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ANCMA: no agli aumenti RC

il 02/09/2002 in Attualità

Ecco in forma integrale il comunicato dell'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori che lamenta gli aumenti indiscriminati delle compagnie assicurative

Ecco in forma integrale il comunicato dell'Associazione nazionale Ciclo Motociclo e Accessori che lamenta aumenti indiscriminati da parte delle compagnie assicurative

Milano, 28 agosto 2002 - In merito agli annunciati aumenti dell’assicurazione obbligatoria anche per moto e ciclomotori l’Ancma rileva che tali decisioni non trovano alcuna giustificazione: i prezzi dei veicoli e dei pezzi di ricambio sono in linea con l’inflazione, la frequenza dei sinistri è sostanzialmente stabile e non si capisce per quale motivo dovrebbero aumentare i costi assicurativi.
Il settore delle 2 ruote a motore è il più penalizzato dall’incremento esponenziale delle tariffe; dal ’94 ad oggi gli incrementi sono stati nell’ordine del 400%. Tariffe che superano i 1000 euro in alcune città del centro sud, per i ciclomotori, sono insostenibili e provocano una grave turbativa del mercato in quanto rappresentano la più alta barriera all’acquisto dei veicoli.
In una situazione di mercato particolarmente pesante come quella attuale ( -12% i ciclomotori e – 9% gli scooter targati, rispetto a un 2001 che era già in forte arretramento ) nuovi incrementi nei costi assicurativi significano letteralmente strangolare il mercato.

L’ANCMA da tempo ha evidenziato come la “libera concorrenza” invece di promuovere la competizione fra le compagnie a favore degli utenti, ha generato aumenti indiscriminati. Purtroppo non esiste una fonte di certificazione super partes che consenta di verificare la congruità delle informazioni rilasciate in esclusiva dall’ANIA. Inoltre l’applicazione del sistema bonus-malus non ha tenuto conto della “storia” degli assicurati, ma si è tradotto in aumenti per tutti e gli sconti successivamente promessi sono stati puntualmente vanificati dagli aumenti di listino.
Le truffe a danno delle compagnie, piuttosto estese in alcune realtà locali, provocano costi che vengono sempre scaricati sulla maggioranza degli utenti onesti.
D’altra parte tariffe impraticabili impediscono di fatto la possibilità di assicurarsi e favoriscono lo sviluppo di pratiche illegali (contrassegni falsi/ assicurazioni fuori zona/ consorzi di utenti che incidono su un'unica polizza etc.)


Fatti nuovi che dovrebbero favorire un contenimento dei costi assicurativi:

- L’obbligatorietà del casco generalizzata ha consentito una significativa riduzione dei casi di trauma cranico.
- Il recente provvedimento che prescrive le luci sempre accese per le 2 ruote va nella direzione di aumentare la sicurezza.
- A partire dal 2003 è prevista una registrazione semplificata dei proprietari di ciclomotori con una diretta correlazione al numero di telaio dei veicoli, ciò significa maggiori possibilità di controllo e minori possibilità di truffe.
- Per i minorenni alla guida dei ciclomotori sarà introdotto il patentino e la contemporanea organizzazione di corsi nelle scuole propedeutici alla circolazione stradale. -

Le proposte ANCMA

- Favorire la diffusione delle forme tariffarie con franchigia, attraverso la penalizzazione in termini di punti/ patente per chi non rimborsa in caso di incidente con responsabilità.
- Garantire la trasparenza delle tariffe attraverso l’istituzione di un data base accessibile in internet da parte degli utenti.
- Controllare la composizione dei costi per sinistro attualmente dichiarati dall’ANIA, attraverso un comitato di monitoraggio delle tariffe, da costituire subito, con la partecipazione delle parti coinvolte: ministero delle attività produttive, utenti, costruttori dei veicoli e compagnie di assicurazione. -

L’obiettivo è fare chiarezza sui meccanismi che determinano gli aumenti, in modo da poter intervenire efficacemente sulle cause.

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