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Moto & Scooter

Limitiamo i limiti

il 24/07/2002 in Moto & Scooter

Sicurezza? Forse. Soldi? Sicuro! L'accoppiata limiti assurdi e telelaser non riesce a far diminuire i morti sulle strade, ma fa tanto bene alle casse comunali e alle coscienze dei benpensanti

Sicurezza? Forse. Soldi? Sicuro! L'accoppiata limiti assurdi e telelaser non riesce a far diminuire i morti sulle strade, ma fa tanto bene alle casse comunali e alle coscienze dei benpensanti

di Luigi Rivola

I limiti, i divieti, le sanzioni aumentano, ma gli incidenti non calano. Riempire l'Italia di limiti irrispettabili a mio parere non serve a far diminuire gli incidenti, semmai il contrario: più il traffico diventa caotico per le continue code, più si verificano incidenti, o per la disattenzione di chi a bassa velocità perde concentrazione, o per l'azzardo di chi - esasperato - prova a superare anche quando la situazione non ci sono le condizioni per poterlo fare in sicurezza.
Invece di promuovere l'uso del buonsenso e dell'educazione civica, unica vera via per ridurre gli incidenti e le loro conseguenze, si sono acquistati strumenti di precisione che consentono agli agenti di staccare verbali da 260.000 alla botta ad una marea di automobilisti e motociclisti che in luoghi aperti, dove vige il solito assurdo limite dei 50, circolano a velocità "illegali", ma perfettamente coerenti col buon senso. Con la scusa della sicurezza si pareggiano i conti del Comune e si accontentano i benpensanti.

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Alla base di tutto questo c'è la regolare e voluta confusione fra cause e conseguenze: la velocità non è quasi mai la causa degli incidenti, anche se certamente incide sulle conseguenze. Concentrandosi sulla velocità si perdono d'occhio le vere cause degli incidenti: distrazione, imprudenza, prepotenza (in costante aumento su tutte le strade) mancata precedenza, tutti comportamenti sanzionabili secondo il Codice, ma ormai dimenticati dagli agenti, che sono impegnati a controllare il display delle macchinette diaboliche, magari nascosti dietro una siepe.
Tutto ciò è favorito dalla facilità con cui in Italia si fanno e si disfano leggi su basi puramente demagogiche, anziché scientifiche e documentate: qualcuno propone per le moto il limite di potenza a 100 CV? Trova subito "correnti" disposte ad appoggiarlo in nome della sicurezza, del senso civico, del risparmio di risorse economiche e umane. Nessuno di questi benefattori si chiede, prima di dare il suo assenso, se effettivamente questo limite sia motivato: basta la sensazione epidermica; non si rende conto - o non interessa - che qualsiasi divieto non basato su motivazioni inoppugnabili è parente stretto della prepotenza. Per costringere il popolo a sottomettersi alle prepotenze, una volta si usavano il bastone e i "tratti di corda". Oggi si usa il telelaser.

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