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La moto da indossare

di Daniele Massari il 11/09/2009 in Moto & Scooter

È una proposta di un giovane designer che sta facendo molto discutere. Elettrica, sportivissima e con tre ruote, potrebbe essere il mezzo di locomozione del futuro

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Come potrebbe essere la moto del futuro? Quella che vi mostriamo rappresenta forse una risposta a questa domanda, e viene da un giovane designer di nome Jake Loniak, studente dell'Art Center College of Design (da cui sono usciti nomi celebri come Chris Bangle o Henrik Fisker, il creatore della supercar elettrica Fisker Karma), che ha condotto questo studio in collaborazione con Yamaha.

Si tratta di un mezzo a tre ruote, a metà tra un esoscheletro e una motocicletta, denominato "Deus ex Machina": la struttura portante è sorretta da una vera colonna vertebrale (composta da sette "vertebre") con funzioni di protezione del pilota oltre che di distribuzione dell'energia. A consentire il movimento ci sono 36 muscoli artificiali, che permettono il movimento del mezzo: se la posizione assunta a veicolo fermo è quella verticale, all'aumentare della velocità le ruote anteriori si allargano e avanzano, così da creare una posizione inclinata in avanti per il guidatore.
Un computer interpreta i movimenti del guidatore, per trasformarli in comandi direzionali per il veicolo che sfrutta "muscoli" pneumatici realizzati dalla tedesca Festo: "è come guidare due skateboard contemporaneamente, ma la Deus è più stabile, perché sorregge il peso del guidatore", ha spiegato Loniak.
Mossa da motori elettrici posizionati nelle ruote e alimentati da batterie agli ioni di litio, la Deus dovrebbe essere in grado di raggiungere le 75 miglia orarie (circa 120 km/h) e di accelerare da 0 a 100 in 3 secondi: una sport bike, insomma, più che un mezzo di locomozione.
Una volta parcheggiata, il guidatore può uscirne come da una tuta e ricaricare le batterie in soli 15 minuti.
Attualmente, chiamare motocicletta la Deus ex Machina è un po' forzato: esiste solo in alcune elaborazioni computerizzate, ma Loniak è fiducioso sulla possibilità di costruirla realmente. "Credo che un prototipo funzionante potrebbe essere realizzato, ma richiederebbe molto lavoro a livello progettuale e in termini di tempo".
La tecnologia di base esiste già, come pure le batterie necessarie: "Non è fantasia, è un veicolo ecologico, e tutti i numeri sono basati sulla realtà".
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