di Roberto Pellegrino

La maggior parte delle scuole italiane si dividono in corsi di tecnica di fuoristrada e su strada. A qualsiasi livello di capacità e di mezzo permane purtroppo il rischio di incidenti: è compito di un buon istruttore pescare il meglio dal talento o dalle doti del singolo aumentandone il grado di sicurezza sia nella specialità preferita che nel normale utilizzo della moto.

E anche se l'idea di ritornare sui banchi di scuola a molti può sembrare bizzarra se non fastidiosa, quasi sempre questa esperienza diventa l'occasione di stare a contatto con la natura, di rilassarsi e di misurare le proprie capacità. A chi è già in possesso di buone doti motociclistiche una scuola permette di cancellare imperfezioni e vizi di guida, senza soffocarne la passione.




Per i principianti, invece, l'obiettivo della scuola è di dare una maggior padronanza del mezzo, partendo dalle nozioni più basilari. I corsi più elementari sono destinati a chi si muove in città su due ruote, al quattordicenne con lo scooter o al mototurista, tutti alla ricerca di una preparazione adeguata.




In Italia e all'estero ci sono scuole di guida veloce anche per gli addetti ai lavori, a piloti con un'ottima esperienza, ma che desiderano spiccare definitivo nel mondo dei professionisti. Gli istruttori, oltre ad avere una preparazione adeguata, hanno anche una buona esperienza, spesso maturata dai loro trascorsi agonistici.