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La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

Redazione
dalla Redazione il 30/12/2023 in Moto & Scooter
La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)
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Ognuno ha le sue preferenze, ma se ci guardiamo indietro qual è la moto che possiamo considerare più importante o rappresentativa del 2023? Ecco cosa ne pensa la redazione di Dueruote: che ha espresso idee davvero molto diverse

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

ROBERTO UNGARO - KTM 300 EXC

Perché va bene, anzi, benissimo, e perché mi ha trasmesso una filosofia costruttiva molto centrata, dedicata all’Enduro. Non è facile, se si pensa che condivide una base comune con il Cross. Ovvio, è così per tutte le moto Off targate questa condivisione tecnica, ma quando provi lei diresti che è concepita dalla prima all’ultima vite esclusivamente per questa specialità: parte da ferma in sesta, tanto è morbida l’erogazione, ha sospensioni così a punto che ti permette di percorrere un fiume in secca anche se non sei allenato; e ha una ciclistica così “confident” che ti permette manovre improbabili. È vero, era tempo che non provavo una 2T, ma mi ha davvero sconvolto questa moto. Per noi enduristi rimarrà un model year significativo, perché segna un baratro col passato. E conferma ancora una volta come l’Austria si sia presa a cuore - progettualmente parlando - il nostro mondo.

E dire che ho sofferto provandola, perché ci hanno fatto percorrere 180 km sui percorsi di una delle gare di estremo più famose e dure del mondo, la Roof of Africa. Un’esperienza pazzesca, probante, ma che ricorderò per tutta la vita. Sono “pazzi” questi austriaci, ma loro sono fatti così: Ready to Race. Ed è il loro bello. Prendere o lasciare.  

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

CHRISTIAN CAVACIUTI - HONDA TRANSALP E HORNET

Che domanda difficile, ragazzi. La moto che mi sono sognato la notte è la Yamaha XSR 900, ma perché mi ha riportato ai 15 anni quando per pensare alle moto non dormivo davvero. Mi sarei aspettato di sognarmi un’Aprilia (Gilera e Cagiva non ci sono più), invece c’è riuscita Yamaha: brava, anche con la versione GP.

Non è però lei la moto più importante, quella che fra 20 anni ci ricorderemo associandola al 2023 che sta per concludersi. La BMW R 1300 GS è una risposta scontata, assolutamente legittima per l’importanza tecnologica e commerciale che ha; ma io non amo le risposte scontate, per cui ne cerco un’altra. La Benelli TRK 702? Esplosa subito nelle vendite con tutta l’urgenza delle cose attese troppo a lungo, l’anno prossimo farà certamente sfracelli ma è una risposta altrettanto scontata.

Tolte queste due, mi accorgo che il 2023 è stato un anno con tante sfaccettature, ma difficile da etichettare. Un anno che ricorderemo forse proprio per l’attesa delle due regine – la GS 1300 e la TRK 700 – che ha un po’ coperto l’arrivo di tante moto pure importanti: la Triumph Street Triple, la CFMOTO 800NK, la KTM 890 Adventure finalmente azzeccata nel look, la Voge Valico 525DSX, la Royal Enfield HNTR 350.

Insomma, alla fine questo 2023, a rivederlo, mi sembra un anno un po’ di attesa, un po’ interlocutorio. Mi è piaciuta moltissimo la Suzuki GSX-8S, una moto intelligente, tecnicamente ineccepibile, bella da guidare e originale nel look: il meglio che sa fare Suzuki, e un segnale importante quando temevamo un disimpegno di Hamamtsu dal settore delle due ruote.

Ma per me la moto più importante è una piattaforma: quella 750 bicilindrica da cui Honda ha derivato la Transalp e la Hornet: un’operazione facile solo sulla carta, che ha riportato in classifica due nomi mitici in un colpo solo; e se sommiamo le loro vendite, avremmo la moto più venduta del 2023. Una moto fondamentale per capire come le Case giapponesi ed europee proveranno a rispondere all’avanzata dei cinesi, tanto è vero che la Hornet è già diventata una famiglia numerosa: l’esercito del Sol Levante ha bisogno di soldati.

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

FEDERICO GARBIN - KAWASAKI NINJA 7 HYBRID

Ero combattuto. La moto più rappresentativa dell’anno che ci stiamo lasciando alle spalle, mi chiedono. Uhm.

Ci ho pensato a lungo in questi giorni poi, mettendo a letto mia figlia, l’illuminazione. La Kawasaki ibrida. Per me, che ho da pochissimo accettato nel mio quotidiano i tecnicismi che ormai definiamo preistoria tecnologica, è un ossimoro.

Io, figurarsi, che tiro ancora l’aria quando fa freddo.

La Kawasaki ibrida dicevo, sì. Ninja 7 Hybrid, per la precisione. Una moto lontanissima dal mio essere ma, eh già, una moto, ancora. Che fa brum brum, e anche shhhshshsh, a scelta. Una moto che potrei raccontare a mia figlia, un giorno sapendo che potrebbe capirmi, o almeno giustificare, questo mio qualunquismo (o poliscarpismo?) motociclistico. Perché ho il dubbio che quando sarà grande, della “puzza di benzina che fa girar la testa” non ne vorrà sapere. O non ne saprà perché non ne saprà e basta. E allora questa ibrida arrivata nel 2023 potrà essere quel “la” sul quale costruire lo spartito del cambiamento, con note comprensibili per me e per lei. Quelle basse, che ricordano lo stantuffare di uno o più pistoni, e quelle alte, che danno la scossa.

La moto ibrida è una moto democristiana, che non prende posizioni nette, che parla un po’ con tutti. A Kawasaki il merito di averci (almeno) provato. E che sia quel che sia.

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

MARCO GENTILI - BENELLI TRK 702

"Guardale", ha detto un mio collega l'altro giorno nel parcheggio aziendale, vedendo affiancate una delle ultime blasonate BMW e lei. "Con queste moto, se non hai grosse pretese, ci fai le stesse cose. Una costa 27mila. L'altra 7mila". L'altra è la Benelli TRK 702, senza ombra di dubbio la miglior moto del 2023. I numeri non mentono mai: è una best seller, dalla riuscita imparagonabile (in positivo, chiaramente) alla vecchia 502. Basta salirci a bordo per capire il perché: è facile, dà subito confidenza, ha una qualità percepita davvero buona. Certo, non avrà sospensioni semiattive o prestazioni da paura, ma a bordo ti senti su una "motona", qualcosa che - anche nell'aspetto - non ti fa sembrare un parvenu delle due ruote. In effetti, una volta provata, è difficile scendere da una TRK (a meno che non monti su una delle moto più blasonate in commercio, sia una BMW una Triumph o una Ducati). E - ripeto - costa 7mila euro. Set-te-mi-la. Alcuni scooteroni top di gamma sono più cari. E ho detto tutto.

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

STEFANO GAETA - KAWASAKI NINJA 650

Il 2023 mi ha regalato l’opportunità di mettermi in sella a diverse moto da bava alla bocca, super potenti, farcite di elettronica e dal fascino irresistibile. “Attrezzi” che, in molti casi, ho avuto il privilegio di testare in alcuni dei circuiti e delle strade più leggendari al mondo.

Proprio alla fine dell’anno però ho passato alcuni giorni con una moto che, di fatto, non ha nessuna di queste caratteristiche. È mossa da un motore bicilindrico di media cilindrata, con una potenza più che affrontabile e un pacchetto elettronico che ha quello che serve. Non è una novità assoluta ma il risultato di diversi anni di affinamenti, che l’hanno resa un progetto estremamente maturo al punto da essere considerata un vero e proprio riferimento di segmento.

È una moto che mi ha fatto riassaporare in qualche modo quella che dovrebbe essere l’essenza dello stare in sella. Godersi il viaggio con la mente sgombra, usare la guida come una sorta di terapia per provare a riconciliarci con noi stessi apprezzando quello che ci circonda. Senza dimenticare che la moto può, e in alcuni casi deve, essere anche un mezzo di trasporto comodo, pratico e sicuro.

E così me la sono goduta: pratica per muovermi in città per le commissioni, efficace e divertente nella guida tra le curve e a suo agio nei trasferimenti veloci, dove ha sfoggiato doti da moto “grande”. Il tutto senza chiedere in cambio alcun impegno fisico né psicologico e rimanendo, oltretutto, sempre estremamente parca nei consumi.

La moto che di fatto ha spazzato via tutti i miei pregiudizi verso quei mezzi che pensiamo abbiano sempre un gap di personalità solo perché non mettono in campo potenze stratosferiche e un fascino esotico.

La moto che mi ha ricordato cosa significa essere motociclisti, indipendentemente da quello che si ha sotto il sedere. La mia moto TOP del 2023: la Kawasaki Versys 650.

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

CARLO PETTINATO: TRIUMPH TF 250 X (E DUCATI DA CROSS)

Le mie moto più significative del 2023 sono due, anche se una ancora non esiste e andrebbe esclusa da questo 2023: la futura Ducati da motocross, ancora mai vista e coperta dal segreto più segreto. L'altra è la nuova Triumph TF 250 X, anche lei da cross. Sono entrambe frutto di una curva di crescita del settore fuoristrada che ancora sembra non aver raggiunto l’apice. Il 2022 era già stato clamoroso, non tanto per le cross ed enduro specialistiche ma per l’adventure, due mondi che se qualcuno si rifiuterà di associare io ritengo invece collegati dalla stessa matrice: la voglia di libertà che solo due gomme tassellate possono regalare.

Ecco, in questo 2023 che volge al termine sono arrivati la conferma ufficiale dell’imminente arrivo di una Ducati da off vero, con la presentazione di piani sportivi e illustri collaudatori, e il lancio della proposta di Hinckley. Lei per ora solo nella cilindrata di 250 cc, ma già pronta a schierarsi dietro al cancelletto di partenza del Campionato del Mondo MX2, in AMA SX Lites e in arrivo nelle concessionarie dalla primavera 2024. E non è tutto qui, perché si è deciso di partire col cross, ma arriveranno verosimilmente anche le corrispettive versioni da enduro e da Borgo Panigale sono addirittura giunte voci riguardo moto da rally. Chi vivrà vedrà, ma quello che per ora è confermato già ci basta e… lunga vita al fuoristrada, per buona pace di chi ci fa la guerra.

La moto più rappresentativa del 2023 (secondo noi)

MARCO BONI - SUZUKI V-STROM 800 DE

È difficile, ad oggi, definire la moto dell’anno, le cause sono molte; le Case storiche sono arrivate a produrre moto con davvero pochi difetti e i cinesi, fino a poco fa considerati di scarso valore, si stanno evolvendo in quanto qualità e animo nella realizzazione di veicoli a due ruote. Nel complesso quindi prendere la moto definitiva e perfetta è quasi impossibile, ma io trovo un modello che quest’anno riesce a soddisfare sotto quasi ogni punto di vista.

Suzuki V-Strom 800 DE, un arrivo quasi tardivo nel segmento (visto che ad EICMA 2023 abbiamo visto un calo nella sezione adventuring rispetto agli scorsi anni) ma che si è potuta confrontare subito con Honda Transalp. Questa V-Strom la categorizzerei come moto completa, partendo dalla parte tecnica che vanta un motore deciso e corposo a tutti i regimi, seguito da una trasmissione eccellente e un quickshifter tra i migliori realizzati oggi. E' una moto che si guida molto bene; in strada risulta confortevole e facile da gestire in curva e anche se in fuoristrada non raggiunge i livelli di Ténéré o Tuareg a causa della seduta più infossata e del peso maggiore, comunque se la cava alla grande.

Non è la moto con più pregi in assoluto e l’estetica può lasciare un po’ perplessi, ma di certo è un prodotto che ci si può godere a lungo perché non stanca, che sia per i lunghi viaggi, lavoro per cui nasce, come moto da tutti i giorni o per il giro della domenica la V-Strom 800 DE si adatta a tutto e con qualche modifica potrebbe arrivare nelle competizioni di categoria. Per questo motivo è considerabile completa e quest’anno non c’è stato nessun altro che abbia saputo fare tutto questo così bene e con una sola moto, soprattutto considerando il prezzo.

Se vi chiedete perché non la GSX-8S che monta lo stesso motore è solo per il segmento meno versatile e affollato di molta concorrenza meno distante. Sì, come moto dell’anno ci si aspetta quella piena di cavalli o qualche modello iconico che fa il suo ritorno oppure la più bella, però ogni tanto bisogna riconoscere i meriti riguardo la realizzazione di modelli intermedi, non solo di cilindrata ma anche di collocazione. E se ancora l’aspetto non vi convince c’è da ricredersi una volta saliti in sella, merito del lavoro di Suzuki.

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