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Yamaha NMAX 125: piccolo a chi?

di Marco Gentili il 10/06/2015 in Anteprime

Dimensioni compatte, look sportivo e tanta praticità, ma la chicca del nuovo Yamaha NMAX è il nuovo motore con valvole a fasatura variabile. In vendita a 3.090 euro chiavi in mano

Yamaha NMAX 125: piccolo a chi?
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Nella lotta tra due pesi massimi, fa più scena un gancio spettacolare che non una serie di montanti, che però alla fine sono più efficaci per chiudere il match e mandare al tappeto il rivale. Dalla boxe alle due ruote il passo è breve: nel duello tra i pesi massimi Honda e Yamaha vince chi fa numeri più grossi, con prodotti magari meno appariscenti delle supersportive, ma più redditizi per le casse dell’azienda. È il caso degli scooter 125 entry-level, dove si preannuncia un bel match e Yamaha risponde al PCX Honda sferrando un colpo importante, che risponde al nome di NMAX 125.
Il nuovo 125 cc arrivato nella famiglia MAX, che comprende TMAX e XMAX, ha come i fratelli maggiori un design sportivo e un largo tunnel centrale che cela il serbatoio; ma oltre che per le dimensioni compatte e i cerchi da 13” si distingue per l’inedito motore "Blue Core". Un monocilindrico 125 cc, 4T, 4 valvole, con distribuzione monoalbero e sistema VVA (Variable Valve Actuation), una novità in campo scooter, che regola l'alzata e la fasatura delle valvole di aspirazione in relazione al regime del motore. Il sistema VVA prevede camme con due diversi profili: il profilo ottimale (e quindi la fasatura ottimale) viene selezionato dalla centralina e ottenuto facendo traslare la camma lungo l’albero. Altre peculiarità sono il trattamento antiattrito DiASil sul cilindro e il radiatore montato lateralmente, che oltre a liberare spazio di fronte al motore permette di avere una pedana più spaziosa.

Per quanto riguarda la praticità l’NMAX ha un sottosella ampio che può contenere un casco integrale. Nel retroscudo è ricavato un cassetto porta oggetti che seppur profondo, tanto da potervi inserire una bottiglietta d’acqua, è privo dello sportellino di chiusura.

Ben rifinito, con tanto di luci a led e tutti i comandi al posto giusto, lo Yamaha è uno scooter robusto: pochi fronzoli e tanta sostanza. Lo dimostrano la strumentazione, essenziale ma che offre molte informazioni fra cui il consumo istantaneo, e i blocchetti sul manubrio dove manca solo il pulsante per il lampeggio.
In sella la seduta è comoda, lo spazio sulle pedane non manca e per il massimo relax si possono allungare i piedi. Anche in coppia, per essere un compatto, lo spazio è più che sufficiente.

Per mettere alla prova l’NMAX, una giornata di stop and go fra salite, pavé, rotaie del tram e lunghi tratti dall’asfalto sporco sulle strade di Lisbona, location del press test, era quello che ci voleva.
Pronti via il nuovo motore, oltre a essere molto silenzioso, sorprende nello scatto in partenza, rivelandosi poi sempre “pieno” non solo ai bassi ma anche ai medi regimi, e garantendo un buon allungo per essere solo un 125 cc. E per quanto riguarda i consumi, l’NMAX è senza dubbio uno scooter poco assetato: a fine giornata sulla strumentazione abbiamo letto 35,9 km con un litro (Yamaha dichiara 45,2 nel ciclo WMTC).

Piccolo e compatto
, nel traffico lo Yamaha è davvero maneggevole, forte del peso contenuto (127 kg in ordine di marcia) che consente di issarlo sul cavalletto centrale con disinvoltura. Leggero sì, ma al tempo stesso l’NMAX risulta sempre stabile e nella guida infonde una bella sensazione di sicurezza, grazie alla gommatura (ruote da 13” con pneumatici da 110/70 all’anteriore e 130/70 al posteriore) ed enfatizzata dall’impianto frenante pronto e facilmente modulabile, dotato di due freni a disco da 230 millimetri di diametro con ABS di serie, a punto e mai invasivo.

Promosso? Aspettate di sentire il prezzo: l’NMax è in vendita a 3.090 euro c.i.m. in quattro colorazioni (bianco, nero, rosso e titanio). Siamo quindi arrivati al 125 perfetto, che consuma poco, costa il giusto e scatta al semaforo “come una moto”? Non proprio. È ovvio che un entry-level non possa essere solo rose e fiori. Qualche piccola pecca l’NMAX ce l’ha in quanto a comfort: la forcella, sollecitata dalle frequenti buche delle strade di Lisbona si è dimostrata poco sostenuta, mentre gli ammortizzatori hanno evidenziato una durezza generale di fondo. E poi a essere cattivi… manca lo start and stop. Ma su quello gli ingegneri giapponesi proprio non ci sentono: “L’NMAX consuma pochissimo grazie al suo nuovo motore, sarebbe stato un costo inutile in più per l’utente”.
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