti hanno creduto che gli incentivi saranno dati nuovamente agli utenti, come nelle campagne degli anni scorsi. Invece questa volta si tratta di un contributo per le aziende, pensato per spingerle a sposare quanto prima le nuove tecnologie meno inquinanti. Starà poi alle case decidere se girare il contributo sotto forma di sconto agli acquirenti dei ciclomotori.
E poi si è fatta confusione su 2 e 4 tempi, su Euro 1 ed Euro 2. Sui giornali abbiamo letto che gli incentivi più alti verranno dati solo ai motorini a 4 tempi. In qualche caso è stato scritto che addirittura fra 4 mesi gli Euro 1 saranno fuorilegge (!), cosa che ha causato una levata di scudi dell?ANCMA, che ora minaccia addirittura di adire a vie legali per la ?grave turbativa del mercato?.
Giova allora ricordare a tutti che nessun ciclomotore o moto diverrà mai fuorilegge, neanche i cosiddetti Euro 0. Al momento gli Euro 1 sono solo il 20% del parco circolante e anche nel caso di blocchi del traffico quasi tutte le amministrazioni comunali sono orientate a lasciarli circolare. Qualcuno vorrebbe già sposare la tecnologia Euro 2, ma bisogna ricordare che si tratta di una normativa d?omologazione ancora non in vigore! Entrerà in vigore solo il 17 giugno prossimo, ma al momento ci sono solo 6 motorini già conformi allo standard Euro 2 e le previsioni dei costruttori prevedono di offrire solo ciclomotori Euro 2 esclusivamente alla fine del 2004!
Certo, gli industriali potrebbero anche sveltire il passaggio alla nuova tipologia di motorini, ma per le industrie non è facile convertirsi in tempi stretti. Ci sono problemi di stock da smaltire, di linee produttive da aggiornare, di progettazione e industrializzazione. Insomma, certe rivoluzioni tecnologiche (e la Euro 2 per i due tempi lo è) vanno programmate per tempo.
Detto questo, è utile ricordare anche che la polemica fra 2 e 4 tempi è del tutto priva di fondamento. I vecchi quattro tempi sono in realtà assai inquinanti, come abbiamo scritto già una volta, e l?omologazione Euro 2 prevede limiti più severi per i 2T che non per i 4T.
Purtroppo però tutto ciò è difficile farlo capire a chi scrive in un quotidiano, e il mondo delle due ruote avrebbe sempre più bisogno di un ufficio stampa che facesse informazione in questo senso, evitando la disinformazione dilagante.

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