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Honda Pixel Special 600

il 25/03/2001 in Moto & Scooter

Partendo da un ferrovecchio abbandonato, il tarantino Nicola Larato ha creato questa belva massiccia, nera, che sprizza cattiveria da tutti i pori

Honda Pixel Special 600
I due megafoni sovrapposti MCJ


di Daniele Massari




Il Sud: una terra dove c’è il sole tutto l’anno e dove i pochi motociclisti “veri” possono godersi il bel tempo a dispetto di una spesso scarsa cultura delle due ruote.
Ma il Sud è anche la terra delle personalizzazioni estreme, dove esistono borgate in cui c’è una sola stazione dei carabinieri e si è tutti amici: dove, di conseguenza, i cultori delle customizzazioni senza limiti possono trovare i loro spazi senza troppe paure di incontrare la fatidica “paletta” lungo la strada.
Solo questo giustifica la circolazione di certi mezzi pazzeschi, come quest’altra opera del tarantino Nicola Larato, questa volta su base Honda Shadow.
A dire il vero, la Pixel, questo il suo nome, era già stata ammirata durante lo scorso Custom & Chopper Show di Padova.




Le forme mastodontiche ed inusuali di questa moto sono opera del suo stesso proprietario, che è partito da un vero e proprio ferro vecchio abbandonato in una cascina, in cui il telaio era appeso al muro ed il motore fungeva da chiusura di sicurezza per un finestrone.
La linea aggressiva della Pixel deriva dal grosso serbatoio prodotto ad hoc dalla Italian Style e dotato di strumentazione integrata (due strumenti circolari) e di due tappi aeronautici per il carburante, raccordato con la sella sottile e monoposto, “appollaiata” su un parafango corto che fascia a stento la gomma posteriore Avon da 230.
Il resto? Un trionfo di alluminio dal pieno, utilizzato per tutta la zona anteriore (copri-steli, manubrio, piastre), per il forcellone, e sapientemente lavorato da Giancarlo De Marco di Custom Dreams.






Dal punto di vista tecnico, il motore resta quello originale dell’Honda VT 600 Shadow (bicilindrico a V raffreddato a liquido con tre valvole per cilindro e cambio a 5 rapporti), con alcune modifiche quali un collettore in acciaio su cui è stato montato un carburatore Dell’Orto doppio corpo di tipo automobilistico con diffusori da 40 mm e filtri a tromboncino. L’impianto di scarico originale è stato sostituito da due megafoni MCJ a sonorità variabile.
La forcella, dall’aspetto molto massiccio, è in realtà l’originale da 39 mm rivestita con foderi in alluminio ricavati dal pieno, così come dal pieno sono stati ricavati il manubrio in tre pezzi, le piastre di sterzo ed i risers.





Sebbene il telaio sia rimasto invariato, al forcellone originale è stata preferita una realizzazione artigianale in acciaio, in grado di ospitare il monumentale pneumatico Avon da 230/60/15”. La ruota anteriore è invece gommata da un Avon con sezione 130/90/16” e su di essa agisce un freno a disco di derivazione Harley-Davidson di 292 mm di diametro, con pinza a quattro pistoncini, mentre al retrotreno è ancora presente il tamburo di serie di 160 mm.
Ultima nota per l’impianto d’illuminazione: posteriormente c’è un elemento trapezoidale montato di lato, mentre il fanale anteriore, molto aggressivo, è stato costruito da Caronte Team (Modigliana). Chissà quanto è efficace di notte…






Motore: Honda 600 bicilindrico a V longitudinale a quattro tempi con distribuzione monoalbero a tre valvole per cilindro. Raffreddamento a liquido. Alimentazione con un carburatore Dellorto DCO 40 a doppio corpo. Impianto di scarico a due megafoni sovrapposti MCJ. Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio, cambio in blocco a cinque rapporti.
Ciclistica: telaio: doppia culla in acciaio; sospensione anteriore a forcella teleidraulica con steli di 39 mm di diametro e foderi in alluminio ricavati dal pieno; sospensione posteriore a forcellone oscillante realizzato artigianalmente in acciaio. Piastre di sterzo in alluminio ricavate dal pieno. Ruote lenticolari con pneumatici Avon 130/90x16” anteriore e 230/60x15” posteriore. Freno anteriore Harley Davidson a disco di 292 mm di diametro con pinza a quattro pistoncini; freno posteriore a tamburo di 160 mm di diametro.






Accessori: copriradiatore: De Pretto Moto; manubrio: artigianale Custom Dreams in alluminio dal pieno; risero: artigianale Custom Dreams in alluminio dal pieno; faro: Caronte Team; pedane: Rizoma; parafango anteriore : Italian Style; parafango posteriore: Custom Dreams; serbatoio: Italian Style; fiancatine: De Pretto; convogliatore: De Pretto; sella: artigianale.

Finitura: lucidatura, verniciatura telaio: Giancarlo De Marco (Custom Dreams)
Aerografia: Pecoo

Honda Pixel Special 600
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