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I viaggi dei lettori

Tra Germania e Danimarca

testo e foto di Maurizio e Andrea il 11/08/2010 in I viaggi dei lettori

Il centro Europa in sella a uno scooterone, tenendo come fil rouge il mondo dei motori: da Hockenheim a Wolfsburg, da Ingolstadt al museo Porsche

Tra Germania e Danimarca
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Quest'estate ho deciso di andare a Copenaghen con il mio scooter, un Suzuki Burgman 400, in compagnia di mio figlio Andrea che mi aveva seguito anche nei due anni precedenti quando avevamo girato le montagne austriache e della Baviera. Caricato lo scooter con il bauletto, una coppia di borse laterali morbide e un sottosella con scarpe e tute antipioggia, siamo partiti alla volta della Svizzera. Dopo aver superato la galleria del San Gottardo e il Lago dei Quattro Cantoni, Lucerna e Basilea, siamo entrati in Germania (dall'autostrada A5) e, usciti a Neuenburg, ci siamo diretti a Badenweiler, nella frazione Oberweiler, dove alloggiamo alla Gasthaus Wilder Mann, prezzo abbordabile, buon cibo e tanta tranquillità, poco fuori dal centro rinomato per gli impianti termali.
La mattina seguente ripartiamo per Stoccarda, attraversiamo la Foresta Nera salendo e scendendo su una strada di collina bagnata dalla pioggia fino a Bad Durrheim, dove riprendiamo l'autostrada A81.
E' una giornata piovosa, attraversiamo Stoccarda senza badare molto alla città né al Mercedes-Benz Museum, perché la pioggia non ci da tregua.
Finalmente smette di piovere, e troviamo alloggio al Golden Leaf Hotel, vicino al museo Porsche. L'indomani, dopo colazione, ripartiamo e via, verso Darmstadt.
Riprendiamo l'autostrada A81 con un bel sole, ma all'orizzonte si vedono già nuvoloni neri carichi di pioggia; prima di Heilbronn ci immettiamo sulla A6 fino a Walldorf, dove usciamo per fermarci a Hockenheim, sede del mitico circuito. Visitiamo il museo, saliamo sulle tribune del circuito, foto ricordo e poi riprendiamo il viaggio, prendendo l'autostrada A5.

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Lasciamo il Baden-Wurttenberg ed entriamo in Hessen, usciamo a Eberstadt sulla B3 e prendiamo la deviazione per salire sulla collinetta dove si trovano le rovine del castello del dott. Frankenstein, che è veramente esistito e faceva esperimenti sugli animali e non su uomini. Per visitare i ruderi bisogna pagare 1 euro che va messo in una cassetta postale: i tedeschi hanno fiducia nel prossimo, ma chissà quanti entrano gratis!
Ricomincia a piovere ed urge trovare un alloggio: scendiamo a Ramstadt e ci fermiamo al Tagungshotel, nella frazione di Trautheim; il mattino seguente ci spiegheranno che è una clinica della Croce e Mezzaluna Rossa dove si può studiare l'inglese e, allo stesso tempo, funge da hotel.
La mattina riprendiamo lo scooter e via, in direzione Francoforte-Kassel-Gottinga. Superata Francoforte sul Meno proseguiamo fino allo svincolo di Hattenbacher, dove passiamo sulla A7, superiamo Kassel, entriamo in Nieder Sachsen e arriviamo a Gottinga, dove troviamo un hotel proprio di fronte alla Zeiss, vicino al centro ed alla stazione: è l'hotel Schiffer, 80 euro per una camera doppia con colazione e la moto al coperto.
Dopo cena ci dirigiamo verso la zona pedonale di Gottinga, incontriamo tanti giovani studenti, tutti in bicicletta (la città è famosa per la sua Università). Attenzione che i ciclisti e i pedoni hanno due corsie diverse e si rischia di venire investiti da qualche ciclista.
Al mattino si riparte verso Wolfsburg, la città della Volkswagen e della squadra di calcio campione di Germania: finalmente una giornata all'insegna del bel tempo, riprendiamo la A7 in direzione Hannover fino al bivio con la A39 per Braunschweig e poi usciamo sulla statale K92 che ci porta al centro di Wolfsburg, dove spiccano le torri dello stabilimento Volkswagen con il grosso marchio. Arriviamo allo stadio Volkswagen Arena, il museo Volkswagen è proprio di fronte, con parcheggio gratuito per le moto: ci resteremo fino al tardo pomeriggio.
Poi riprendiamo lo scooter e andiamo verso nord, fermandoci a Wittingen al Ruhling's Hotel, un antico posto dove si scambiavano i cavalli: il paese è piccolo e tranquillo, ma un ristorante gestito da un italiano si trova ovunque.
La mattina si riparte verso Uelzen, poi percorriamo la B71: troviamo campi e trattori, e in tutti i paesi ci sono cartelli di vendita patate.
Nei pressi di Muster si trova il Panzer Museum dove ci sono parecchi autoblindo e carri armati.
Arrivati prima di Soltau imbocchiamo l'autostrada A7 in direzione Amburgo, a Bispingen ci fermiamo allo Snow Dome, un complesso gemellato con una zona sciistica austriaca, dove si può sciare in estate. Usciti da lì ci fermiamo al kartodromo di Ralf Schumacher che è proprio accanto.
Ripartiamo, fino al bivio di Horst dove prendiamo la A1 che supera Amburgo e si inoltra nel Schleswig-Holstein fino a Gremersdorf: qui inizia la B207 che ci porta al ponte che collega l'isola di Fehmarn ed arriviamo a Puttgarden, dove c'è il porto con i traghetti per la Danimarca. E' già pomeriggio inoltrato, e cercarhiamo un alloggio nel piccolo paese di Puttgarden, la Jonhsen's Gasthof: costa il giusto ma bisogna cenare entro le 20, visto che c'è solo un palazzone che è Hotel-ristorante e nient'altro.
Tra Germania e Danimarca
FARØ
Il mattino seguente piove, mettiamo le nostre tute antipioggia e ci dirigiamo all'imbarco. L'attesa è breve e, dopo aver sistemato lo scooter, in 40 minuti si arriva a Rodby, Danimarca, dove sbarchiamo e prendiamo la E47 verso Copenaghen.
Tempo sempre incerto, nuvoloni neri ma per fortuna smette di piovere e ci fermiamo a pranzare in un self-service sull'isola di FarØ, che è attraversata dall'omonimo ponte che collega due penisole della Selandia.
Arrivati nei pressi della capitale danese ci immettiamo nella E20 diretta a Malmoe, usciamo a Copenaghen C e seguiamo il percorso 02 (a Copenaghen ci sono i percorsi numerati e non le indicazioni dei paesi o città), ci concediamo un giro per la zona pedonale fino al porto e nel tardo pomeriggio arriviamo alla famosa Sirenetta.
Il mattino seguente riprendiamo la E20 e successivamente la E47, raggiungiamo Gedser dove c'è l'imbarco per Rostock; mentre aspettiamo il traghetto facciamo conoscenza con un altro motociclista italiano, Alberto, che arriva dai fiordi norvegesi e dalla Svezia con una BMW.
Quando sbarchiamo dal traghetto ci fermiamo a Rostock e troviamo alloggio nella zona di Dierkow, appena fuori dall'autostrada, alla Pension Petridamm, 50 euro per una doppia con TV, bagno e colazione.
Alla sera ceniamo a "La Casa", un ristorante italiano un po' atipico visto che il proprietario è del Bangladesh e il cuoco cinese. Il mattino seguente ripartiamo in direzione Berlino sulla A19, lasciamo il Meckleburgo Vorpomerania ed entriamo nel Brandeburgo.
Presso Wittstock ci immettiamo sulla A24, poi il Berliner Ring o A10, la A111 e la A100 per arrivare all'Olympiastadion.
Proviamo a cercare un alloggio, ma a causa dei mondiali di atletica i B&B sono pieni. Finalmente troviamo in un Hotel sul vialone che porta allo stadio.
Decidiamo di andare verso il centro città, percorrendo il vialone Kaiserdamm che poi diventa Strasse de 17 Juni e, dopo la porta di Brandeburgo, prende il nome di Unter der Linden.
La mattina seguente ripartiamo prendendo la B5 e poi la A115 fino al Berliner Ring (A10), imbocchiamo la A9 che va verso sud ed entriamo nel Sachsen Anhalt, una distesa di campi infinita. Prendiamo la B100 verso Halle e decidiamo di pernottarci Landsberg, scegliendo a caso un paese prima della città.
Al mattino seguente riprendiamo la B100 e poi la A9 verso Monaco, entriamo in Turingia.
Prima di entrare in Baviera usciamo a Schleiz dove si trova il castello di Burgk e dove una volta all'anno si corre una gara motociclistica stradale. Qui i campi sono coltivati a malto che servirà poi per la birra insieme al luppolo.
Riprendiamo la A9 ed entriamo in Baviera, usciamo a Munchberg e seguiamo la B289, un saliscendi tra boschi e campi fino a Kulmbach dove si trova il museo della birra e lo stabilimento delle birre Kulmbacher-Monchshof-Kapuziner.
Usciti dalla città in direzione Bamberg, attraversiamo il Parco Naturale Frankische Schweiz ed arriviamo a Aufsess, dove ci fermiamo alla birreria con alloggio Rothenbach: il paese è a ridosso di una collina con sopra un piccolo castello.
Monaco di Baviera dista 230 km a sud: la raggiungeremo il mattino seguente dopo aver fatto tappa a Ingolstadt, la città dell'Audi.
L'Audiforum si trova in periferia, paghiamo 2 euro a testa per visitare il museo Audi e conveniamo che siano soldi spesi davvero bene visto le auto e le moto esposte.
Giunti a Monaco, visitiamo l'Allian Arena, poi raggiungiamo la torre della BMW a forma di cilindri e l'Olympiapark; rinunciamo a raggiungere il centro a causa del traffico, optiamo allora per la strada verso Dachau e ci fermiamo a Karlsfeld dove cerchiamo un alloggio.
Il mattino dopo andiamo a Dachau per visitare il vecchio campo di concentramento nazista: se capitate da queste parti vi consiglio di andarci, perché mostra cosa può fare l'odio degli uomini.
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Bispingen
Riprendiamo lo scooter, la nostra meta odierna è il Lago di Costanza: imbocchiamo la B471 e poi la A96 presso il lago di Ammersee, direzione Lindau, poi Nonnehorn e pernottiamo a Kressbron: da qui raggiungiamo la vicina Friedrichshafen, dove c'è il museo degli Zeppelin.
Al mattino piove, dopo colazione imbocchiamo la LI16 per Lindau, poi la ST2375 per Bregenz, attraversiamo il confine austriaco e non prendiamo l'autostrada ma la Bregenzerstasse, poi la B202 ed entriamo in Svizzera a Fussbach, poi Hochst e l'autostrada A60 in direzione Vaduz-Coira.
Ci fermiamo in un autogrill e ci accorgiamo di essere nel Liechtenstein, ripartiamo inseguiti dalla pioggia fino quasi a Coira ma a Bellinzona il tempo è molto migliorato, c'è il sole e quasi 30 gradi di temperatura.
Ripartiamo verso casa,mancano solo qualche decina di kilometri, siamo partiti con l'acqua, abbiamo attraversato 4 stati (Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein) ma finalmente la giornata termina nei nostri letti di Fino Mornasco.
In 14 giorni abbiamo attraversato la Svizzera e la Germania da sud a nord e viceversa,una parte della Danimarca fino alla capitale, per un totale di 3.626 km.
Abbiamo constatato che la benzina costa di più in Italia e Danimarca e meno in Svizzera e Germania, che il Suzuki Burgman 400 non ha mai avuto problemi, e che siamo già pronti per una nuova avventura la prossima estate.
Buon viaggio a tutti!
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