La Ducati è un'industria: è fatta di uomini e alcuni di loro probabilmente avranno incrociato le dita, altri andranno fieri della loro sicurezza, altri faranno conti e previsioni razionali, ma a prescindere dalla superstizione o dal freddo calcolo, i segnali che hanno preceduto il debutto della Multistrada sono tutti di segno positivo: forte crescita del titolo in Borsa, tanto da provocare la sospensione delle contrattazioni per eccesso di rialzo, superiorità infinita nel Mondiale Superbike e un debutto nel Mondiale MotoGP che ha convinto, con un terzo e un quinto posto nella tana del lupo, che la Ducati Desmosedici al primo anno di corse sia già l'unica vera avversaria della Honda.


Abbiamo detto che la Multistrada è la scommessa più importante della Ducati per gli anni a venire. Il motivo è semplice: la Casa di Borgo Panigale ha basato il suo rilancio su un modello supersportivo stupendo e vincente nel campionato mondiale Superbike e lo ha consolidato proponendo una moto per tutti, innovativa, aggressiva ma non esasperata come la Monster. La Multistrada non sostituisce la Monster, ma non è destinata certamente al ruolo di modello di nicchia: con la Multistrada nasce una nuova famiglia di moto Ducati, che molto probabilmente spazierà su una vasta gamma di cilindrate e che secondo i piani dell'azienda avrà un ruolo molto importante nella crescita industriale auspicata.


La moto, come tutti i progetti originali, ha destato notevoli perplessità nel pubblico: le stesse che hanno accolto la presentazione della 999, ma che, ad onor del vero, si sono dissipate dopo le prime esitazioni e soprattutto dopo la conferma che, in pista e su strada, la nuova ipersportiva è vincente come la 998 e possiede contenuti tecnici concreti e innegabili. Oggi, partendo dalla meravigliosa spiaggia di Chia Laguna, anche la Multistrada inizia il suo cammino. A decidere se questa nuova e dibattuta proposta sia la moto che mancava nel panorama motociclistico internazionale - come sostengono con forza i tecnici e i manager della Ducati - sarete naturalmente voi che leggete queste righe. A noi comunque l'onore di presentarvela in anteprima e di raccontarvi le nostre impressioni a caldo. Domani.