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Comprare la moto all'estero

il 21/02/2002 in Attualità

Per risparmiare qualcosa, soprattutto sull?usato, o per trovare modelli non importati in Italia, si può attingere al mercato degli altri Paesi CEE. Quando conviene e quali precauzioni prendere

Comprare la moto all'estero
Pur comprando una moto all'estero non si potranno mai avere in Italia le targhe personalizzare

Per risparmiare qualcosa, soprattutto sull?usato, o per trovare modelli non importati in Italia, si può attingere al mercato degli altri Paesi CEE. Quando conviene e quali precauzioni prendere
di Riccardo Matesic




L?Europa è unita già da tempo, le frontiere sono aperte e dal 1° gennaio abbiamo anche l?euro. La libera circolazione delle merci è un fatto acquisito ormai, però, sbirciando i listini di vendita delle moto, scopriamo che i prezzi nei differenti paesi comunitari possono differire anche parecchio.
In più, sul mercato dell'usato le differenze sono notevoli e, indagando su siti specializzati e giornali, non è raro trovare modelli a quotazioni ben più convenienti che da noi. Per esempio, l'usato BMW è solitamente più economico in Germania e, viceversa, per un Tedesco può essere vantaggioso acquistare una Moto Guzzi in Italia. Così sono molti i lettori che ci scrivo per chiederci se è possibile acquistare una moto all?estero e se si tratta di un?operazione conveniente.
Ma c?è anche chi desidera una moto non importata in Italia.
Ebbene sì, con l?Europa unita è possibile anche acquistare la moto all?estero, ma bisogna prendere un po? di precauzioni, per non rischiare di trovarsi in un ginepraio.
(rmatesic@motonline.com)

Quando non conviene





Non bisogna comperare all?estero se si vuole acquistare in un paese al di fuori della Comunità Europea, perché le omologazioni sono spesso assai differenti nei limiti e nelle procedure, e una moto americana è spesso molto differente dal corrispondente modello europeo.
Portandola in Italia bisognerebbe allora procedere all?omologazione come ?esemplare unico?, superando una vera e propria serie di test d?omologazione presso il Dipartimento dei Trasporti Terrestri, con il rischio di trovarsi a dover fare profondi lavori di adattamento, dall?impianto elettrico alla parte meccanica?
Non conviene comperare una moto all?estero anche se si tratta di una moto non immatricolata in altro paese UE se omologata con una vecchia normativa nazionale, differente da quella italiana, e non con la direttiva comunitaria 97/24, la ben nota ?Multidirettiva?. Anche in questo caso, portando la moto in Italia la trafila sarebbe la stessa che portarla da un paese extraeuropeo. Insomma, una moto non importata in Italia, non omologata in Italia e omologata solo in un paese UE ma con una vecchia omologazione nazionale piuttosto che con la 97/24 conviene acquistarla solo se è già immatricolata in un paese UE.

Acquisto di una moto già immatricolata




La situazione più facile per portare una moto in Italia dall?estero è quella di essere già titolari di una moto immatricolata in un paese UE, perché si è vissuto un periodo all?estero, o di acquistarla usata.
In tal caso il principio di libera circolazione delle merci permette di portarla in Italia e di ottenerne immediatamente l?immatricolazione spendendo poco più di 35 euro per la targa, 25 di imposte di bollo e 250 euro per l?iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Come detto in questo caso l?immatricolazione è immediata e qualche problema potrebbe sorgere solo al momento di superare i test per la revisione periodica o per il bollino blu qualora si tratti di un veicolo particolarmente vecchio e quindi assai difforme nei valori di emissioni allo scarico, frenata o rumorosità rispetto a quelli omologati in Italia con le vecchie normative nazionali o con la 97/24.
Problemi che comunque potrebbero riguardare solo moto di concezione particolarmente antiquata e che potrebbero essere risolti, ancora, appellandosi al principio di libera circolazione delle merci?

Acquisto di una moto non immatricolata




Se non risiedete all?estero e volete comperare una moto nuova senza farla prima immatricolare nel paese d?origine a nome di qualcun altro, avrete qualche problema in più. Il tutto fermo restando che potrete acquistare esclusivamente in Europa, perché, come detto, acquistare fuori dal nostro continente diventa eccessivamente difficoltoso.
Intanto accertatevi che la moto che intendete acquistare sia omologata in base alla direttiva 97/24. In tal caso una volta portatala in Italia, potrete immatricolarla senza troppi problemi. Nel caso invece in cui sia omologata sulla base di una vecchia normativa nazionale, contattate la filiale italiana della casa costruttrice per chiedere se tale moto e omologata anche in Italia e se ci sono differenze fra le due versioni, quella italiana e quella del paese dove intendete acquistarla.
Se non ci sono differenze la casa costruttrice nel giro di pochi giorni potrà certificare l?esistenza di un?omologazione italiana per la vostra moto e vi permetterà di andare a chiederne l?immatricolazione.
Prima però dovete ricordarvi di andare a pagare l?IVA in Italia. Sì, perché comperando all?estero la moto dovrete pagarla al concessionario al netto dell?IVA, versando quest?ultima direttamente in Italia. Solo dopo questa operazione potrete immatricolarla.
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